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La trebbiatura: una festa che pochi ricordano 
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Lo so' ....rileggendo.... :o
"come un ragazzo di 17anni.......puo' ricordare certi momenti.....ecc...
suona strano.....scusami.....intendevo proprio come un ragazzo di 17anni...racconti questi momenti....magari ce li aspettiamo di piu' da un MAULEON...SERGIO E.....
da te..magari ci si aspetta piu' un racconto di una serata in discoteca......
Spero arrivi il senso....il mio voleva essere un complimento......per un ragazzo che magari ha conosciuto presto.....il senso del lavoro...e lo ha conosciuto per la passione che ha per tutto cio'!
ciao

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Non fare agli altri ....quello che non vorresti fosse fatto a te stesso.


10/02/2012, 23:29
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Grazie per la precisazione, avevo capito il senso, anche se cera quel "ricordi" che suonava strano.


Anche se da un ragazzo di 17 anni ci si aspetta che racconti altre cosa, come hai detto giustamente tu, io se devo parlare di qualcosa, devo per forza parlare di queste cose, visto che sono cresciuto in questo contesto e ne conosco molti particolari: dalla bella giornata in cui si raccoglie alla pioggia forte che rovina i raccolti.
Per giunta a me non piacciono le discoteche, quasi le odio, perchè è un mondo completamente diverso dal mio........... :roll:


10/02/2012, 23:51
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Infatti...immagino che sia il tuo mondo....ma credi io te lo invidio......
anche perchè io la campagna la amo molto....e con tutto quello che la rappresenta....
capire il lavoro che c'è appunto dietro ad filone di pane....molti ragazzi se lo sognano!
ciao

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10/02/2012, 23:57
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Ho dei ricordi molto nitidi di tutte le lavorazioni riguardanti la raccolta del grano. Ricordo la raccolta fatta a mano anche se era riservata a parcelle di terreno che non erano raggiungibili con i mezzi :-( (vacche e falciatrice). Ricordo che il padre di mia zia che era un maestro aveva delle protezioni sulle dita fatte con le canne, erano snodate e permettevano il movimento delle dita per tenere fermi i gambi delle piante di grano. L' evoluzione fu l' uso della falciatrice trainata dai bovini. Dietro alla lama era stato applicato un "cancelletto" che era sollevato rispetto al piano del terreno. Quando questo cancelletto aveva raccolto una quantità di spighe pari a un covone l' operatore, che era seduto sulla falciatrice, con una mano teneva le briglie delle vaccine e con l' altra una corda che sbloccava questo cancelletto per un tempo minimo in modo che le spighe rimanessero in terra e poi sempre grazie a quella corda lo risollevava per raccogliere spighe per un altro covone. Altri contadini/e che seguivano la falciatrice raccoglievano queste spighe e con una legatura fatta con alcuni gambi facevano il cosidetto covone (gregna). Il legaccio si chiamava "balzo". L' evoluzione successiva fu la "mietilega" che era una macchina che falciava il grano e faceva uscire i covoni già legati con uno spago.

Tutti questi covoni poi venivano radunati e ammucchiati. L' operazione era chiamata "radunare le gregne" o meglio "ardunà le gregne" e vi partecipavano decine di persone gdato che, non esistendo la meccanizzazione tutti i lavori venivano fatti a mano o quasi e ci si aiutava tra contadini (aiutarella). :D
I mucchi di covoni che erano una vera e propria opera d' arte in quanto erano fatti a "spiovere" per proteggere il grano da eventuali precipitazioni erano chiamati "cavalletti" quelli piuì piccolini oppure "miete" quelli più alti.

L' operazione successiva era chiamata "carrare" e consisteva nel trasportare i covoni asciutti dai campi all' aia. Veniva fatta con dei carri trainati dalle vacche, la difficoltà era soprattutto nel superare dislivelli e ricordo che c' era un addetto che con delle "zeppe" seguiva il carro e le infilava sotto le ruote per bloccarle quando le vacche accusavano qualche cedimento.
Le "gregne" venivano radunate sull' aia in un unico mucchio che veniva chiamato " barcone".

Fine della prima puntata ;-)

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Non importa se un gatto è bianco o nero, finché cattura i topi.


11/02/2012, 8:01
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Mantovano ha scritto:
e i maschi adulti quanto sc............. :!: :!: alla sera, e a volte anche di giorno tra una balla di paglia e l' altra.....................

