Switch to full style
Tutto ciò che non trova spazio nelle altre sezioni (Off-Topic)
Rispondi al messaggio

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

24/02/2010, 11:21

In tema con l'argomento, segnalo il libro fotografico (bn)
"Perche' il silenzio non ha parole - Malghesi e pastori del Lagorai", ed. Curcu&Genovese , dic. 2003.
Molto bello per chi apprezza l'argomento.

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

24/02/2010, 20:53

Italofranc ha scritto:SergioE, la tua risposta è davvero preziosa e utilissima!
L'uso del termine presa nell'area trentina è un unicum (allo stato attuale della ricerca). Ti chiederei poi se potresti indicarmi della bibliografia (se c'è) sull'area dove invece questa parola era ed è in uso.
Grazie mille
Italo

:lol:
Arrivi oltre il tempo massimo, :P E' arrivata la primavera e per i libri è finita, almeno fino al prossimo inverno se sarà rigido come questo.
;)
In questi giorni ho ripreso i vari lavori che erano in lista. (per ora copre approssimativamente i prossimi cinque anni)
Tornado al termine "presa", al momento mi sento di dire che è circoscritto al massimo tre comuni, negli altri (decine)della valle non li ho mai riscontrati.
Saluti montani.
Sergio

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

25/02/2010, 13:59

Rispondendo a Italo posso dire che nel comune dove abito la precedenza negli affitti dei pascoli in quota è data ai residenti, che comunque sovente hanno già dei pascoli nelle vicinanze ma non sufficienti per tutte le bestie, comunque i residenti che fanno gli allevatori sono rimasti in pochi,la maggior parte degli animali sale dalla pianura ed i margari che affittano dai singoli proprietari sovente pagano affitti irrisori anche perché le proprietà sono alcune volte veramente piccole diverso è il discorso per i possessori di grandi pascoli(intere montagne) o per le proprietà comunali , che possono tirare su il prezzo. Può darsi che ci sia la possibilità di scambio di pascoli in cambio di “guardia “ del bestiame ma come ripeto sono pochi che hanno solo alcuni capi di bestiame , chi è rimasto e fa l’allevatore sale alle grangie con la propria mandria . Alcuni margari prendono dei capi in custodia per il periodo di alpeggio ,noi diciamo in guardia, e richiedono un prezzo che se non sbaglio è di 60 / 70 € a capo .
Con il termine presa qui in valle Maira (CN), si indica una porzione di bosco generalmente di faggi di proprietà di una famiglia mentre i boschi comunali normalmente vengono chiamati” Bandie” che penso derivi da bandite “messe al bando” cioè ,vietato il taglio. Ciao
Diego

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

25/02/2010, 15:59

Grazie a Diego per l'esauriente risposta. Mi sembra poi di capire che in Piemonte il termine "presa" abbia avuto una certa sopravvivenza nel lessico silvo-pastorale, mi piacerebbe sapere perché. Per quanto riguarda il bosco, quasi sicuramente le "bandie" erano quelle aree, magari dove crescevano le piante più pregiate sul mercato - nel Trentino del passato soprattutto le conifere e i larici in particolare - che le comunità ponevano sotto tutela in vista di un loro sfruttamento commerciale o con aste tra i residenti o con lotti ceduti a mercanti. In Trentino ma anche altrove questo tipo di bosco si chiamava generalmente "gazzo", "gazo" o "gaggio".
Tornando al tema dell'allevamento penso di poter dire (ma non ho specifiche conoscenze nel campo) che anche qui in provincia di Trento ormai prevalgano gli allevatori "specializzati". Il tenere pochi capi di bestiame aveva senso un tempo nell'ambito di un'economia più di sopravvivenza e in questo contesto, per questi piccoli proprietari, la risorsa dell'alpeggio gestito dalla comunità o con comunque con la certezza di potervi accedere era fondamentale.
Ancora grazie e a presto
Italo

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

11/09/2010, 11:29

Nella prima decade di settembre, tradizionalmente, termina l'alpeggio. Le mandrie scendono nel fondovalle accompagnate dai malgari.
Spesso era ed è l'occasione per grandi feste paesane.
Sono molte le celebrazioni lungo tutto l'arco alpino, come la Despontegada della Val di Fiemme (TN), il rientro dall'alpeggio dalla malga di Melago (Passo Resia BZ), e tante altre.
Marco

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

11/09/2010, 12:23

Anche dai Nebrodi rientrano le mandrie che hanno passato l'estate nei pascoli alti, ma non a settembre ma almeno un mese dopo, saluti, Mario

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

11/09/2010, 14:02

difatti io ho portato a casa le vacche mercoledì,pur se la montagna in questione non è altissima,anzi.
il punto massimo è a circa 1300 m,ma si tratta di un "panettone" sul lago maggiore molto battuto dal vento,e per di più semi-abbandonato negli ultimi anni;
il vento e il secco hanno bruciato quasi tutto, e poi,secondo me ci sarebbe da miglorare la gestione,ma questo è tutt'altro discorso.

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

11/09/2010, 16:39

Caro Ricky, hai qualche foto del tuo alpeggio?
Ciao,
Marco

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

11/09/2010, 17:34

purtroppo no,anche se ne avessi non sarei capace di caricarle.
ed è veramente un peccato,perchè si vede il lago maggiore da maccagno a stresa.

Re: Il tema dell'alpeggio, tra ieri e oggi

11/09/2010, 17:42

Beh, se riuscissi a procurarle, le puoi mandare a me che le pubblico io (info@agraria.org) :)
Ci sei rimasto anche tu in malga?
Ciao,
Marco
Rispondi al messaggio