Un’ora fa, al tg5 hanno detto che un agricoltore italiano passa almeno 6 giorni al mese a sbrigare pratiche burocratiche…. Penso che un agricoltore, quei sei giorni, li dovrebbe passare in stalla, o nei campi…
E rifletto a quante cose ho visto passare, nel vortice accelerato che è stato il cambiamento negli ultimi 30 anni riguardo all’agricoltura (e non solo a quella)…
Rivedo i polli di mia nonna nell’aia, le vigne coll’uva nuova dietro casa, la rarità del manzo in tavola, il latte da portare a bottega, il trattore e io sul monte del fieno nel carrello, le stoppie che sfondano i piedi, la dispensa con la rete a sostituire un frigo che non c’è… e il burro nell’acqua del pozzo. Il profumo della pancetta tesa, ottenuto con una spezia che, credo, non esista neanche più. O almeno, io più l’ho ritrovata. Il movimento lento ma inarrestabile della campagna, di chi la viveva e la coltivava. La sicurezza della conoscenza antica, quella che risolveva i problemi senza antibiotici nè integratori né diserbanti…
Guardo adesso, e vedo tutto diverso intorno. Una corsa continua senza tregua alla produzione, galline in batteria, manzi che si nutrono solo di mangimi, cani che vivono di crocchette, polli che beccano pastoncini …allevamenti intensivi, forzati, isterici… concimi chimici quando noi vuotavamo, con un barattolo di pomodori, la buca di casa per scaricarla nell’orto, antibiotici dati “a prescindere”, solo perché la bestia è gravida, mungitrici e dispensatori di cibo, abbeveratoi a sensori, luci fisse e tecnologia di stalla….
Se nasce un pulcino malato si butta via… noi lo mettevamo in un cesto in cucina e speravamo che si riprendesse… controlli e controcontrolli igienici per debellare i virus, le malattie degli alberi che vengono dalla cina, le epidemie suine e le “pazzie” bovine…
E io, che ho poche bestiole, mi sento dire: perché non compri le catture? Perché non prendi gli abbeveratori automatici e il nastro per passare il fieno nella mangiatoia? Perché non usi la mungitrice? In un’ora al giorno, fai tutto. Perché non metti il timer all’annaffiatura?

Perché? Perché sennò, quando le vedo io, le “mie” bestie?
E quando mi godo, la sera tarda ora d’estate, quel sole rosso che cala e l’aria che raffresca, se metto l’annaffiatore a timer?

… e lo sguardo cerca di forare il futuro, a chiedersi come sarà il raccolto di domani… quello dei nostri figli… Ci sarà lo spazio per sopravvivere o sarà solo una corsa accelerata alla produttività? I cereali saranno seminati per l’uomo, per il bestiame, o per la produzione di carburante? E mio figlio, potrà ancora allevare galline intorno casa o qualche ASL glielo impedirà, adducendo virus letali? E i costi di produzione, lo porteranno forse ad essere un allevatore crudele, o potrà ancora aver cura dell’agnello che non tetta, e tirarlo su col poppatoio?
E voi, come lo vedete, il raccolto di domani, quello dei vostri figli?
beatrice

Beatrice ciao, beh che dire...... io lo trovo giusto perchè l'agricoltore/allevatore (ci nutre) ha delle grosse responsabilità quindi è anche doveroso che disbrighi pratiche.
Per esempio quando acquistiamo un prodotto diverso da quello alimentare, questo è tutelato in vario modo dalla garanzia, dal diritto di recesso ecc, ma questo ovviamente non è possibile su alcuni prodotti alimentari vista l'alta deperibilità. Ancora altri esempi i medicinali per essere in commercio devono fare molta strada e sperimentazione, Le sigarette uccidono e dopo anni di battaglie per tutelarsi le multinazionali hanno scritto quello che sappiamo.
Penso che l'uomo non è padrone della natura e deve vivere in armonia con essa, ma siamo capaci di fare questo??? noi tutti come consumatori.
Siamo sicuri che tante persone rinuncerebbero al loro status per tutelare la natura?? quanti investirebbero dei propri soldi per non inquinare rinunciando alle vacanze di lusso?? o limitarsi a farle in modo parsimonioso o rinunciarvi del tutto, quante donne rinuncerebbe alla cosmesi (uomini inclusi) ecc....
Il problema è molto variegato perchè ci convolge tutti come attori in settori diversi che comunque tornano tutti al nocciolo del problema lo sfruttamento del suolo...
Io credo nel domani ma bisogna tornarne a scegliere in maniera autonoma ogni cosa e partendo dalle cose piccole, inoltre per noi Italiani sarà ancora più dura visto la nostra propensione ad essere Esterofili ...

Oriana Fallaci diceva che amava L'Italia e odiava gli Italianii perchè pecoroni e perchè si vergognano di fare i contadini... (Anche qui che dire come biasimare un ragazzo che rinunci a farzi il mazzo, puzzare non guadagnare ed essere felice nella "miseria" sudata)

I ns figli educiamoli a vivere nella natura nel bene e nel male, ma sopratutto a credere in loro stessi e non accettare le scelte imposte da altri.


