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Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

21/07/2012, 14:06

bah.. a me queste lettere lasciano sempre un po' così :?
in teoria chi scrive ha ragione, ma in pratica? :roll:

se sei nato in Italia, prima di tutto devi sapere o se non lo sai informarti su come funzionano le cose in Italia.
non c'è meritocrazia e funzionano prevalentemente gli appoggi? bene, allora la questione più importante mentre si studia e non dopo diventa crearsi una rete di conoscenze che al momento opportuno permettano di valorizzare le proprie capacità.

mi rendo conto che è brutto da dirsi, però se la realtà in Italia è questa, è inutile fare le battaglie coi mulini a vento..
comunque, altra cosa brutta da dirsi, in futuro di lavori per laureati superspecializzati ce ne saranno sempre di meno... sarà sempre più dura, soprattutto per le donne.

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

21/07/2012, 15:05

milli ha scritto:Siamo il paese con la classe dirigente più vecchia del mondo. Non vedete che tutti i massimi dirigenti sono 70enni e oltre? Altrove i primi ministri sono 40 enni e 50 enni al massimo, da noi sono considerati dei pischelli....
La nostra è una gerontocrazia....



il problema e' un altro secondo me , io vivo lo stesso nel privato:
cioe a fronte di una situazione professionale discretamente buona, sono nell'impossibilita da una parte di finire di pagare un psr del 2006 "sbagliato", dall'altra di avere delle certezze per poter fare anche solo uan ristrutturazione delal casa dove abito , dove manca parte degli infisi, impianto eletrico e riscaldamento centralizzato , essendo in comproprieta', eoltre tutto io sono l'unico nudo proprietario.

per cui devo aspettare che passi la generazione antecende la mia , sia fatta l'attribuzione dei lotto ,ma a quel punto fra 20anni io avro' 60anni , chi me al fa fare di ricominciare da zero?

se vado via , vado via con una mano davanti e l'altra dietro e un finanziamento da pagare ,

unica cosa spero che chi dovrebbe godersi il mio lavoro, immeritatamente gli pigliasse come dice don camillo le piasse un cancher..

se vogliamo vederla in un altro punto di vista, e' un sistema economico che limita il ricambio generazionale , per poter riappropiarsi di quello che 40anni fa con la rivoluzione culturale anni 60/70 hanno concesso .
la stoia insegna , si sopratutto a nn fare 2 volte lo stesso errore..

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

21/07/2012, 23:00

forse la ns formazione presenta delle grosse lacune ovvero corsi di laurea che ormai hanno fatto il tempo e nn vengon chiusi o riconvertiti
chi si laurea in discipline umanistiche oggi ha grossi problemi mentre invece sono sempre pochi quelli che scelgono i politecnici xchè forse + tosti?sul fatto di andare a lavorare all'estero con un mondo sempe + piccolo nn lo vedo un problema
Poi troppi atenei costituitisi negli ultimi decenni hanno solo sperperato risorse
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