Imponente frana in Val Badia (Alto Adige), seggiovie ferme

È ancora critica la situazione in val Badia (Alto adige). I vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano e i volontari di Brunico hanno organizzato il trasporto in via precauzionale di 16 mila litri di sostanze chimiche verso il depuratore di San Lorenzo di Sebato. Questa è solo una delle numerose attività svolte ieri dai 170 operatori impegnati con 23 mezzi fra cui 10 escavatori nella zona interessata della frana nel comune di Badia.

Il materiale prelevato dal Rio Gadera viene trasferito e “le tubazioni di by-pass posate lungo il letto del torrente al momento funzionano” sottolinea il direttore della ripartizione provinciale Opere idrauliche Rudolf Pollinger, presente sul posto. Anche nel corso della notte sono proseguiti i lavori di posa delle tubazioni. I geologi provinciali in serata confermavano che il corpo della frana era quello già delineato in mattinata e ricalcava il fronte del 1821.

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Gli occhi sono puntati da qualsiasi angolo della Val Badia, sulla frana. Le ruspe a valle lavorano in modo instancabile. Gli elicotteri fanno la spola tra le case crollate e la caserma dei vigili del fuoco di Santa Croce.
E’ un’altra giornata d’emergenza per la frana in Val Badia. Al comune di Badia, si è svolto intorno alle 11 l’incontro tra esperti, tecnici e amministratori. Le mappe parlano chiaro: la frana è scesa ulteriormente verso valle.
Il Sindaco è tra le persone che ha visto la sua casa, frutto dei sacrifici di una vita, crollare travolta dalla massa franosa.
Tutti gli sforzi sono rivolti a far sì che il torrente Gàdera continui a scorrere. Sono stati posti tubi per 300 metri per deviare il percorso. Visto che la frana ormai è giunta a valle. Le ruspe continuano a spostare la terra che viene continuamente riversata su questa villetta. E gli esperti sono fiduciosi di riuscire a salvarla.
Le due seggiovie che partono proprio dove sta arrivando giù la frana sono state chiuse. Mentre tutti gli altri impianti sono per fortuna regolarmente aperti.
La procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta sulla frana delle val Badia. Gli inquirenti, coordinati dal pm Daniela Pol, dovranno chiarire, se lo smottamento possa essere stato causato da sbancamenti oppure disboscamenti. Per il momento non vi sono indagati.