Storia personale, sono andato a verificare un 'azienda per conto di una grossa GDO e ho notato che aveva delle barbabietole da foraggio (pochine) in un vecchio orto lontano dalle patate che stavo controllando, alla domanda perchè avesse le barbabietole in quel posto (domanda di routine non per curiosità personale) mi ha risposto che quelle erano le barbabietole per il SUO vitello quindi non trattate, come detto più volte qui non si sa a chi credere la GDo massifica e alcuni allevatori/agricoltori della domenica sono più pericolosi di chi fa prodotti a scala industriale.

Paolo

Bea, il raccolto di domani? Altro che filastrocca di PIotre!!! Una carrellata senza fine dove non può trovare spazio la speranza che un pulcino malato possa guarire, per ora si butta via il pulcino malato, domani invece si butterà via.........qualsiasi cosa di acciaccato ed ingobrante..
Io mi preoccupo perchè con tutti gli acchiacchi che ho che ne sai se qualcuno mi butta via?
Intanto ho piantato bene i piedi per terra, guai a chi mi tocca!
Comunque a parte gli scherzi mi consola il fatto che però, nonostante tutto, l'agricoltura nella sostanza è sempre la risorsa numero uno in ogni epoca e noi ci sentiamo almeno un po partecipi in qualche maniera.
Comunque divertente e drammatica la tua considerazione che condivido a pieno.
Ciao
Dommi

perdona la mia ignoranza paolo, ma cos'è la GDO? scusa ma sono una contadina, e non me ne vergogno...
il problema non sono le pratiche, giustamente doverose, come tu dici, il problema è la burocrazia che affossa tutte queste giustissime pratiche. ti sembra allora opportuno passare sei giorni su trenta in giro per uffici? e come fai a scegliere per conto tuo, quando la Grande Macchina ti stritola se solo ci provi? devo insegnare a mio figlio a darsi al brigantaggio forse? se sta alle regole, le regole sono queste...
ma quello che mi duole di più è, come anche tu dici, lo sfruttamento, la mancanza di rispetto per la natura stessa ma anche per chi lavora... una mancanza di rispetto che si sta ritorcendo contro tutti noi esseri umani..
mi fa piacere quando dici di credere ancora nel futuro.. io forse, ci credo ormai molto meno di te: mi spaventa l'uomo e quello che riesce a fare senza calcolare assolutamente i disastri che provoca... ho acquistato un terreno bellissimo, l'ho ripulito e... ho durato tre giorni a tirar fuori eternit da sotto terra.....
un caro saluto
bea

oddio dommi, se il futuro è peggio della filastrocca di piotre, allora sei più pessimista di me....
ciao
bea

Bea, potresti darmi "le coordinate" per fare inmodo che io possa sorvolare l'azienda poggioallorso
con l'elicottero di "google earth"- Sono proprio curioso di vedere se veramente è così bella come la immagino.
Grazie
Ciao

e come faccio? ti dico dove mi trovi... io ho provato con google ma senza abbonamento questa zona è poco definita. vai a prato e sali verso nord a vernio ti sposti verso barberino di mugello. forse trovi indicata la località di celle... prova così. siamo sul crinale che divide la provincia di prato da quella di firenze. se riesci siamo lungo la linea gotica che ci fa da confine... stracca l'asino è il poggio sopra di noi a nord.
intanto ti regalo il cavallo del mio vicino (che non centra nulla, ma è tanto bello...)
se puoi abbassarti abbastanza, vedi le fondamenta di un albergo costruito 40 anni fa. dentro ci ho fatto le stalle e il pollaio. a sinistra c'è un arca color verde per il fieno. sotto il campo delle patate. fammi sapere se ci riesci.
bea

Bea, Mi dovresti dare l'indirizzo ed il nome del comune più vicino
Ti faccio sapere
Ciao
Dommi

volentieri te lo darei l'indirizzo dommi.. se lo avessi! sono in mezzo a un bosco maremma miseria... comunque il comune è VERNIO in provincia di PRATO la località è CELLE. il cap del comune è 59024. penso che celle come località ci sia. oppure vedi il comune di BARBERINO DI MUGELLO e ti sposti verso il confine con la provincia di PRATO in direzione di VERNIO... più di questo non posso fare, ma se mi dici quando "passi", mi metto lì con una bandierina in mano
vedi il terreno che è confinante a nord con una strada bianca che è le linea gotica e si estende fino al fosso in fondo alla gola. in alto, nel prato che sembra un anfiteatro, puoi vedere il viale coi cipressi piantati 40 anni fa da quello che ha messo le fondamenta in mattoni rossi di un albergo di 380 mq... menomale che non gli hanno dato il permesso!!! puoi vedere un tetto nero alla casina e le stalle coi tetti verdi.... qualche pecora cretina, una capra incinta e quattro cani tre bianchi e uno nero.... e guarda di non cascare, quando passi!!

Bea vedi un po se è questa, è l'unica che si avvicina alla tua descrizione
fammi sapere
Dommi