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Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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L’alpeggio nel Parco Naturale Adamello-Brenta (Trentino) ieri e oggi
Nelle valli del Parco la pratica dell’alpeggio risale a poco dopo l’anno 1000. Storicamente, nell’area protetta, si contavano oltre 100 alpeggi, sebbene non necessariamente tutti attivi contemporaneamente (ben 118 pascoli con 112 malghe sono elencati nella ricerca di settore “Alpicoltura” svolta nel 1990 per contribuire alla stesura del Piano del Parco). Tuttavia, a partire dal secondo dopoguerra, il settore ha subìto un netto ridimensionamento, con un crollo del numero degli alpeggi caricati e soprattutto un cambio delle modalità di gestione e del tipo di animali monticati. Attualmente il trend sembra essere ancora debolmente negativo, sebbene con una tendenza a stabilizzarsi rispetto alla discesa verticale degli anni '80. Nell’estate 2004 all’interno del Parco sono stati alpeggiati con bovini 39 pascoli facenti capo a 27 malghe principali, ovvero il 76% in meno rispetto alle 112 sopraccitate. Il numero di capi monticati, invece, è diminuito, sempre rispetto ai dati del 1950, di circa l’84% attestandosi a 2.643 bovini di cui circa un 1/3 vacche da latte.
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03/06/2013, 19:22 |
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grizly
Iscritto il: 09/01/2013, 15:39 Messaggi: 48 Località: Biella
Formazione: Tecnico Sistemi Energetici
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è davvero interessantissima questa discussione!
mio papà mi raccontava spesso, durante le passeggiate a Veglio (Biella), che una volta le montagne della zona erano tutte pascoli (con vacche e le loro margherite, capre, marghè...), mentre adesso sono "boschi" nell'abbandono più totale... vi sono cascine diroccate per i sentieri, che evocano sempre forti emozioni in me; provo sempre ad immaginarmi la difficoltà, la durezza della vita ai quei tempi, ma col senno di poi, mi rendo conto di quanto fosse "migliore", per lo meno paragonata ai mille problemi ed ai ritmi di oggi!
sono rimasti pochi margè nella zona, anche se negli ultimi tempi qualche giovane si è riavvicinato al settore... ho studiato Meccanica, ma ogni giorno desidero sempre più una vita a contatto con la natura e gli animali; per ora ho pochissime conoscenze in merito, ma anche grazie al forum mi sto documentando il più possibile; nel frattempo immagino e sogno una vita in una bella baita in montagna, assieme alle mie caprette!
_________________ ...che mondo sarebbe, senza la Toma!
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03/06/2013, 22:43 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Scopro solo adesso questa discussione, ma davvero è molto interessante! Spero che presto arrivino nuovi contributi. Ciao Tosco
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12/10/2014, 13:30 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Fino a pochi anni fa il malgaro era un'attività ben retribuita e si faceva fatica a trovare giovani disposti a farlo. Ora pare sia quasi impossibile lavorare. Mah...
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12/10/2014, 13:35 |
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lumacosio
Iscritto il: 05/02/2014, 22:35 Messaggi: 2804 Località: Żyznów (Polonia) Oleggio Castello (Novara)
Formazione: geometra sulla carta, agricolo nei fatti
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Marco ha scritto: Fino a pochi anni fa il malgaro era un'attività ben retribuita e si faceva fatica a trovare giovani disposti a farlo. Ora pare sia quasi impossibile lavorare. Mah... Per i contatti che ancora ho tra Ossola e biellese la situazione si deve districare tra aumento degli affitti, predazioni, soliti liti tra vicini, comuni che ti vorrebbero vedere alloggiato in una topaia cadente, speculazioni per i premi di alpeggio.... in contesti cosi' garantire una retribuzione e una vita almeno decorosa, anche psicologicamente, non e' semplice.
_________________ Non aver paura dei furbi , ma attento agli ignoranti.
Tutti crescono giocando coi trattori. I piu' fortunati non smettono mai
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12/10/2014, 22:10 |
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bacco
Iscritto il: 07/11/2009, 20:13 Messaggi: 21 Località: Iseo (Bs) - Adamello (Bs)
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Discussione molto interessante.Vorrei dare il mio contributo soprattutto sul discorso alpeggi nel Parco Adamello. Ho una "malga" a 1950 metri nella parte bresciana con circa 25 h di terreno di proprietà e con altri 180 h su cui ho concessione di taglio, pascolo e sfruttamento idrico.La "malga" è risultata abbandonata dall'87 al 2008 (anno del mio acquisto) e, vedendo le vecchie foto con quelle di oggi, tutto il terreno che ora è bosco ben sviluppato con proliferare di larici, ontani, betulle e soprattutto abete, fino a metà anni ottanta era solo ed esclusivamente pascolo.Nel passato il terreno era ben fornito di acqua, ora gran parte delle sorgenti sono prosciugate e l'unica attiva è quella che rifornisce direttamente la mia casa.Quest'estate sono state portate in quota 40 manzette ma a metà Agosto sono dovute essere riportate a valle in quanto i pascoli erano magri causa pioggia. Purtroppo la situazione alpeggi è in netta regressione in quanto, vuoi per abbandono in passato,voui per mancata manutenzione dei sentieri, vuoi per leggi sempre più restrittive da parte di Comuni e Parchi, non è più possibile effettuare la normale manutenzione del pascolo per cui si ritorna ad un progressivo rimboschimento con ulteriore crescita di infestanti.Fortunatamente in questi ultimi 2 anni si nota una forte inversione di marcia da parte degli Enti e infatti sto portando avanti un programma di pulizia non indifferente ma essendo il pascolo compreso tra i 1600 ed i 2100 metri, il lavoro è immane.La dura lotta dell'Alpe.
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16/10/2014, 14:37 |
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