buonasera a tutti! ricordate? novembre 2011... parlammo , molto " garbatamente" di matrimoni omosessuali, ognuno espresse il suo pensiero in assoluta libertà, con molto rispetto per l'argomento e per gli amici che parteciparono alla chiacchierata, ci si chiese , anche, se una coppia omosessuale poteva considerare possibile l'adozione di un bambino... affioro' qualche perplessità... è normale che di fronte ad un argomento di tale delicatezza ci si interroghi e si abbia qualche dubbio ebbene... oggi, 11 gennaio 2013, la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione emette una sentenza " storica": respinge il ricorso di un padre e affida un bambino alla madre , che convive con un'altra donna la Suprema Corte definisce , dunque , che un bambino puo' crescere in maniera equilibrata e senza danno alcuno con " due mamme " ogni giudizio contrario, asserisce la sentenza, è frutto di pregiudizi
naturalmente, l'ineffabile sen. Gasparri ha dichiarato: " sentenza molto pericolosa!! "
Personalmente, vado ad astenermi da quello che mi sembra una disputa talmente al di fuori della mia conoscenza che non mi accorda voce in capitolo. Rimango fermo comunque sulla mia convinzione che un figlio debba avere un padre ed una madre, così come in ogni essere umano esiste una parte del cervello così detto "femminile" ed una parte "maschile", che quindi potranno svilupparsi esclusivamente crescendo con la presenza di due geniotri di sesso opposto. Null'altro....
Cara Matilde il grande piacere di rileggerti è ancor più grande per l'argomento trattato Ho scoperto solo oggi questo post e pure io vorrei dire la mia. Trovo ingiusto che persone non possano, se libere, nelle loro scelte decidere cosa fare per se stessi parliamo di coppie omosessuali ma aggiungo anche persone che decidono di unire i loro sforzi perchè è quello che vogliono per affinità, fiducia, stima, o semplicemente i casi della vita Personalmente conosco due persone, sottolineo persone e non il sesso, che anno fatto una scelta comune professionale e di vita accudendosi, unendosi negli sforzi quotidiani o convivendo nelle stesse case ma sicuramente non condividendo il talamo A queste persone come agli omosessuali nulla è concesso nel pubblico una per l'altra e lo trovo ignobile Per quanto riguarda i figli qui vado un poco in difficoltà a lasciare tutte le porte aperte non per il pregiudizio al gay o al singolo ma per tutte quelle complessità e quegli equilibri che quotidianamente vivo da genitore adottivo Nonostante mio figlio si dimostri felice di come vive e della famiglia che si ritrova riempiendoci il cuore e lo spirito ci ritroviamo spessissimo a dover dare spiegazioni che un figlio "omologato" perdonatemi la bestialità, non ci richiederebbe o rassicurazioni anzichè comprensione per poter costruire quel tessuto di serenità utile a diventare un adulto proto a cogliere tutte le opportunità/difficoltà della vita con serenità e consapevolezza Nello specifico la cassazione ha accordato un legittimo diritto quello della madre naturale di continuare a fare la madre con i suoi "pregi e difetti" il caso specifico penso esca un poco dalla nostra casistica Un abbraccio Bruno
JeanGabin ha scritto:Personalmente, vado ad astenermi da quello che mi sembra una disputa talmente al di fuori della mia conoscenza che non mi accorda voce in capitolo. Rimango fermo comunque sulla mia convinzione che un figlio debba avere un padre ed una madre, così come in ogni essere umano esiste una parte del cervello così detto "femminile" ed una parte "maschile", che quindi potranno svilupparsi esclusivamente crescendo con la presenza di due geniotri di sesso opposto. Null'altro....
