rieccomi... e chiedo venia, ma sono stata un pochino lontana e tutti i vostri post mi stanno facendo veramente riflettere..
mi ricollego a dommi, quando parla della costruzione di case sul debito.
la nostra moneta, in effetti, è un debito scritto su carta ed ha solo valore fondamentalmente nominale. non ci dobbiamo stupire se oggi viviamo di "pagherò". questo sistema monetario crea i grandi colossi dell'industria che poi crollano lasciando un cumulo di... niente. una tensione continua del rapporto tra debito e credito è l'unica cosa che tiene in piedi il mondo finanziario ed economico. se cala questa tensione (fatta dalla borsa, dalle banche, dai grandi imprenditori ecc..) tutto si sgonfia. il mondo finanziario è un mondo illusorio.
viviamo in un'allucinazione che abbiamo noi stessi creato... un mega screen che proietta una banconota gigante da 50 euro e tu credi, solo perchè la vedi, che ti appartenga..
ma tutto questo non deve stupire, è la linea discendente di una curva naturale che tutti i sistemi hanno, da quelli ecologici a quelli sociali... il problema è che l'umanità già da qualche decennio sta scivolando giù per questa china...
da sempre le civiltà che si sono formate hanno avuto una curva prima ascendente poi discendente, oggi la curva raccoglie l'umanità intera perchè ormai siamo tutti collegati gli uni agli altri, per motivi economici, tecnologici ed anche, un pò, di coscienza!

infine, non credo sia costruttivo mettere in evidenza solo i difetti di questa società, di questo sistema economico, finanziario, mutualistico, assistenziale, pensionistico, religioso, e chi più ne ha più ne metta. anche perchè lamentarsi ed accusare è facile, ma poi non si possono aspettare le soluzioni da qualcun'altro..credo invece sia costruttivo denunciare gli errori o le conseguenze negative che si sono avute nel tempo, valutarne i motivi, anche partendo da molto lontano (e qui si parla di secoli), e cercare, con coraggio, di intuire soluzioni migliori...
insomma, questo che abbiamo intrapreso insieme, non è un percorso che si fa con al rabbia ne tantomeno con la lagnanza, si fa con la capacità d'oservazione, di giudizio e di critica e col coraggio, come dicevo prima, di proporre nuove soluzioni.

alla prossima bea

Dimmi la verità Beatrice: chi si nasconde dietro le spoglie di una contadina amante della natura?
Chi sei?

oddio dommi, mi spaventi... perchè mi fai codesta domanda?

massimo parli degli anziani, forse perchè.. "lo dicono tutti?"
che fai Bea , stuzzichi?
ho parlato di anziani perchè il problema brucia la pelle di Grinto.
si è vero avrei potuto parlare di bambini, handicappati, donne uomini e chi più ne ha più ne metta.
e che altro stiamo facendo se non evidenziare situazioni che sono evidenti per tutti.
non ci stiamo solo lagnando ma stiamo ascoltando gli altri strumenti su note che tutti conoscono per trovare l'armonia comune, la giusta nota sulla quale far partire la melodia.
il TEMPO....il ritmo ....mai fretta
è vero la lagna non è molto utile ma da qualche parte occorre iniziare e forse è più facile
tu dici : non è un percorso che si fa con al rabbia ne tantomeno con la lagnanza, si fa con la capacità d'oservazione, di giudizio e di critica e col coraggio, come dicevo prima, di proporre nuove soluzioni.

è un percorso e ognuno lo fa con gli strumenti che ha al momento. Tra i partigiani c'erano i riflessivi, gli storici e gli intellettuali ma grandi erano le schiere di chi viveva di rabbia, di sdegno quelli ai quali bruciava la pelle e non riuscivano a esprimere razionalmente il loro sentimento.
capisco cosa intendi dire ma voglio sottolineare il fatto che per tutti e con qualsiasi atteggiamento c'è possibilità di cambiamento e di presa di coscienza.
forse sono stato un pò confuso ma arrivo da una mattinata di sole cocente con un lavoro noioso....legare pomodori.
Massimo

eccomi!!!
sono io l'uomo nuovo

ho letto tutti i post.. uf, un libro al quale non saprei bene che titolo dare. ma non è che tra una sega mentale e l'altra si vive d'idealismo e ricordi, facendo finta di vivere di pelle, e in realtà non si fà un ca22o per cambiare veramente?
io ho 25 anni e abito a torino city, ho la testa e le "scatole" piene della città, seguo le mie api che stanno a 50 km da casa mia (sbatto!!!), da massimo17 (che io di solito chiamo papà) a volte anche io penso al modo di vivere che abbiamo tutti, penso a come oltre a non essere l'unica possibilità e forse una delle peggiori, penso che vorrei una casa fuori per semplificarmi la vita e scopro che mi devo incastrare di mutui prestiti e paranoie varie... penso penso penso.... e poi mi rendo conto che io non ci sono nei miei pensieri, io non esisto nel mondo delle idee, nessuno esiste nel mondo delle idee. il mondo delle idee è un mondo di delusione e frustrazione. sono convinto che la maggior parte dei nostri turbamenti derivi dalla "consapevolezza".. non chiedetemi cosa penso di fare per cambiare, io sto bene quando mi tolgo le scarpe le calze la maglia e i pantaloni, cammino sulla terra e mi arrampico sugli alberi, urlo e rido.

