DAL DIARIO DI PET IL ROSSO

... 25 marzo 2010. Mentre volo via penso che domani l’umano mi cercherà e non mi troverà e non troverà neanche i miei cugini e quindi capirà che siamo dovuti partire perche la natura ce lo impone. Eppure sarei rimasto con piacere a collaborare con quello strano tizio. Chissà se per le prossime stagioni sarà possibile tornare nello stesso posto.
Voliamo a poche decine di centimetri da terra, sono un po’ triste. Alte, sopra le nostre ali, incrociano le primissime rondini che arrivano proprio oggi .. ..

(continua)

Qualche foto del mitico Pet il Rosso:

Vediamo ora il punto di vista di AGRI

DAL DIARIO DI AGRI

E’ il 26 marzo 2010, sono arrivato al campo alle prime luci dell’alba come al solito e mi sono reso subito conto del fatto che Pet non si vede in giro. Di solito si precipita a verificare se inizio con operazioni da cui puo’ trarre giovamento. Mentre sistemo le mie cose do un’occhiata in giro e non vedo neanche gli altri due o tre cugini che in genere, pur restando alla larga, stazionavano poco lontano. Piu’ tardi mi rendo conto che anche nella valletta dove scorre il torrente e nella zona dei due grandi noci i pettirossi sono tutti scomparsi. Mi dispiace di non avere tra i piedi il mio amico Pet. Mi ero abituato alla sua interessata ma gioiosa presenza. Sembravamo due soci impegnati in una comune impresa. Mentre io armeggiavo con la legna o con la terra, lui saltellava in fremente attesa del suo turno. Al momento del mio “congelamento” e degli squittii di invito, si precipitava sui vermini che, salvo alcuni, riusciva a vedere solo lui. A volte sentiva la necessita’ di comunicarmi qualcosa e posandosi su un manico della carriola iniziava a gorgheggiare a becco chiuso. Vedevo la sua gola che si gonfiava e sgonfiava e mi chiedevo cosa stesse cercando di farmi capire. In altre occasioni, mentre attendevo che completasse il suo turno di raccolta, saltellando arrivava sino a pochi centimetri dalle mie scarpe. Sembrava intenzionato a salirci sopra e mi chiedevo come mai la mia figura incombente non gli incutesse paura. Spesso, per continuare a tenermi sotto controllo, appollaiato su un rametto a pochi passi da me si spulciava contorcendosi per raggiungere con il becco ogni parte del suo corpo.

è quando non l'hai visto più ti sei sentito un po' abbandonato, Gianni?

Piccolamiss, mi piacerebbe davvero essere io l'umano protagonista ma, aimè, io sono un semplice tramite: storia e parole sono di Pet ed Agri

DAL DIARIO DI AGRI

Un giorno, mi ero riparato in casa per evitare una pioggia improvvisa e fastidiosa. Su uno sgabello accanto alla porta d’ingresso avevo poggiato un paio di ciabatte e, mentre mi toglievo le scarpe sporche di terra, ho sentito il tonfo di una delle due ciabatte che era precipitata in terra ed ho visto Pet che volava via fuori di casa. Mi aveva seguito all’interno e valutando male la stabilita’ della ciabatta, col suo peso ne aveva alterato l’equilibrio e l’aveva fatta cadere.
Il massimo della sorpresa l’ho provata il giorno che stavo facendo una leggera potatura alla Feijoa che Pet aveva eletto a sua dimora preferita. Il giovane cespuglietto mi era stato regalato dalla mia famiglia. Un po’ perplesso per la scelta a mio avviso troppo esotica l’avevo spostato di sede due volte, in ogni occasione un nuovo trapianto. Per questo motivo la pianta era rimasta piuttosto piccola e tendente ad allargarsi piuttosto che a crescere in verticale. Si presenta tuttora come un cespuglio fitto a forma di palla di circa un metro di diametro.
Ero quasi alla fine della sforbiciatura e fui attratto da un pigolio che sentivo provenire dall’interno del cespuglio. Guardai bene e vidi Pet che era rimasto a pochi centimetri dalle mie mani e dalle forbici per tutto il tempo dell’operazione. Era tranquillo, si stava spulciando ed aveva preso a pigolare. Pensai che forse stava criticando il risultato della mia opera che dal suo punto di vista aveva arieggiato troppo il suo rifugio !

DAL DIARIO DI AGRI

E’ noto che i pettirossi sono molto legati al loro territorio e che sovente lo difendono anche da intrusioni dei loro simili. Leggenda vuole che la stessa macchia rossa sul petto abbia la funzione di incutere maggior timore negli avversari. Pet era chiaramente il proprietario del suo piccolo regno ma sembrava essere sempre piuttosto docile e tranquillo. Lo vedevo spesso fare visita ai cugini confinanti e qualche volta sbeccuzzavano insieme nello stesso tratto di prato.

Ho registrato la data della partenza di Pet. Voglio informarmi su tutto quello che riguarda i pettirossi, per conoscerne la vita ed i comportamenti. Probabilmente e’ stato sempre nei dintorni sin dall’autunno del 2009 ma nei primi mesi non mi aveva dato modo di distinguerlo dagli altri. E’ vero che i pettirossi sembrano tutti uguali ma credo che se tornasse lo riconoscerei certamente sia per l’atteggiamento nei miei confronti, sia per il fatto di avere un segno distintivo molto particolare: una piumetta rossa del suo petto e’ girata al contrario e sporge verso l’esterno dandogli un aspetto un po’ trasandato. Durante l’inverno appena trascorso, l’ho visto piu’ volte armeggiare col becco intorno alla piumetta storta ma la stessa e’ sempre rimasta protesa verso l’esterno. Ho letto che solo il 50% dei pettirossi sopravvive sino all’anno successivo e che solo uno su mille esemplari raggiunge i dieci anni di vita. Chissa’ quanto e’ vecchio il mio socio Pet.

Davvero Piccolamiss io sono solo il tramite, dirò alla fine come sono venuto a conoscenza del diario dei nostri eroi. Ma intanto incombe un interrogativo, cosa farà Pet il Rosso nell'autunno del 2010? Tornerà dal suo socio? Seguitemi e lo saprete

DAL DIARIO DI AGRI

29 Ottobre 2010. Ho appena terminato la raccolta delle olive (durata una decina di giorni) quando noto la presenza dei primi pettirossi di ritorno dalle vacanze estive. Con grande sorpresa rilevo che uno di loro si colloca nello stesso territorio che Pet occupava l’anno scorso e con ancora piu’ grande meraviglia lo riconosco. E’ proprio lui !
Sia la piumetta storta che il comportamento assolutamente confidente che assume con me non lasciano spazio a dubbi. Pet e’ tornato!
Non sembra affatto cambiato e non e’ per nulla invecchiato. Il cugino che occupava la zona del grande albero di fichi non e’ tornato e questo sembra consentire a Pet di allargare il suo raggio d’azione. Mi segue anche nell’oliveto e vigila attento sugli insettini che cadono dagli olivi mentre pratico i tagli di potatura. Tra i luoghi che predilige quest’anno sembra essere in auge la catasta della legna. Ogni volta che vado a fare un prelievo destinato al camino vi si intrufola sotto, incurante del rumore e della possibilita’ di crolli, e si precipita sulle larvette e sui tarli che cadono per effetto della mia azione.
La sua presenza nei miei pressi e’ a dir poco assidua.