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Italia: crollo verticale delle quotazioni frutticole e ortic
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10197
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Italia: crollo verticale delle quotazioni frutticole e orticole nel 2009
Per frutta e ortaggi è un vero tracollo. I prezzi sui campi continuano a scendere in maniera verticale. Un calo che non accenna a frenare. Dopo pesche, nettarine, susine, fragole, meloni e angurie, che hanno registrato pesanti diminuzioni, anche per i prodotti autunnali è netta flessione. Nella prima decade di ottobre la frutta registra, in media, un meno 22,1 per cento nei confronti di un anno fa, mentre per gli ortaggi siamo nell'ordine di un meno 12,8 per cento.
A segnalarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che, in relazione ai dati Istat sull'andamento del commercio, si mostra fortemente preoccupata per una tendenza negativa che sta mettendo in ginocchio tantissimi agricoltori che, oltretutto, fanno i conti con costi produttivi, contributivi e burocratici alle stelle.
Il crollo - avverte la Cia - sta investendo tutti i prodotti di stagione. Per le mele, sempre nella prima decade di ottobre, si ha un calo del 33,8 per cento rispetto all'analogo periodo del 2008. Ancora più vistosa la diminuzione registrata dalle prime clementine (meno 40, 6 per cento). Pesanti anche le flessioni per le pere (meno 19,8 per cento) e per l'uva da tavola (meno 19,9 per cento). Per quest'ultima le quotazioni all'origine hanno toccato livelli molto bassi. Basti pensare che un chilo di uva viene venduto sui campi addirittura tra i 10 e i 15 centesimi.
Stesso discorso per gli ortaggi, anche se i cali rispetto alla frutta - sottolinea la Cia - sono meno eclatanti, pur segnando listini assai ridotti. In particolare, le melanzane sono diminuite del 27 per cento, le carote del 23,9 per cento, le zucchine del 10,5 per cento, le cipolle del 9,1 per cento, i pomodori ciliegini dell'8,2 per cento. La lattuga del 2,3 per cento.
Un quadro, quindi, non certo esaltante. Per tale ragione, la Cia riafferma l'esigenza di un'effettiva programmazione nel settore ortofrutticolo e con essa validi accordi di filiera
Qualcuno ai punti vendita si è accorto di questi crolli? saluti eugenio
_________________ I
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28/10/2009, 20:44 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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28/10/2009, 22:12 |
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marieto
Iscritto il: 24/10/2009, 0:19 Messaggi: 56 Località: valle seriana bg
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Sempre la solita storia....sono i cravattari a guadagnare!...ma fanno bene, cavalcano la stupidita del consumatore finale
_________________ Ogni mia frase e il risultato di un mio pensiero....giusto o sbagliato che sia
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28/10/2009, 22:56 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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A fucino si fresa alla grande tutte le insalate per il 50 % vanno sotto fresa dall' inizio dell'anno. Prezzo dei finocchi 40 euro ogni 500 m2
IO STO SERIAMENTE PENSANDO A CAMBIARE LAVORO
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28/10/2009, 23:00 |
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lamborghini550dt
Iscritto il: 10/08/2009, 20:11 Messaggi: 1312 Località: Romagna
Formazione: Perito Agrario
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ormai penso che convenga di più tenere incolto e prendere gli incentivi dall'europa finche li metteranno a disposizione. vogliono farci tornare alla terra... in tutti i sensi
_________________ Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )
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28/10/2009, 23:09 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10197
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http://www.freshplaza.it/images/2009/10 ... ggi_43.pdfil problema è che cambiano le cariche nelle grandi organizzazioni, si promuovono i dirigenti uscenti dicendo che hanno fatto bene negli ultimi 10 anni xchè il fatturato è aumentato: X LORO!!!!
_________________ I
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28/10/2009, 23:31 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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è vero eugenio la colpa è del consumatore, ma non puoi mangiare sempre lattuga, bisognerebbe lasciare la merce marcire sugli scaffali, ma se poi non vi è richiesta il prezzo scende ancora alla produzione, è il gatto che si morde la coda.
bisognerebbe che si accontentassero tutti di ridurre i margini di profitto (evidentemente per chi ne ha)
ciao
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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29/10/2009, 9:39 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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io ho una teoria sul commercio dei prodotti italiani e sul fatto che secondo me all'erario conviene di piu una filiera piu lunga possibile , e sopratutto che viaggi molto sui tir.
primo perche piu e' lunga la fieliera e piu gente lavora , e piu l'erario incassa sia per la tassazione dieretta che sui redidti , come trafiletti ha piu volte denunciato con la sua associazione di consmatori
secondo perche piu viaggia piu si consuma gasolio e poi lerario incassa accise sui carburanti.
all'erario comunque conviene purre che i commercianti si riforniscono all'estero , perche in fondo ci guadaganano tra iva e tassazione diretta, che se i produttori vendessero direrettmante, perche in fondo noi samo tassati sulle rendite fondiarie ,sia che teniamo vuoto sa che facciamo 4 raccolti consecutivi di insalata,
e l'inps la paghiamo sia che lavoriamo 10 gg l'anno sia che lavoriamo pure di notte.
oltretutot che secondo me il comemrcoio in questoperiodo ha un trattamento migliore rispetto a altri comprarti economici
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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29/10/2009, 11:49 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Grinto con 800 euro l'ettaro per i finocchi, non bisogna neanche più alzarsi dal letto meglio farli marcire... Un contadino Italiano lavora ca 15 ettari, lavorando solo finocchi e patate fa la fame...... e le insalate si fresano, quindi come possono pagare i tecnici e indotto quando sono alla fame??? anche il tecnico andrà alla fame, l' indotto ecc... e questa cosa va avanti da anni nell'agricoltura, la crisi attuale non ha cambiato nulla per l'agricoltura nel lungo periodo, oggi è presente la crisi anche in altri settori, e di conseguenza peggiora nel breve periodo l'agricoltura con il crollo delle vendite non tutte soggette a speculazione. 3 anni il governo varò il rientro dei contributi INPS con prestiti, ma come fanno a pagare se non si incassa??? saranno sempre sommersi da debiti precedenti e questo lo chiamiamo lavoro??? il lavoro deve migliorare la qualità di vita di una persona non affogarla nel debito.
Questo per l'ortofrutta vogliamo parlare del mercato delle vacche meticce e vitelli a prezzi di 200/400 euro a pezzo, chi ha acquistato 10 vacche 8 anni fa pagandole 1000/1500 euro??? cosa si ritrova oggi??? nelle zone montane non ci sono stalle con animali iscritti, ma questo tipo d' animale, e ce ne erano molti, ora scappano anche da questo settore, non dimenticando che hanno ridimensionato moltissimo i contributi nel settore. Io sono contro al garantismo, ma non dobbiamo e possiamo paragonare realtà zootecniche di quota con realtà di pianura.
Speriamo non ci resta che sperare.
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29/10/2009, 13:53 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10197
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scusa paolo ma nn so se hai dato un'ochhiata al link che ho messo che riguarda quotazione dei prodotti e sinceramente nn collimano con i tuoi dati. Gli enti preposti dicono bugie? ciao
_________________ I
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29/10/2009, 20:07 |
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