ciao a tutti
le pecore danno un buon contributo alla pulizia dei prati e dei boschi a volte anche troppo
per la pulizia degli argini vanno bene in quanto non crescono sterpagli e alberacci che un domani,in caso di forti piogge,
possono cadere nel fiume e costruire una diga.
finche gli argini sono puliti l'acqua corre e non porta via più di tanto,il problema nasce quanto trova certi ostacoli che la deviano e provoca maggiore erosione
ciao peter

Facendo una sintesi del discorso il tanto vituperato pascolo libero, usato dall'antichità, non solo protegge dagli eventuali incendi "spontanei" ma aiuta a controllare quelli cosiddetti "indotti".
In più migliorando la vegetazione- perchè ne fortifica le radici- compatta il terreno permettendo un assorbimento maggiore dell'acqua di caduta,un drenaggio più efficiente, e per finire minimizza l'effetto erosione idrica delle rive o argini permettendo al fiume di scorrere nel suo letto.
Scusate allora perchè è vietato?
Il discorso nitrati è relativo al terreno (senza considerare che l'acqua del rubinetto contiene già nitrati) ed al tempo di stazionamento e numero di bestie,in un giorno un piccolo gregge di 50 capi, ti pulisce almeno 2000mq di riva.
Altro discorso può essere la maleducazione del pastore che lascia le bestie finchè il terreno non sia completamente spoglio,ma questo va anche contro i suoi interessi.

Nel<piccolo pese di Montelaterone alle pendici del Monte Amiata nella parte più scoscesa dirca 400 metri o anche più di dislivello roccioso a picco quasi tutti gli anni in estate briciano le sterpaglie e le fiamme qualche volta arrivano a mettere a rischio anche le abitazioni,i vecchi dicono sempre che quando in passato ci pascolavano pecore e capre questo problema non esisteva perchè a tenere pulito ci pensavono loro
ma forse ora il pascolo libero è vietato perchè quale contadino vorrebbe vedere un branco di pecore attraverare il suo terreno
eppure mi ricordo quando ero piccola i pastori con il gregge e il cane che attraversavano il paese(con rilascio di numerosi regalini) dove abitavo per raggiungere i pascoli all'interno degli oliveti,e non c'era nemmeno la necessità di andarli a pulire prima dlla raccolta delle olive agricoltura integrata

Gli anziani di montelaterone avevano ragione miria, e chiamala pure agricoltura integrata ma anche qui quando si ricorreva a certe pratiche c'erano meno incendi e piu' pulizia
X peter e micalizio: ottime arringhe, l'importante e che non si crei nei corsi d'acqua l'effetto diga dovuto ad alberi e sterpaglie.
Pensa che l'anno scorso successe addirittura nel tevere a Ponte milvio per la non pulizia delle sponde (in pratica quasi al centro di Roma), dovettero intervenire i pompieri xche' i materiali si erano icastrati sotto le arcate del ponte causando quasi un allagamento

interessante, ero assai dubbioso sull'utilità delle pecore in funzione anti-alluvione, ma mi state convincendo.
a proposito di pulizia delle sponde ho un interrogativo sugli alberi che crescono, o vengono lasciati crescere, nel letto del fiume, cioè se rappresentano un pericolo in caso di allagamenti/alluvioni. La mia opinione personale è che siano un pericolo, in quanto se arriva tanta acqua c'è il rischio che si spezzino e vadano a fare da tappo sotto un ponte. Invece qualche sera fa in tv sentii il geologo Tozzi dire l'esatto contrario, che cioè erano utili. Voi che ne pensate?

ciao a tutti
gli alberi vanno bene ad una certa distanza dal fiume e la radice fa da proteziione,e
il letto del fiume deve essere libero, cosi l'acqua scorre tranquilla senza ostacoli che la deviano con conseguente
rischio di erosione degli argini.
anche un eccessivo accumulo di sassi e ghiaia non sono il top contro le erosioni.

mandi peter

Le pecore possono fare veramente molto... è vero che in anni passati si verificavano meno disastri del genere??!! le pecore erano presenti, l'antropizzazione minore, e l'abusivismo era molto limitato..(il caos abusivismo anni 70/80 e le nuove generazioni pagano lo scotto dei ben pensanti ora pensionati e ci danno dei bamboccioni) ............ ma il vero danno e quello della cementificazione degli argini.

Le pecore sono un vero tocca sana per l'equilibrio naturale...... ma se il pastore e libero di muoversi in vasti spazi, perchè se limitiamo il pascolo poi si verifica l'opposto la desertificazione dell' area.....

Io sono sempre perplesso quando sento pascolo vietato per direttiva NITRATI......... penso che sia ora che non diamo le colpe all'anello fragile e indifeso........ politici incapaci e patetici.

Oggi ho sentito che per il solo ripristino nella zona di Pisa occorrono minimo 100 milioni di euro, e va bene, ma perché costruire nelle piane alluvionali??? Perché nessuno nega i permessi???, torno al topic perché non tenere *aperte le aziende agricole e le greggi che pascolano e tengono integro l'ecosistema??? Facendo la somma dei soldi spesi per ricostruire tutte le cose conviene pagare pastori costano meno, e forse si evitano danni del genere, certo non rimediano all'abusivismo e opere scellerate di sicuro aiutano in modo ecosostenibile.

* creargli reddito e togliere norme castranti per le zone svantaggiate (non parlo dei controllori e associazioni per nausea)

sante parole paolo! ma soprattutto mi piacerebbe sapere cosa combinano con tutti i fondi pubblici a loro disposizione i vari consorzi di bonifica. se è vero come dicono che gli argini del serchio (in un tratto rettilineo!!!) hanno ceduto per colpa delle tane di nutrie, perché non sono intervenuti prima, per verificare la presenza di tane e porre eventualmente rimedio? che ci stanno a fare?

lo dico con una punta di rabbia perché a pistoia è oltre un anno che il consorzio di bonifica ombrone-bisenzio sta lavorando non lontano da casa mia in un tratto cittadino del torrente brana, un affluente minore dell'ombrone che, tuttavia, anche la scorsa primavera ha esondato in pianura diversi km più giù. Ora in questo tratto del torrente stanno rifacendo gli argini da almeno l'estate del 2008, con pali di legno e sassi, insomma un bel lavoro che anche all'occhio risulta gradevole. Però questo tratto è particolarmente sicuro sotto il profilo delle inondazioni perché siamo in discesa e gli argini sono molti alti: il letto del torrente è profondo e l'acqua scivola rapidamente verso il basso. Gli argini li ho sempre visti saldi, finché non ci si misero a lavorare: nell'estate del 2008 vennero dei forti temporali e vi fu una piccola frana sull'argine (poca roba eh) proprio nella parte dove avevano lavorato e, in teoria, messo in sicurezza con pali di legno e altro (per inciso, nel frattempo avevano segato robinie e tigli presenti su quel lato dell'argine).
Ho come l'impressione che piuttosto della sicurezza, interessi più fare le passeggiate e le ciclabili con cartelli didattici, ponticini di legno, boschetti e natura pseudo-incontaminata nei letti dei fiumi, o abbellire gli argini. Poi arriva una piena e si porta via tutto.

eh quello delle nutrie deve essere un problema non da poco,per il resto condivido quanto è stato scritto