di vivere la propria vita secondo le proprie inclinazioni....purche non si vada a ledere la libertà altrui
ti pare una cosa contro le regole? e soprattutto...quali regole? e stabilite da chi?
chi deve decidere se è giusto o no vivere in un modo anzichè in un altro?

ps...spero sia chiaro che sto solo cercando di capire la tua opinione in merito,non metto in discussione il tuo pensiero

Purtroppo di perchè e di percome nella vita ce ne sono parecchi....
Civiltà è la parola che forse si dovrebbe usare, ma ormai è degenerata pure quella,
quando la senti è per qualche nuova guerra...

Certo a me non me ne frega nulla tanto loro fanno con il loro.........le mie preferenze vanno da tutt' altra parte, ma mettere in mezzo bambini che chi sà se sono consenzienti di avere dei genitori così.

ehh mio caro amico... si nasce dove e da chi il "caso" "destino" "fato" vuole, magari fossimo liberi di sceglierci i genitori ... primaaa!! ed è così per i parenti, fratelli, zii, nonni ecc. ce li teniamo a meno di avere gravi motivi, ma molto gravi, per scappar via lontano da loro. Statisticamente i bimbi adottati da coppie gay, se inseriti in ambito sociale culturalmente avanzato, crescono al pari di bimbi cresciuti in stesso ambiente ma nati da coppie etero.

Questa è una tua opinione. Bisogna vedere se anche loro sono daccordo. Non è vero che le famiglie etero mangiano i bambini e quelle gay no. il buono e poco buono c'è dappertutto

e io che t'ho detto? paro paro quel che dici tu! Onde: siamo d'accordo.
'Notte, s'è fatto tardi ...
Ciao a tutti. Domani è un altro giorno ... si vedrà....

Ieri "sera" dopo la chiacchierata ho acceso la tv e parlavano propio di questo, che la chiesa si è irritata molto perchè i bambini vengono usasti come merce. Poi hanno detto che oggi ci saranno delle manifestazioni in Francia a favore delle famiglie etero.

«Non si può costruire una civiltà attraverso le sentenze dei Tribunali, l'adozione dei bambini da parte degli omosessuali, porta il bambino ad essere una sorta di merce, cioè: come ho diritto a questo, ho diritto anche a quell'altro».
In realtà, il bambino deve nascere e crescere all'interno di quella che - da che mondo è mondo - è la via ordinaria, cioè con un padre e una madre. Il bambino deve crescere in questo contesto. Ora, purtroppo, accade in effetti che a volte ci siano situazioni drammatiche, ma attenzione: la patologia è una cosa, e inficiare questo principio è pericolosissimo, per il bambino anzitutto, ma per l'intera società.Mi pare molto intelligente,far comprendere che il matrimonio e la famiglia non sono la realtà di qualcuno: è la realtà dell'umanità.
Con formule che promuovono in linguaggio neutro, per cui non si parla più di padre e madre ma di genitore A e genitore B "rischiamo solo il ridicolo", perchè "l'uguaglianza è una cosa, il rispetto della diversità è altro perché proprio per avere un'uguaglianza robusta è necessario rispettare le diversità».
Ma questo ovviamente è solo il mio pensiero!!!

Saluti

Roberto

...una breve risposta a tutti ( o quasi...)

x JeanGabin vivo in Francia da moltissimi anni e la sodoma e gomorra che tu evochi io, non la vedo, credimi !
i ragazzini qui hanno le stesse , identiche difficoltà di tutti i ragazzini del mondo
x Nino Pioppino grazie del tuo contributo, come sempre equilibrato e sensibile, hai ragione quando dici che la sofferenza è grandissima
quando siamo considerati " diversi ", ma, spesso, questa sofferenza ci rende più forti
x Gargamella semplicemente meravigliosa la reazione di tuo figlio!! è facile comprendere che la sua famiglia è OK per lui, ma...
non tutti i bambini possono scegliere dove e come nascere
x redcif grazie anche a te, amico mio, per l'attenzione! sai, a gennaio l'orto ci concede ancora qualche giorno di apparente
riposo ( in realtà scalpitiamo pensando alle future semine e alla cacca di cavallo : sarà matura o no ? eccetera !!)
e cosi' , inganniamo il tempo con " conversazioni " più impegnative che , alla fine, non cambiano granchè il nostro
modo di pensare, ma, sono servite a farci riflettere un momento
xgallinainnnam grazie per le risposte che hai fornito a Perkins al posto mio , lui parla di noè, di adamo ed eva, di ordine, di regole...
ed io voglio un'ultima volta sottolineare che solo in un'ottica assolutamente LAICA il problema va inquadrato
x cinic grazie anche a te, ci siamo conosciute " altrove" nel forum, dici bene, l'Italia è un Paese bigotto ma,
mai dire mai!!
abbiamo avuto il divorzio quasi 40 anni dopo che in Francia,
abbiamo conquistato il diritto di scegliere NOI quando diventare madri,
negli Stati Uniti , il paese della discriminazione razziale , il Presidente è nero, l'avremmo mai immaginato ?
...è solo questione di tempo...
buona domenica a tutti
matilde

Matilde,

non ho detto che in Francia sia diventato come Sodoma e Gomorra, questa affermazione era "generale", nel senso
che se non ci sono regole precise si rischia di degenerare.
D'altronde sull'affidamento dei figli a coppie omosessuali non si ha nessuno "storico" a cui affidarsi, quindi diventa
un terno al lotto secondo me.
Un esempio stupido, affidi un maschio ad una coppia omosessuale, oppure una femmina, non vorrai mica dirmi che
cresceranno allo stesso modo?
Stesso dicasi per una coppia di lesbiche, vi saranno ben delle differenze se allevano uno o l'altro sesso.

Saluti