ciao massimo. anche io ho passato la mattina a legare cetrioli... però ho avuto la fortuna di cominciare presto...
non ti stuzzico, diciamo che ho usato il tuo post per lanciare un invito a non fermarsi a parlare solo di quello che ci vogliono far parlare... stesso sistema per quanto riguarda la rabbia ed il lamento.
ovviamente non mi riferivo a te, ma neanche a nessun altro. era un suggerimento a considerare rabbia ed altre emozioni come il primo approccio, più che lecito, ad un problema, ma in seguito, se non vogliamo rimanere sterili, è opportuno passare ad un'analisi e quindi alla ricerca di soluzioni alternative...
i partigiani che tu menzioni, dopo la rabbia, o anche assieme ad essa, hanno messo in pratica altro, molto altro. sono passati alla valutazione quindi all'azione.
per comporre un brano, la sequenza di note deve avere un ordine logico e matematico, altrimenti ottieni solo cacofonia...
metodo, ci vuole metodo.
comunque, tornando a noi, scrivo di getto, non valutando molto la forma... se questo è successo con te mi scuso e prometto che sarò più attenta.

un'ultimo, diabolico sospetto:
i vecchi negli ospizi pesano economicamente sullo stato...
i bambini negli asili fanno reddito.....
che sia per questo che i vecchi all'ospizio non ci devono andare e i bambini all'asilo si????

ciao musico!
bea

Troppo difficile, io lavoro dalla mattina alla sera come un pazzo e ogni volta che mi fermo a pensare faccio il conto di tutti quelli che mi stanno prendendo per i fondelli (con le dovute eccezioni). Spiacente ma non sono sufficientemente intelligente da proporre soluzioni per tirarci fuori da sto pantano, voglio solo esser pagato per quello che faccio quindi, diffidate di me, sto solo aspettando il momento di presentare il conto a questa società di pazzi e la lista è molto lunga
Appena questa occasione si presenterà non ci sarà pietà per nessuno che non abbia le mani sporche di terra; pregate perchè quel momento non arrivi mai ma a legger bene la storia troppo tempo è passato ormai dall'ultimo regolamento di conti, se tengo duro ancora un pò dovrei vedere il prossimo.

menomale che io stamani sono stata a "ravanare" nell'orto, e le mani le ho sporche di terra!
vedi tremor, quanto ci prende in ostaggio questa situazione? tu sei l'esempio dello sfiancamento che il sistema opera per annientarci... per toglierci il fiato per pensare in autonomia...

benvenuto yuvan! anche io mi perdo a volte, nel mondo delle idee. ma questo mi succede solo perchè, dopo aver generato l'idea, si deve passare alla progettazione e quindi alla pratica. altrimenti davvero si fanno delle seghe mentali ...
e poi, credimi, la vita non chiede cambiamenti così grandi. a volte ci basta davvero di mandare af...o tutto per un'ora e levarci le scarpe e correre, gridare e ridere... ho imparato, specie negli ultimi anni, quelli in cui la pressione sociale è aumentata su di me fino a raggiungere la soglia massima di tolleranza, che molto dipende da come noi vediamo, viviamo le cose... il cambiamento nasce prima di tutto dentro. poi lentamente si concretizza fuori. lentamente piccole scelte vengono fatte in modo diverso, ti trovi a comprare magari i pantaloni mimetici e te ne freghi della gonnellina corta (tu no, spero!) . cominci a scegliere una nottata nei boschi ad una in un pub, eccetera eccetera. come dice massimo, IL TEMPO. ci vuole TEMPO.
ciao bea

il tempo e' una sfida a doppia lama , c'e chi ne chiede e c'e' chi ne prende agli altri.
io non me la prendo con gli anziani , ma chi con chi e' parigrado (cioe con chi e' figlio come me) che fino a quando si tratta di condividere i risultati sono tutto orecchi , ma quando si tratta di condividere gli sforzi , fanno orecchie da mercante, conmille scuse.

io mi chiedo perche devo rinunciare all mia vita , a farmi una famiglia , e saltuariamoente una volta o 2 l'anno andare via, e l'altra a ogni suo capriccio va a zonzo x mezza europa?
perche devo apgare anche la sua parte di debiti? perche mi devo sorbire una persona che ha paura di stare sola da quando e' morto mio padre?

e pi perche mi devo beccare anche del gramo, perche non ho una vita come la sua?
solo perche ho accettato di fare l'allevatore , e non mi sono imposto di andarmene ?

no non e' simdrome di stoccolma , ma un gg o l'altro il nodo verra al pettine , piu di quanto lo e'ì ora , e li nn ci saranno vincoli di parentela che tengono.