ely ha scritto:
partiamo allora dalla frase nella tua firma: cosa vuol dire? E poi proseguiamo con il cane che si vede nella foto: è una razza sarda se nn sbaglio, no?
Va bene, Ely, accetto la provocazione, partiamo da lì (e chi sa dove arriveremo alla fine!) però se poi mi arrestano per "sedizione" e "attentato alla integrità dello Stato" te ne devi prendere la responsabilità morale. Sto scherzando
, meno male che i Piemontesi/Savoiardi non ci sono più
Il perché di quella frase (in realtà una poesia) è che io ero, sono e sarò
uno spirito libero« Tancas serradas a muru,
Fattas a s’afferra afferra,
Si su chelu fit in terra,
che l’aian serradu puru »
traduzione:
Terreni (recintati) chiusi con muro,
Fatti arraffando il più possibile.
E se il cielo fosse terra
Avrebbero chiuso anche quello
Veramente mi aspettavo questa domanda da Piccolamiss, perché anche lei, come me, è affascinata dai grandi spazi aperti e selvaggi e da una grande, illimitata voglia di libertà.
Questa poesia, scritta nel
1800 e attribuita al poeta/cantatore cieco
Melchiorre Murenu (detto “l’Omero Sardo”) era un atto di denuncia contro la prepotenza (come tante altre sue poesie cantate nelle piazze). Attività che disturbava molto: Mechiorre Murenu morì precipitando da un dirupo ad opera di alcuni sicari.
Cercherò in breve di illustrarne il senso
Si riferisce ad una legge emanata nel 1820, dal governo piemontese in Sardegna che, con lo scopo di favorire l’agricoltura (e quindi avere maggiori introiti con le tasse), permetteva a privati (entro un determinato lasso di tempo) di chiudere grandi estensioni di terreni, sottraendole all’uso a cui da sempre erano adibite: il pascolo libero o semilibero del bestiame, privilegiando le famiglie più ricche e prepotenti e danneggiando enormemente la categoria dei pastori, che allora erano estremamente numerosi in Sardegna, specialmente nelle zone interne di montagna. Infatti questi si trovarono privi, ad opera dei privati, dei terreni da sempre adibiti a questo scopo, magari associati, l’anno successivo al pascolo, a coltivazioni agricole (una sorta di moderna “rotazione agricola). Fu chiuso praticamente tutto, anche le selve e le fontane. Ciò portò ad un diffuso malcontento popolare che sfociò in numerosi episodi di intolleranza o addirittura di “banditismo”, repressi nel sangue
Pedru