JeanGabin ha scritto:Personalmente, vado ad astenermi da quello che mi sembra una disputa talmente al di fuori della mia conoscenza che non mi accorda voce in capitolo. Rimango fermo comunque sulla mia convinzione che un figlio debba avere un padre ed una madre, così come in ogni essere umano esiste una parte del cervello così detto "femminile" ed una parte "maschile", che quindi potranno svilupparsi esclusivamente crescendo con la presenza di due geniotri di sesso opposto. Null'altro....
per me è difficile il problema è come verrà accolto il bambino nella comunità asilo scuola ecc i bambini non hanno pregiudizi, a loro basta che si sentano amati.. ma l'esterno... i genitori maschio e femmina non garantisce comunque, io ho vissuto sulla miampelle discriminazioni forti quano ero bambino ed ero diverso , per ceto e origine, dai miei compagni di scuola e gioco, molta sofferenza, ma forse mi ha dato più forza nel capire i diversi....
poi come sarà la società tra alcni anni .. vi ricordate anni fa i figli di madri nubili o separate o divorziate erano visti male ora sono la norma... ciao nino
affidamento di bambini alle coppie gay o lesbiche,
personalmente io sono a favore....non è l'orientamento sessuale che fa di una persona un buon genitore. basti pensare a tutte quelle persone etero che si son rivelate dei pessimi genitori.... gli omosessuali sono innanzitutto degli esseri umani....con i loro pregi e difetti,e hanno anche loro il diritto di farsi una famiglia. ad esempio,si sente spesso disapprovare le coppie lesbo,adducendo come pretesto il diritto del bambino a crescere con la presenza di una figura maschile di riferimento....beh,al mondo esistono migliaia di ragazzi cresciuti con un padre "assente",eppure son venuti su bene lo stesso
Solo oggi ho notato questa discussione, devo dire che ho letto attentamente tutto quello che è stato scritto, passando un paio d'ore in silenziosa lettura e profonda meditazione, non mi capitava da anni. Ci sono imput che andrebbero approfonditi senza generalizzare, alcune affermazioni andrebbero cancellate, e ho notato che molte volte si è perso di vista il punto focale. Si potrebbe fare un trattato, ma dubito che la maggior parte di noi abbia le qualifiche necessarie per poterlo fare. Parto dal principio che ogni essere umano ha dei diritti e dei doveri, a me eterosessuale è capitato di trovarmi in un ambiente dove il diverso ero io solo perchè etero. Quello che non accetto è l'ostentare di essere gay, come se questo fosse un qualcosa di superiore. Ci sono valori che cerco d'insegnare ai miei figli, l'onestà, il rispetto, l'educazione, la responsabilità, senza farsi pregiudizi su nessuno. A me piace pensare di essere diverso, e in un certo senso lo sono, vengo dalla gavetta, ricordo che in metropolitana a Roma mi alzai per far sedere una persona anziana notai che mi guardavano tutti in un certo modo, i miei genitori mi hanno insegnato questo, io lo insegno ai miei figli. Faccio volontariato (ci sono persone che guadagnano con il volontariato), sono donatore di sangue (ci sono stati casi di medici che vendevano il sangue) non per questo o rinunciato a fare volontariato o a donare sangue. Ritengo che anche le coppie gay deveno avere i diritti riconosciuti a tutti, ma anche loro devono capire senza sentirsi emarginati che la famiglia è composta da padre, madre e eventuali bambini, se vogliono unirsi ben venga ma non possono arrogarsi il nome di qualcosa di diverso, si chiamassero al posto di famiglia "vattelaapesca" come il desiderio di sposarsi, potrebbero tranquillamente dire abbiamo il desiderio di "unirci", ed è giusto che queste unioni siano riconosciute sotto tutti i punti di vista. In riferimento all'adozione anche qui avrei dei dubbi, ma giustamente qualcuno faceva notare che usanze antiche oggi sono illecite (vedi i ragazzetti o alcuni passi del vecchio testamento), conosco papà che sono delle mamme al 100% (nel senso che cambiano i pannetti ai bambini, o sono molto apprensivi quando giocano ecc. ecc.) e mamme che se ne sbattono altamente dei figli. Fra tanti mali preferisco il minore, cioè preferisco che abbiano delle persone che li amano e li proteggono (invece che vivere negli orfanotrofi). Non mi preoccupa il fatto che si sentiranno diversi, oggi se non porti le scarpe xxxx o se non hai il telefonino xxxxx o se non hai i vestiti xxxx sei diverso comunque. Saranno bambini che forse avranno le scarpe xxxx e il telefonino xxxx e i vestiti xxxx non avranno solo o un papà o una mamma, quindi saranno forse con meno diversità rispetto al figlio dell'operaio disoccupato. Non voglio tediarvi quindi la smetto di scrivere. Saluti Eustachio.