Io ero ragazzino, ancora non ero meccanizzato :(

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11/02/2012, 8:04
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:D
Bravo giovanotto, per essere quello che sei, un bravo anche a chi con esempio e passione ti ha dato l'esempio.
Il tuo post con le tue foto e interventi, proprio perchè inusuale e raro, è la dimostrazione che non è ancora tutto perduto.
:(
Anche se il carro da trainare è ormai sempre più pesante per la gran zavorra che lo affossa, tu ancora spingi e tiri.
:)
A volte, anzi spesso, ad essere così si passa per marginali, :lol: Però sono proprio i pecoroni che camminano al centro del gregge belante che non vedono niente.
Saluti montani
Sergio


11/02/2012, 11:28
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mantovano46 ha scritto:
:o :o :oops: :oops: oddio susanna mi metti in ambasce, cosa ho scritto di strano che ti ha colpito :?:

la spontaneità del post che mi ha fatto immaginare il susseguirsi dei ricordi. Hai scritto quello che ti è venuto in mente senza rifletterci.
Un autentico pezzo di memoria, di storia, di emozioni, di vissuto. comprendi cosa mi ha colpito? ;)

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11/02/2012, 12:20
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certo susanna che comprendo, non puoi immaginare come mi son trovato io quando ho ripercorso con la mente tutti quei ricordi in un attimo :cry: :cry: mi son rivisto ragazzino, con compiti da uomo e se sbagliavi erano cazzi amari, perchè mio nonno era molto esigente, ed il suo motto era: chi lavora mangia chi non lavora non mangia :!: :!: e siccome sono sempre stato un tipo esuberante, anche nelll' infanzia, mi davano compiti molto al di sopra di quello che avrebbe dovuto fare un ragazzino di quell'età :!:

comunque non ho vergogna a dire che quando ho finito di scrivere il post, mi son ritrovato con gli occhi umidi ed il naso tappato. :mrgreen: :mrgreen:

e ancora adesso scrivendo questo post faccio delle riflessioni e dei paragoni della mia infanzia, pubertà, adolescenza, con quella dei miei figli, ed ancor più con la gioventù odierna, e chiaramente dico che noi <<vecchi>> siamo stati allevati meglio di come noi abbiamo allevato i nostri figli, e di come i nostri figli alleveranno i nostri nipoti, so che scrivendo ciò mi tirerò addosso un infinità di critiche, ma questo è il mio pensiero.

pensa che io sarei felice se facessero fare a tutti i ragazzi dai 9 anni ai 14 2 mesi di tirocinio annuale in campagna al fianco di contadini e contadine, ma i contadini e le contadine devono avere MINIMO 65 anni. :!: :!:

anche se i tempi non sono più quelli del dopo guerra, per fortuna, quante cose imparerebbero, ai voglia se imparerebbero, ooooooooooooo se imparerebbero :!: :!: :!: a dare più valore a determinate cose e comprendere che il cellulare, il computer,il televisore,tutto ciò che abbiamo di tecnologico non sono indispensabili, ma che è indispensabile il dialogo, il confrontarsi, l'ascoltare ed imparare dagli anziani, aspettare il proprio momento, comprendere la diversità dei ruoli, comprendere che prima di spendere bisogna guadagnare, esser capaci di risparmiare ed essere in grado di valutare se la spesa è indispensabile.

tieni presente che scrivendo ciò, mi tiro la zappa sui piedi, perchè anche in casa mia avvengono cose che stò criticando, ma una volta il <<capo era il capo e quello che faceva, nel bene o nel male era lui che lo decideva>> oggi invece per <<democrazia>> o per il quieto vivere si fanno un sacco di cazzate.

ciao, e scusatemi tutti per lo sfogo :!:

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11/02/2012, 17:05
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quanta ragione hai Ivano.
Oltre a condividere ogni parola del tuo messaggio, hai ulteriormente dato forma ed emozione alle frasi del primo post che avevo compreso benissimo pur non avendo vissuto quei tempi.

Anche io due anni fa ho partecipato alla raccolta del grano come si faceva un tempo. Una nostra amica aveva piantato il grano e aveva pregato lo zio, Signore di un tempo, a partecipare e ad insegnare come si faceva la raccolta. Io, da buona rammollita figlia del mio tempo, dopo sole due ore ho dato forfait :oops:
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11/02/2012, 17:51
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Le emozioni e nostalgie che Gerry ci ha rinfrescato aggiunte alla sua giovane età ,al suo modo semplice corretto ed efficace, indubbiamente condita da una cultura che và oltre la conoscenza delle cose mi fà pensare di avere come interlocutore UNA PERSONA DI SPESSORE che pure questo cade nel passato Ora i nostri figli sono incollati allo schermo di qualsiasi cosa, vanno al centro commerciale per spendere soldi e nulla fanno per tenere alti quei valori che il mondo agreste ha sempre involontariamente sostenuto perchè solo con la comunità si affrontava il peso e le insidie del mondo agricolo di allora.In disaccordo con Mantovano noi non "abbiamo cresciuto/educato peggio i nostri figli di come siamo cresciuti noi". Noi che delle cose semplici noi che ci stupiamo quando troviamo il primo uovo della stagione, un coniglio ci regala una sfilza di imberbi soggetti in mezzo al pelo ,o una pianta da frutto ingrossa le gemme e fiorisce e questo lo abbiamo ricostruito in uno striminzito giardino abbiamo comunque (io lo stò ancora facendo)trasmesso ai nostri figli quel mondo e quei valori. Il mondo vira da una parte diversa da tutto questo .........io faccio da zavorra
Gerry complimenti prenoto una settimana per la prossima mietitura con mio figlio :oops: :D :D

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11/02/2012, 18:55
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