prodotti biologici, pur avendo spesso un più elevato contenuto in antiossidanti, hanno però anche un maggior contenuto in microtossine. Che agricoltura allora per il futuro, convenzionale o biologica? Nessuna delle due: per gli anni a venire servirà un'agricoltura razionale, che non demonizzi concimi, fitofarmaci od OGM, ma che li usi con attenzione quando servono. La Natura non è perfetta e l'Uomo deve prenderne i frutti correggendola, quando serve.
di solito evito di "cogliere" queste occasioni, ma quando mi vengono servite su un piatto d'argento...
ok: definiamo il concetto di microtossine...o MICOTOSSINE, piuttosto...
Tutte le materie prime di origine vegetale possono essere contaminate da funghi microscopici che producono tossine (micotossine e aflatossine) pericolose per la salute umana perché hanno dimostrati effetti mutageni, cancerogeni e teratogeni. Le cause della contaminazione possono dipendere da numerosi fattori: tra cui l’umidità eccessiva, le temperature troppo elevate, la presenza di infestazioni di insetti, modalità di irrigazione improprie, la forte concimazione azotata, il non ricorrere alla rotazione delle colture, eccessivo utilizzo di pesticidi (e questi ultimi tre fattori sono assolutamente esclusi dall’agricoltura biologica). Diversi studi su micotossine, aflatossine e altri contaminanti negli alimenti hanno escluso una presenza più elevata di queste sostanze nei prodotti biologici. Anzi da quanto è emerso dai risultati dello studio “Qualità alimentare specifica e sicurezza dei cibi biologici” presentato alla XXII Conferenza FAO per l’Europa (Porto, 2000) “si può escludere che la produzione biologica conduca ad un rischio di contaminazione più elevato e due studi hanno rivelato nel latte da allevamenti biologici meno micotossine che nel latte convenzionale”
perfetto, detto questo procediamo.
La Natura non è perfetta e l'Uomo deve prenderne i frutti correggendola, quando serve.Bene, in questa frase si presuppone che l'uomo sia in grado di correggere la natura, quando serve, mi chiedo quale tipo di utopia si vada ricercando, attribuendo all'uomo le capacità cognitive per realizzare con il suo cervello, i complessi meccanismi di feedback negativi e positivi a corto, medio e lungo termine che le proprie azioni possono innescare andando a mettere le mani sugli equilibri naturali.
un simile commento è stato "partorito" per l'uso dei CFC:
I clorofluorocarburi vennero introdotti nel 1928. Solo nel 1974 si scoprì che potevano danneggiare lo strato di ozono. Nel 1978 venne vietato negli Stati Uniti l'uso dei CFC nelle bombolette spray, ma continuò il loro utilizzo in altri paesi e in altri settori industriali. Il buco dell'ozono venne scoperto nel 1984, il primo protocollo internazionale per la progressiva eliminazione dei CFC venne firmato nel 1987, ma risultò troppo poco incisivo e venne modificato più volte. La messa al bando dei CFC ha dato buoni risultati (sembra che il buco dell'ozono si stia restringendo), anche per l'introduzione di sostituti meno dannosi, ma occorrerà ancora un secolo perché i CFC presenti nella stratosfera degradino.quindi sono passati quasi tre quarti di secolo e ce ne vorrà ancora un'altro abbondante per eliminare gli effetti dei CFC...e grazie al signore che la natura riesce a riassorbire questa schifezza!
e per tutto il resto? cosa mi dite? riguardo ad esempio gli OGM: si è realmente consapevoli delle ricadute ambientali che si avranno fra 200 anni? (ma anche fra 100) o vogliamo continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto?
non si tratta di essere "guru" o meno, si tratta di raggiungere un livello di consapevolezza che, purtroppo, a molti manca.