Penso che tu ti riferisca a un lavoro di tre ricercatori italiani pubblicato nel settembre 2022 in cui si nomina
Oenothera speciosa Nutt. come specie che interagisce negativamente con
Macroglossum stellatarum (esiste anche una pubblicazione precedente di autori bulgari).
Gli stessi ricercatori tuttavia segnalano che quella pianta nel suo areale originario (Stati Uniti meridionali e del Messico settentrionale) è raramente visita da falene sfingidi: può essere che nelle zone native questo sia dovuto a un normale adattamento evolutivo, fenomeno che evidentemente non sussiste nelle zone di nuova diffusione. Potremmo dire che è una sorta di parassitismo alieno alla rovescia.
Qui c'è la scheda della pianta che viene impiegata a fini giardinistici come tappezzante >
https://www.actaplantarum.org/flora/flo ... hp?id=8749" target="_blank" target="_blank
Non mi pare che gli autori della pubblicazione concludano che l'interazione di cui sopra sia di portata biologica tale da mettere a rischio di estinzione il macroglosso.