Lavori di ottobre: - fine raccolta pomodori (riempiti due freezer a pozzo e due scaffali di barattoli di passata); - raccolta e conservazione delle zucche (quasi terminata ancora qualche esemplare sulla pianta); - raccolta e conservazione dei peperoncini (cornuti seccati all'aria e rotondi surgelati); - raccolta insalata (perenne in ogni stagione); - semina di insalate, prezzemolo, finocchi e broccoli; - vendemmia (appena terminata); - inizio raccolta oliva (prima frantoiata 22%); - raccolta ultimi cachi, ultima uva, prime agrumi (ancora troppo acerbi da mangiare interi ma ottimi in spremuta).
Ho posizionato le zucche rotonde a testa in giù perché ho notato che la prima parte che marcisce è il culetto in basso quindi in questa posizione dovrebbe mantenersi asciutto. Raccolgo anche melograni, capperi, stevia, basilico nero, peperoni e fiori di zucca. Più tardi le foto.
Ecco qui un piccolo pesco selvatico non innestato nato da un seme buttato nel pollaio. Spero diventi bello rigoglioso perché preferisco frutta e verdura selvatica più resistente.
Nel terreno ho anche alcune piante di corbezzoli già presenti al momento dell'acquisto del terreno. Già raccolto e mangiato i frutti dolcissimi con un gusto tra mela e fragolina di bosco.
Ancora foto. Non riesco ad arrivare all'ultimo caco lassù in cima all'albero e mi toccherà usare la scala. Alcune foglie secche di stevia pronte per dolcificare un infuso con retrogusto di liquirizia. Poi un antico strumento del mestiere che non so proprio da dove sia saltato fuori.
Attendo con ansia il fiore di ciclamino. La cima di rapa è nata da seme in totale libertà e casualità. L'erba di San Crispino è ottima cruda in insalata. Devo prelevare gli stoloni di fragola per la duplicazione. La rucola selvatica ha un sapore più intenso di quella coltivata.