Salve a tutti,
complimenti a Eugenio per la bella idea a cui aderisco volentieri.
Mia moglie dice che sono un "apolide" perchè non si capisce bene di dove io sia
In effetti i miei genitori sono della provincia di Benevento sulle splendide colline dell'alto Sannio nella zona tra Benevento e Campombasso, ma sono nato a Torino, e vivo praticamente da sempre a Torre del Greco. Il motivo di queste origini così confuse è presto detto: quando sono nato mio padre (di orgini beneventane) lavorava alla Fiat di Torino, poi si è trasferito ad una sede di Napoli e sono andati a vivere a Torre del Greco.
L'infanzia l'ho trascorsa sempre per 9 mesi a Torre del Greco, e per gli altri 3 mesi a Fragneto l'Abate con i miei nonni. Eh si perché ogni volta che la scuola finiva me ne andavo in campagna e ci restavo fino a quando la scuola ricominciava. In più andavamo in campagna almeno 2 volte al mese nei we. E' chiaro quindi che questa vita vissuta tra la città e la campagna mi ha portato alla grande passione per la seconda. I miei nonni, che erano contadini, mi hanno trasmesso la passione per l'agricoltura e l'allevamento di bestiame a conduzione familiare.
Insieme a mio padre ho sempre coltivato la nostra terra a livello semiprofessionale. Nel senso che sapevamo quello che potevamo fare con la nostra terra ma ci limitavamo perché vivendo a 100km di distanza potevamo occuparci solo di colture quali i cereali o il fieno che non richiedono impegno continuativo per tutto l'anno. Professionalmente non ho intrapreso come molti di voi una strada direttamente legata all'agricoltura... anzi, ho fatto tutt'altro. Ho frequentato il liceo scientifico Nobel di Torre del Greco e poi mi sono iscritto alla facoltà di ingegneria elettronica della università Federico II di Napoli dove mi sono laureato. Lavoro da molti anni per la Ericsson Telecomunicazioni come progettista di sistemi di telecomunicazioni. Inoltre siccome non mi piace stare con le mani in mano ho anche uno studio tecnico come libero professionista e mi occupo anche di impiantistica ed edilizia.
La passione per la campagna è sempre stata nel mio animo come quella per i trattori. A 12-13 anni mio padre già mi permetteva di fare piccole manovre col suo cingolato quando gli serviva una mano. Ma anche quando guidava lui (nel 99% del tempo ovviamente) mi permetteva di sedere accanto a lui. Praticamente arava seminava fresava ecc tenendo sempre il suo pargolo accanto
ed entrambi eravamo felici di quello stare insieme ogni momento. Poi un giorno a 14 anni si fermò a metà del solco, scese dal trattore e mi disse: "adesso tocca a te, rimetti la terza e finisci di arare, e mi raccomando il solco dritto! Non voglio vedere un serpentone storto".
Da allora non ho più smesso e trascorro tutti i momenti liberi (non molti ahimé) sui miei trattori lavorando i campi. E' l'unico modo in cui veramente mi riposo, anche se la cosa può sembrare un controsenso.
Adesso sto cercando di trasmettere alle mie due figlie la stessa passione per la campagna e un po anche per i trattori. C'è Elena che a 8 anni già inizia a guidare il gommato. Ovviamente in un campo aperto SENZA ostacoli né pericoli, con marcia bassissima e con me accanto. Ma le piace e sono sicuro che vorrà imparare sempre meglio. Per ora è tutto. In un prossimo messaggio magari aggiungo un po di aneddoti carini.
Saluti
Toni