Tutto ciò che non trova spazio nelle altre sezioni (Off-Topic)
Rispondi al messaggio

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

10/01/2011, 15:31

Si la STAR di Agrate Brianza che poi ha chiuso lo stabilimento di Sarno ovvero lo ha ceduto ad altra industria ed il tonno lo fanno all'estero.
Nel ministero ho vinto il concorso nel 1987 e come vincitore ho scelto la sede di Pontecagnano(SA) che era quella più vicino casa mia presso l'Istituto sperimentale per l'orticoltura.Dopo 4 anni mi sono fatto trasferire a Scafati dove lavoro tutt'ora.Nel frattempo nn siamo più dipendenti del mInistero ma del CRA ovvero consiglio per la ricerca in agricoltura e la mia sede si chiama Unità di ricerca per le colture alternative al tabacco.Faccio cmq il tecnico di sperimentazione ed attualmente faccio sia prove su tabacco che su ortaggi.

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

10/01/2011, 16:16

Caro Gianni...quei fuciletti li facevo anche io e non solo, con le stecche degli ombrelli e dei fili sottili di spago facevamo degli archi micidiali (usando le cannucce sottili come frecce e facevamo il tiro al segno sulle palette di fichi d'india...)
Senza parlare poi delle fionde fatte con le forcinelle di legno su cui fissavamo delle strisce di camera d'aria delle bici, con al centro un pezzo di caucciù nel quale si stringeva il sasso da scagliare..erano micidiali e pericolose...
Complimenti per i racconti...
Domenico

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

10/01/2011, 19:37

quei fuciletti li facevo anche io e non solo, con le stecche degli ombrelli e dei fili sottili di spago facevamo degli archi micidiali (usando le cannucce sottili come frecce e facevamo il tiro al segno sulle palette di fichi d'india...)
Senza parlare poi delle fionde fatte con le forcinelle di legno su cui fissavamo delle strisce di camera d'aria delle bici, con al centro un pezzo di caucciù nel quale si stringeva il sasso da scagliare..erano micidiali e pericolose...


Se quelli erano i fuciletti allora li facevo anche io.Per le fionde siccome l'azienda di mio padre era un immenso giardino di agrumi quando si potavano ero sempre alla ricerca dei rami adatti per poterle costruire utilizzando le camera d'aria delle bici ma senza pezzo di caucciù.Erano micidiali specie se il sasso era tipo ghiaia di costruzione.Crescendo poi invece mi era venuta la passione del fucile ad aria compressa

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

10/01/2011, 19:52

eugenio ha scritto:
quei fuciletti li facevo anche io e non solo, con le stecche degli ombrelli e dei fili sottili di spago facevamo degli archi micidiali (usando le cannucce sottili come frecce e facevamo il tiro al segno sulle palette di fichi d'india...)
Senza parlare poi delle fionde fatte con le forcinelle di legno su cui fissavamo delle strisce di camera d'aria delle bici, con al centro un pezzo di caucciù nel quale si stringeva il sasso da scagliare..erano micidiali e pericolose...


Se quelli erano i fuciletti allora li facevo anche io.Per le fionde siccome l'azienda di mio padre era un immenso giardino di agrumi quando si potavano ero sempre alla ricerca dei rami adatti per poterle costruire utilizzando le camera d'aria delle bici ma senza pezzo di caucciù.Erano micidiali specie se il sasso era tipo ghiaia di costruzione.Crescendo poi invece mi era venuta la passione del fucile ad aria compressa



:D Ragazzi, mi state facendo riaffiorare un mucchio di ricordi! Ora sembrerà una cosa ad arte, ma vi giuro, mi è tornata in mente quella volta che mio padre, tornato dall'estero, adesso non ricordo se tornava dalla Francia, Svizzera, Germania o Belgio (che sono i paesi fatti da mio padre), allora dicevo, tornato dall'estero apre la valigia e dentro, con la canna aperta, c'era una bellissima carabina Diana ad aria compressa :lol: :lol: :lol:
E le fionde e gli archi con le stecche d'ombrello? Certo, alla fine si giocava tutti con gli stessi oggetti, spesso un po' rimediati, ma a noi che importava? Anzi...

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

11/01/2011, 12:48

In primavera c'erano poi altre attività che interessavano le campagne di allora.
C'era la potatura delle viti (non c'erano le vigne da noi ma i cosiddetti "filoni", cioè filari molto distanti tra loro e tra un filare e l'altro c'erano le coltivazioni), la potatura degli alberi, ogni albero era ben potato e curato, il taglio delle siepi, la pulitura dei fossi...

