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Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 17:05

io molto semplice

mi son diplomato nel 91 , per somma felicita della mia porf di italiano mi e' andata bene , anche se ha tentato fino all'iltimo di farmi bocciare , nonstante un 4 di tema di italiano . fatto il militare nello stesso corpo di aldo , girato un po l'italia in quel periodo a fare op

nel 97 ho preso la aprtita iva agrico succendendo a mio padre

llavoro che faccio fino ad ora come allevtore bovino

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 17:36

grinto abbiamo molti punti in comune, io nel 97 mi sono intestato la licenza della macelleria :)

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 17:45

si pero te nn hai fatto sclerare al nipote di un premio nobel come prof di italiano ahahh

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 18:01

Non sono un moderatore ma apprezzo i racconti della vostra vita.
Complimenti ad Eugenio per la grandiosa idea e a tutte le altre persone che si sono "raccontate" finora con tanta passione...
Si nota in particolare che c'è un particolare che vi tiene uniti: la passione per la campagna
...quella forza comune che permette di sopportare i sacrifici e i disagi di questa faticosa attività!
E, poiche mancano ancora altri racconti di moderatori del forum che aspetto con ansia,
non vedo l'ora di leggerli con ammirazione...
Con affetto
Domenico

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 18:34

Hey Toni...conosci La fattoria di Marrazzo a Torre del Greco?
allevamento e macelleria???

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 18:41

Parte 2: dimenticavo di fare una classifica dei posti più assurdi dove la passione per le bestie mi ha portato...tra cui
Casl di Principe (si ragazzi è come nei film, garantisco), ed il casertano in generale, le lande assolate della Spagna dove tra una casa ed un altra ci sono 50 km e la Bretagna e la Normandia dove di km ne intercorrono 70. La piattissima Olanda, la fredda Germania, le varie valli del Piemonte e della alta Lombardia, i meno 16 di Potenza e i 44° di Matera...ah dimenticavo in Trentino un allevatore di vacche con la passione dello sci...dalla montagna veniva giu :diritto filato in greppia...mai visto!!! :o :? : :mrgreen:

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 19:45

Sono nato nel 1957 da una famiglia di mezzadri da generazioni.

Mio padre fu il primo a staccarsi dalla terra, fece il muratore e l'emigrante, tornava una volta o due l'anno e durò parecchi anni.

Noi (mia madre, mio nonno e mia sorella) portavamo avanti il pezzo di terra. Si andava scalzi d'estate, ho fatto in tempo a vedere la mietitura a mano, ma a mano davvero, si legavano i covoni del grano (le gregne da noi) con le piantine del grano intrecciate (le balze), si andava a lavare i panni giù al fiume, e noi bambini portavamo la merenda (pane e salame e una bottiglietta di acqua e vino). Quando arrivava il maialino nuovo passavo le ore con lui e quando nascevano i vitellini passavo il pomeriggio in stalla. Ho fatto in tempo anche a vedere l'aratura con le mucche.
Potrei raccontare di quella volta che mio nonno venne chiamato per assistere il parto di una vacca che fece tre vitellini, tutti vivi...

Si raccoglieva la ghianda per i maiali , si tagliavano i canneti e con le canne mio nonno faceva bellissimi canestri e tante altre cose oggi perdute...

Eravamo poveri, ma onestamente dignitosi. I miei mi hanno fatto studiare e il mio lavoro non c'entra niente con la terra.

Ma la terra è una parte della mia vita, come la passione per i cavalli, mediata dalla passione per la terra, per la natura. E così eccomi qua, a fare il moderatore della sezione cavalli :D

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

07/01/2011, 23:55

Ciao,
breve storia la mia.
Nipote di un geometra vissuto tra aziende agricole toscane (forse la passione è venuta da questo?!?) e figlio di professori di materie umanistiche, mi sono rifugiato nella "produzione animale" fin da tenera età! ;)
Fuggito dal mondo universitario, mi sono "rifugiato" in un'azienda agricola con allevamento maremmana (che molti di voi conoscono! ;) ) nella quale vivo e lavoro dal 2005, ma che è anche la mia più grande passione!
Nutro grande rispetto per le tradizioni e mi sento profondamente responsabile dell'impatto che ha il mio lavoro sull'agro-ecosistema e cosciente del grande valore che la Terra ha.
Insomma...curioso e rompiballe eccomi qua!
Jacopo

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

08/01/2011, 0:32

Gianni1
Noi (mia madre, mio nonno e mia sorella) portavamo avanti il pezzo di terra. Si andava scalzi d'estate, ho fatto in tempo a vedere la mietitura a mano, ma a mano davvero, si legavano i covoni del grano (le gregne da noi) con le piantine del grano intrecciate (le balze), si andava a lavare i panni giù al fiume, e noi bambini portavamo la merenda (pane e salame e una bottiglietta di acqua e vino). Quando arrivava il maialino nuovo passavo le ore con lui e quando nascevano i vitellini passavo il pomeriggio in stalla. Ho fatto in tempo anche a vedere l'aratura con le mucche.
Potrei raccontare di quella volta che mio nonno venne chiamato per assistere il parto di una vacca che fece tre vitellini, tutti vivi...


Mi sono immedesimato nel tuo breve racconto(vedo xrò con mio rammarico che tutti state "appiccicati=litigati con la tastiera)
anche io ho fatto in tempo a veder l'aratura con le mucche marchigiane, la rincalzatura delle patate con il cavallo,la mietitura a mano e la trebbia con le antiche trebbie rosse.Facevo colazione con il nonno con pane e salame e a 13 anni mi sono sbronzato con 1 bicchier di vino.
Gianni raccontaci del parto della vacca che fece 3 vitellini ;)
Toni67:hai fatto tu in tempo a vedere la mietitura a mano e la trebbia sull'aia?Io queste cose le ho viste proprio nel sannio dove vivevano i nonni materni.
A tutti gli altri dico nn siate avari di parole :lol: :lol:

Re: invito i "colleghi moderatori" a scrivere di se stessi

08/01/2011, 10:14

Eugenio,
questa è solamente una questione di anagrafe! ;)
Ed il rammarico per essermi perso un'agricoltura vera, un'agricoltura che "valeva" è anche il mio.
Arare con il cavallo sotto gli olivi l'ho visto anch'io nel cuore della Puglia pochi anni fa, ma la trebbiatura a fermo è solamente un ricordo legato alle rievocazioni storiche che spesso vengono fatte in Maremma.
Per quanto riguarda la merenda, pane, vino e zucchero o pane, burro e acciughe sono anche per me un ricordo dei pre-pasto con il mio nonno!
Jacopo
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