Matilde,

sono d'accordo con quanto scrivi, ma non potrebbe essere discriminazione per i bimbi?

Come dice Pedru, "conformismo", da accettare con il tempo forse....

Non dimenticherò mai la frase di un ragazzo omosessuale incontrato a cena da amici qualche anno
fa, dopo discorsi anche abbastanza "profondi" alla fine della conversazione se ne uscì con questa
frase: adesso siamo noi i diversi, quando saremo la maggioranza i diversi sarete voi...
Io gli risposi: campa cavallo che l'erba cresce... per non insultarlo, perchè francamente lui ha
parlato di "diversi", ma io non mi sono mai permesso di dire che queste persone, donne o uomini
che siano con orientamenti sessuali a loro piacimento sono "diversi" da tutti.
Però sulla questione bambini mi trovo in disaccordo, questo non vuol dire che abbia o non abbia
ragione, si fa solo per conversare, questa è una piacevole conversazione...

Ciao a Tutti

DISCRIMINAZIONE
CONFORMISMO
due vocaboli devastanti
terribili
discriminazione significa giudicare gli individui in base a criteri imposti dalle culture, le mode, il momento storico...
significa etichettare le persone, catalogarle: i biondi e i mori, i belli e i brutti, i i cristiani e gli infedeli, i nobili e i plebei...
quante guerre sono esplose, quanti " olocausti" l'Umanità ha vissuto!
conformismo significa omologazione del pensiero, del comportamento , APPIATTIMENTO !
dobbiamo pensare tutti allo stesso modo, dobbiamo vestirci, parlare , comportarci tutti allo stesso modo...
chi la pensa diversamente è "tagliato fuori "
non permettiamo mai a questi due vocaboli di penetrare nella nostra intelligenza
ti saluto JeanGabin!
c'è un occhio di sole, stamattina...
è già qualcosa

Candy per ciò che riguarda le smentite ti ha già risposto Pioppino e penso non ci sia da aggiungere altro, per quanto riguarda il lavoro degli altri non mi sento in grado di giudicarlo siano essi medici o fattorini, certo è che quando un giudice tutelare decide l'affidamento di un minore cerca sempre di salvaguardare il più possibile quest'ultimo e non certo i capricci di qualche coppia che d'improvviso si è riscoperta la vocazione del genitore, si sa il frutto proibito è sempre il più ambito!
Matilde è certo che si tratta solo di una chiacchetrata e di opinioni personali certo che non mi sono messa a far ricerche su riveste specializzate, non mi sembrava questo lo scopo dell'argomento altrimenti non sarei nemmeno intervenuta, non mi sento di dover dimostrare niente a nessuno, comunque nel campo della ricerca universitaria americana è vero tutto e il contrario di tutto a seconda del pensiero di chi la svolge, basta cambiare i parametri.

[resta il fatto che qui parliamo di DIRITTI, di UGUAGLIANZA degli individui , di RIFIUTO di ogni tipo di discriminazione...
accontentiamoci , per il momento, di riconoscere questi tre " maiuscoli "]
e chi l'ha mai disconosciuti?
ma i DIRITTI dei bambini chi li tutela?








"

*]

Quando la discussione è di civiltà credo che non bisogna sottrarsi. Sinceramente volevo farlo, il tempo non mi permette di seguire tutto quello che vorrei ma alcuni argomenti sono un richiamo. E poi ho tanti amici omosessuali single e coppie, non vorrei pensassero che colpevolmente taccio,
Mi sembra che da più interventi la questione, per come la vedo, sia stata accennata.
Insomma credo che la vicenda si colloca nel binomio 'natura- cultura'.
Natura è procreare, necessita maschio-femmina, cultura è tutto il resto. Si alleva un bimbo secondo cultura, la natura non ti dice come educarlo.
L'adozione è un fatto culturale non naturale.
E l'omosessualità cos'è?
Ho letto addirittura 'un fatto contronatura!' ma la natura non si contraddice, non può creare l'omosessuale per poi timbrarlo come contronatura! siamo noi che diamo la patente a questo a quello secondo la nostra cultura.
Ma insomma perchè una coppia omosessuale non potrebbe allevare un bimbo? In quale manuale scientifico o manuale di statistica è scritto che un bimbo allevato da coppia maschio-femmina magari sposata meglio se anche in chiesa immancabilmente fa aumentare le percentuali di fare di questo bimbo una brava ed equilibrata personcina, mentre se allevato da singolo o peggio da coppia gay il disastro è pronto a compiersi? Volete che accenni alla storia della criminalità fatta in prevalenza da persone cresciute in belle famiglie di regolarmente sposati?
Non voglio passasse il messaggio erroneo che da famiglie tradizionali nasce il male, dico soltanto che il male e il bene possono essere ovunque. E questo è un fatto.
Quello che conta per un bimbo è l'affetto che gli si dà, come viene educato dalla famiglia, dal contesto dove agisce, dal suo stesso carattere, poi devi solo sperare.
Il bimbo non nasce con le nostre categorie in testa, un bimbo adottato non vedrebbe niente di strano ad essere allevato da coppia gay, se non ci fossimo noi adulti infallibili a dirgli 'hai due papà, non siete una famiglia sana, siete contronatura!' Il bimbo, magari pensava di stare nel posto più bello del mondo colmo d'amore dai suoi due papà.
Ma anche questo amore a noi da fastidio, perchè noi abbiamo la morale giusta, la religione giusta, insomma la cultura giusta è la nostra e nel nome di questa 'giustezza', in passato si sono compiute le più grandi nefandezze, e ancora oggi non riusciamo compiutamente ad accettare che gli uomini possono essere diversi e questo è una ricchezza non una minaccia alla nostra integrità.
Cordialmente saluto.