Insomma ogni angolo della campagna di allora era ben curato e ovunque c'era la mano dell'uomo, anche in angoli o attività non immediatamente produttive.

C'era poi la cura dell'orto che era una cosa che coinvolgeva più le donne, salvo la parte della vangatura, che coinvolgeva tutti. Devo dire che l'orto, pur amandone i prodotti, non mi ha mai appassionato.

Ma è sul finire della primavera e l'inizio dell'estate che l'attività nelle campagne diventava veramente importante, ne parleremo...

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

11/01/2011, 17:46

la pulitura dei fossi...


cosa sacrosanta :!: :!: :!:

io ho iniziato prima con la pistola ad aria e poi son passato alla carabina Diana n°25 e poi un Brema n°30(più potente) che tengo gelosamente conservato.Usavi i piombini con i piumini dietro?
Poi racconto delle mie uniche 2 vittime fatte con "l'arma"

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

11/01/2011, 20:03

eugenio ha scritto:
la pulitura dei fossi...


cosa sacrosanta :!: :!: :!:

io ho iniziato prima con la pistola ad aria e poi son passato alla carabina Diana n°25 e poi un Brema n°30(più potente) che tengo gelosamente conservato.Usavi i piombini con i piumini dietro?
Poi racconto delle mie uniche 2 vittime fatte con "l'arma"


No no, usavo dei semplici piombini normali. Io facevo la posta ai passeri ed ai pettirossi col fuciletto ad aria compressa, passavo intere mattinate alla posta vicino al pollaio, ma ne avessi mai preso uno :lol: :lol: :lol:

E si, perchè (adesso farò scandalizzare i vegetariani) d'inverno si prendevano i passeri sui pagliai e poi si facevano degli splendidi sughi con gli uccelli che andavano a condire delle polente memorabili, più era freddo più erano buone :D :D :D

Ma col fuciletto ne avessi mai preso uno :D

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

12/01/2011, 0:26

io invece un solo passero che poi mi sono rifiutato di mangiare xchè quasi piangevo per il dispiacere, quindi ho smesso di sparare ai passeri.Successivamente trovo una tortora sul tetto della mia casa proprio sull'antenna TV e da parecchio lontano miro e sparo e la colpisco alla testa e il povero volatile stramazza a terra.Dopo qlc minuto arriva il proprietario della tortora che quasi mi voleva ammazzare per il "reato"
Da allora ho sparato a lattine e bottigliette varie

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

12/01/2011, 0:27

Si xrò come prevedevo tutti ad elogiare ma nessuno a scrivere
ma che cacchio siete così gelosi dei Vs ricordi?

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

12/01/2011, 20:39

non sono un moderatore e neanche tanto brava a scrivere, ma Gianni con i suoi racconti mi ha fatto tornare in mente molte cose e una ve la voglio propio raccontare perchè a ripensarci dopo l'ho trovata sempre buffissima: a proposito del "prete" nel letto ,non so quanti anni avessi ma probabilmente non più di 5 un giorno con i miei genitori si va a trovare i miei nonni, credo si fosse in quel periodo che precede la Pasqua, e passando nel corridoio davanti alla loro camera, che per me era tabù,non ho mia capito il perchè sinceramente i vecchi avessero queste fisime, ma tornando al racconto dicevo passo davanti alla camere e intravedo qualcuno sotto le coperte, così visto che i miei nonni erano tutti e due in cucina e con loro non abitava nessun altro chiedo:" nonnna ma chi c'è in camera tua a letto" e lei candidamente mi risponde:" il prete" :o potete immaginare il mio stupore :o :o :o :o :o :o non commento e non ho il coraggio di chiedere altre spiegazioni, ma tra di me rimugino e mi domando:" ma cosa ci fa il prete nel letto dei miei nonni?" e poi penso poco convinta:"bà forse era venuto per la benedizione do Pasqua e magari era stanco e ha chiesto di riposare un pò" beata fanciullezza :!:
il mistereo viene svelato qualche tempo dopo in primavera inoltrata quando il "prete" era stato riposto in cantina e vedendo quello strano oggetto appeso mi viene la curiosità di domandare cosa fosse e a cosa servisse.................pensate sono ormai passati tantissimi anni ma questo è un ricordo dell'infanzia che non è mai andato perduto.
Rispondi al messaggio