L’ottimismo è il profumo della vita. E in agricoltura?

Marco ha scritto:Caro piercarolambo,
coraggio: un po' più di ottimismo!
Dove lavori?
Ciao,
Marco

ovviamente si scherza, comunque sto in trattative di prendere il posto di mia madre alla guida dell'azienda agricola, ho molte idee in mente, dato che il terreno e le strutture ci sono, qualcosina inizio a capirne anche io riguardo la vigna e l'oliveto e non ho problemi nel lavorare i terreni.
tra queste idee ci sono: una tartufaia ( in un terreno dove abbiamo un vecchio vigneto, che vogliamo togliere per eccedenza di terreno coltivato a vigna); abbiamo la struttura ideale per poter far partire un'agriturismo, con spazio e possibilità di avere dei piccoli alloggi ( leggendo sul forum mi sono informato su alcune cose da avere per poter aprire un agriturismo) e soprattutto rinnovare l'azienda dai vecchi vigneti presenti, magari facendo scelte oculate sulle cultivar in prospettiva futura e non immediata.

Grandioso Pier!!!In bocca al lupo!!! Altroché se questo è lo spirito giusto
Mi sembra che tu abbia idee chiare e intelligenti

poggioallorso ha scritto:l'ottimismo in agricoltura? ma l'agricoltura è ottimismo...
come può non essere ottimista chi si affida alla natura, ai suoi cicli, ai suoi valori?
come tutte le attività oggi, richiede impegno e sacrificio, ma questo non toglie che essa sia il mestiere più antico del mondo (a parte un altro, non menzionabile ) e l'unico che ci darà sempre da vivere, che lo si voglia o no!
bea

ottimo intervento!
nei post a volte traspare un po' di delusione per come vanno le cose in generale,poi chiaramente ognuno a casa sua si ingegna come può e fa i suoi progetti per andare avanti, chi ha un po' d'inventiva e di un buon sguardo ce la fa comunque.
certo che oggi come oggi le buone notizie sono abbastanza rare, ma se io dico che a casa mia non mi posso lamentare,non vuol dire che il settore della carne bovina vada bene.
è un po' come essere tutti sulla stessa barca,io col salvagente e gli altri senza.
se la barca va a fondo io mi salvo ma per quanto stò a galla?

ehi!!
la mia E' un'azienda marginale!!
anzi direi emarginata!

Ma no che non è marginale, Ricky!!! In economia sono marginali le aziende che non hanno capacità di adeguarsi, proporre soluzioni al passo con i tempi, innovarsi...mentre dalle tue parole nel post precedente emerge tutto il contrario
Pensa a quanto è stato difficile nel tuo settore, superare il periodo della 'mucca pazza'...e poi come giustamente è stato spesso osservato, anche nei momenti di crisi l'agricoltura non muore, anzi diventa essenziale e fa da traino.
In bocca al lupo anche a te, sono certa che come Pier e tanti altri giovanissimi che popolano il forum, hai molte idee e progetti intelligenti da realizzare

guarda: senza ottimismo ponderato, penso che ci saremmo suicidati da tempo!
io sono molto piu realista che ottimista, mi metto in mezzo alle due "scuole di pensiero".
il periodo è buio per tutti i comparti (anche non agricoli) ? bene: dai problemi troviamo le soluzioni!

nel mio settore ne ho trovate diverse e, guarda un pò: sono l'unica azienda in umbria del mio settore che lavora 8 ore su 5 gg..
tutte le altre lavorano 3-4 giorni poi si fermano.

dunque dunque...nei problemi io vedo (o mi sforzo di vedere) opportunità, demagogia? non penso proprio.

vi ricordate il problema del terreno? sapete come l'ho risolto? semplice: attorno al mio campo ci sono molte querce e tantissima erba campagnola, ho "invitato" pastori di pecore e anziane a raccogliere ghiande e erbette, corroborati da chiacchiere e battute scherzose, risultato? ho il campo costantemente presidiato

e nessuno fà piu danni!

Federico, sei grande! Questo credo sia lo spirito cui si riferiva Marco nell'inventare questo bellissimo nuovo argomento! Il voler cercare nella natura stessa dei problemi la via d'uscita, la soluzione addirittura migliorativa.