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Re: Il contadino

16/11/2013, 16:52

paolaelena ha scritto:
flowergarden ha scritto:Si anche secondo me aggregarsi per accorciare la filiera e potenziarsi sulla filiera commerciale è un ottima iniziativa, ma anche il concetto di nicchia non deve essere disdegnato, mentre molti imprenditori sgomitano in una battaglia solo sul prezzo e sul contenimento dei costi, molti altri vendono magari meno volume ma al prezzo che vogliono loro, perchè hanno intercettato domande alternative dove la stessa domanda è superiore all'offerta , certo bisogna intercettare la domanda prima se si opera a caso il rischio è maggiore.


quoto, anche perchè è possibile mantenere sia il prodotto di nicchia che l'altro l'importante è il contatto diretto con il consumatore finale... :D


Anche così, ma per chi sà interpretare la domanda e con un po di fortuna è facile guadagnare più con le nicchie che con i prodotti competitivi, perchè tutta la domanda che cè se la assorbe lui e può fare il prezzo che vuole (senza esagerare),parlando di ingrosso. Sul dettaglio invece è diverso perchè sul dettaglio (attività fisica ) conta anche la concorrenza locale, il posto, la praticità, il passaggio...etc

Re: Il contadino

16/11/2013, 22:17

HARVEY ha scritto:Se non ricordo male, l'idea del :

http://www.agraria.org/prodottitipici/crudodicuneo.htm" target="_blank

e' nata da allevatori che si erano stufati di vendere i loro maiali
a prezzi "da prosciutto normale" a trasformatori che poi lo lavoravano
e lo trasformavano in "prosciutto crudo di marca".
Hanno impiegato un po' di tempo ma da quest'anno si possono fregiare della DOP.

Insomma, l'unione fa la forza, pare di capire.

Ciau

bello, però alla fin fine i prezzi che spuntano al macello sono gli stessi, un po' meno un po' di più.
confrontate le quotazioni di Cremona (la più recente) con quella di Fossano.
http://www.ersaf.lombardia.it/upload/er ... 4_1988.pdf
http://www.comune.fossano.cn.it/upload/ ... 4_6181.pdf
se poi ho sbagliato riferimento chiedo venia ,sarò contenta di confrontare le differenze.

il discorso sulle nicchie è affascinante, ma a mio parere limitante.
credo che in un paese come l'Italia dovrebbe essrre possibile coltivare e allevare tutto, e se non arricchirsi (quello è il colpo di fortuna) almeno viverci.
Il guaio è che c' concorrenza più o meno sleale dall'estero e poca tutela dalle istituzioni asservite all'Europa.
Con questo non dico che il produttore non debba modificare il suo modo di lavorare

Re: Il contadino

17/11/2013, 11:49

Ti assicuro che per il piccolo si guadagna più con le nicchie che con il resto, tutto sta nell'intercettare la giusta nicchia, prima occorre intercettarla e poi produrre o trovare un fornitore nel caso di commercio, se si fa il contrario è un buco nell'acqua quasi sicuro. Sul resto cè poca possibilità di manovra, sui beni comparabili vince il prezzo perchè difficilmente uno compra un bene comparabile pagandolo di più, hanno tutti interesse a pagarlo meno. E niente niente che la richiesta cala è il caos. Il commercio è così, questo è un discorso generico ovviamente poi ognuno nella sua azienda deve vedere per se, per il suo settore.
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