i DIRITTI dei bambini chi li tutela
grazie miriap del tuo intervento!
il primo DIRITTO del bambino è ESSERE AMATO, ripeto ESSERE AMATO !
l'amore lo fa vivere, più del cibo
se questo amore è offerto da due donne o da due uomini
cosa cambia?
il bambino non conosce le " categorie" come giustamente dice Rizoma, godrà di questo amore , senza porsi domande...
e, quando le domande se le farà, i " genitori " sapranno trovare le parole giuste...

Per rispondere a Miriap: in ogni ambito che io conosca ci sono professionisti seri e bravi e gente che ha sbagliato lavoro: fra questi purtroppo, ci sono anche vari medici.
Perchè possiamo giudicare se un bambino può essere cresciuto bene o male in una determinata coppia e non possiamo giudicare l'operato di un medico?!
La smentita alla notizia non c'è stata, ed è strano. Strano, perchè ad ogni notizia che esce sui media e che mette sotto accusa la sanità, fanno a gara fra primari e dottori a comparire in tv o a farsi inetervistare per dire la loro...ma ancora più strano - ed è proprio questo "dettaglio" a farmi propendere per la tesi che non si tratta affatto di una montatura giornalistica, è che protagonista della vicenda non è un'aspirante soubrette, ma è una donna di quarant'anni come tante, un'impiegata come tanti, che un giorno ha deciso di fare qualcosa per gli altri senza chiedere nulla in cambio e si è vista rifiutare per motivi che non hanno nessuna base scientifica (non le hanno manco fatto le analisi per vedere se fosse o meno affetta da qualche patologia!). Quella donna poteva tacere, arrabbiarsi, cambiare centro trasfusionale e non mettere in piazza la questione, dalla quale può solo ricevere ripercussioni negative, vista la discriminazione attuata in ogni ambito nei confronti degli omosessuali. Ma lei ne ha fatto di certo una questione di principio e ha deciso di metterci la faccia, e già solo per questo merita rispetto. A rendere pubblica la questione può solo rimetterci. I giornali sono pieni di storie di discriminazione a danno degli omosessuali, ma se vogliamo pensare che la sola categoria che sbaglia sempre sono i giornalisti, liberi di farlo...
Detto questo, ciò che scrive Raviolo è bellissimo e lo condivido appieno.

CHe ha scritto di bello raviolo?

intendevo Rizoma!!! Sorry (eh, ad essere multitasking c'è da aspettarsi un lapsus a quest'ora!!!)

Mi piacerebbe che tutti condividessimo il fatto che tutte le opinioni siano rispettabili
Rizoma scrive:
"Ma anche questo amore a noi da fastidio, perchè noi abbiamo la morale giusta, la religione giusta, insomma la cultura giusta è la nostra e nel nome di questa 'giustezza', in passato si sono compiute le più grandi nefandezze, e ancora oggi non riusciamo compiutamente ad accettare che gli uomini possono essere diversi e questo è una ricchezza non una minaccia alla nostra integrità" e, perdonami Rizoma, mi sembra che sotto questa affermazione il mio desiderio si sgretoli. Proprio perchè nessuno di noi ha la certezza della verità, possiamo avere un'opinione ma non pretendere che sia quella giusta e, nel momento in cui affermi quanto sopra, tu, in qualche modo, lo dai per scontato.
Così il rischio si palesa di una discriminazione inversa...
Con stima, comunque,

anna

Ti quoto in tutto e per tutto, Marinella e, a proposito di opinioni, in un certo senso mi sembra di aver già detto ciò che dici tu. Anche sulla "discriminazione inversa" sono d'accordo e di conformismo inverso ho già parlato.
Una cosa sola permettimi di aggiungere: a Rizoma, che dice "... nel nome di questa 'giustezza', in passato si sono compiute le più grandi nefandezze ... " mi sento di rispondere: nefandezze se ne sono compiute tante nel corso della Storia. Mi viene in mente, che so, un certo Nerone e anche un certo Caligola. Non si preoccupavano minimamente di coprire le loro nefandezze, né con la morale, nè con la religione, né con nessun altro nobile motivo. E il mondo era, è e sarà sempre pieno di Neroni e di Caligola!