Gentili Amici nonché utenti del forum
se me lo consentite vorrei aprire questo 3D scusandomi in anticipo se verrà ritenuto noioso e di poca importanza ma mi sembrava cosa gradita ricordare il personaggio di Charlot che proprio nel Febbraio di cento anni fa(era il 2 Febbraio del 1914) prendeva vita da quel genio di nome Charlie Chaplin.
Chi di Voi non ricorda quel piccolo uomo con la giacchetta attillatissima che strideva con i pantaloni e le scarpe di almeno un paio di misure più grandi e che ci ha regalato indimenticabili momenti di ilarità e sana innocente comicità.
L'andatura ondeggiante,la bombetta in testa ed i baffetti poi facevano il resto,un omino buffo dai gesti educati.Ingenuo e malinconico di fronte ad una società che- anche allora- correva,voleva arricchirsi,puntando tutto sul progresso economico ed industriale.Lui,Charlot,con la sua faccia un po' così divento' il simbolo delle classi sociali più emarginate.
Quante scene entrate nell’immaginario come quella in cui Charlot, preso dai morsi della fame, mangia uno scarpone, lacci compresi, come se fosse la pietanza più prelibata o la celebre sequenza, pluricitata da tanti altri film, della danza dei panini!!
Un vero genio,ma non solo della comicità:Vi ricordate Luci della città?
Charlot s'innamora di una povera fioraia cieca, che lo crede un riccone. Come trovare i soldi per operarla? Càpita a fagiolo un vero milionario, disposto a una fraterna amicizia con lo sconosciuto. Peccato che la sua sia una generosità a orologeria: il portafogli che si spalanca quando è brillo, si richiude appena è sobrio. Finché il destino per una volta è benigno e Charlot può mantenere la promessa. Passa il tempo e la fortuna si è girata dall'altra parte. L'omino, di nuovo a terra, ritrova la ragazza, che ora vede, e, dalla vetrina del suo negozio di fiori ovviamente non può riconoscerlo. E qui arriva il colpo del genio: lei esce e gli sfiora la mano. E capisce in un lampo. L'amore e la gratitudine racchiusi in uno sguardo e in una carezza. In cento anni nessuno ci è più riuscito.
Perdonatemi se forse sono stato lungo e noioso ma mi è parso giusto ricordare quell'omino con la bombetta che tanto ci ha fatto sorridere e che lo farà per le generazioni future.
Ringrazio tutti Voi per aver dedicato un po' del vostro tempo nella lettura di questo argomento.
serena Domenica ad ognuno di Voi
Cordialmente
Roberto
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