Non voglio far passare il messaggio che sia facile perchè non lo è,anzi tutt'altro, tuttavia il produttore deve fare delle scelte, .E' così non si può negarlo, ci si può anche dedicare a delle nicchie dove hai alti margini ma non vendi niente o magari vendi due anni e poi non vendi più, oppure coltivi prodotti di largo consumo dove magari vendi tutto ma a prezzo di costo. comunque stanno nascendo dei consorzi,organizzazioni produttori, ottime iniziative secondo me dove ci si mette insieme per affrontare il mercato in modo più incisivo.
No,anche un 'azienda sfrutta la curva della domanda di una nicchia , può essere una bolla di pochi anni come un inizio di un mercato più duraturo.Io l'ho fatto, ho anche tentato di lanciare nuovi prodotti,da produttore,se poi non funziona devi rifare delle scelte Ma è così in tutto,,la certezza matematica non esiste, si chiama rischio d'impresa,cè anche chi investe un mucchio di soldi e poi va male. è così, è la vita.
Come cè anche chi con le nicchie ha fatto delle fortune, si è buttato nel momento giusto e gli è andata bene, ha sfruttato la nicchia con zero o poca concorrenza, poi anche gli altri si accorgono della nicchia e la concorrenza aumenta, oppure il prodotto passa di moda o non vende più per altri motivi
La mia azienda ha prodotto finora per lo più mangimi e comunque ho sempre venduto all'ingrosso, siccome il guadagno è sempre meno e vedevo un futuro incerto, ho deciso di buttarmi nell'impresa della vendita diretta alienando qualche ettaro alle coltivazioni normali per realizzare qualche piccola coltivazione 'diversa' siccome in questo ambito la vendita sarà diretta i quantitativi saranno per forza di cose limitati e spero così di poter indirizzare le produzioni ora verso questo ora verso quello diversificando al massimo le produzioni e quindi l'offerta. Il mio progetto comprende il coinvolgimento di altri produttori della zona in modo da rendere l'offerta di prodotto molto variegata, a tal fine ho costruito un accessorio agricolo (scommettendoci sopra tutti i miei risparmi sigh... ) in buona posizione strategica. Voglio affiancare alla vendita anche attività culturali e di svago nelle quali proporrò insieme agli altri agricoltori prodotti di nicchia e non. La mia è un'azienda medio piccola eppure in zona mia è considerata grande, questo fa capire la dimensione delle altre, per ora mi sono sempre appoggiata ad un consorzio, ma anche il consorzio che garantisce un minimo per tutti non mi da sicurezza in quanto mi sfugge parte della filiera che io invece vorrei realizzare chiusa per me e per gli altri partecipati al mio progetto, ci sto lavorando da cinque anni e a breve dovremmo finalmente aprire, io lo ritengo il futuro e spero di non aver sbagliato perchè ci ho scommesso tutto quello che ho... a tutto questo affiancherò una associazione culturale che dovrebbe occuparsi di questo e di altri ambiti elettivamente simili in modo di creare una sorta di comunità di intenti... l'ho fatta lunga scusate
e' nata da allevatori che si erano stufati di vendere i loro maiali a prezzi "da prosciutto normale" a trasformatori che poi lo lavoravano e lo trasformavano in "prosciutto crudo di marca". Hanno impiegato un po' di tempo ma da quest'anno si possono fregiare della DOP.
Si anche secondo me aggregarsi per accorciare la filiera e potenziarsi sulla filiera commerciale è un ottima iniziativa, ma anche il concetto di nicchia non deve essere disdegnato, mentre molti imprenditori sgomitano in una battaglia solo sul prezzo e sul contenimento dei costi, molti altri vendono magari meno volume ma al prezzo che vogliono loro, perchè hanno intercettato domande alternative dove la stessa domanda è superiore all'offerta , certo bisogna intercettare la domanda prima se si opera a caso il rischio è maggiore.
flowergarden ha scritto:Si anche secondo me aggregarsi per accorciare la filiera e potenziarsi sulla filiera commerciale è un ottima iniziativa, ma anche il concetto di nicchia non deve essere disdegnato, mentre molti imprenditori sgomitano in una battaglia solo sul prezzo e sul contenimento dei costi, molti altri vendono magari meno volume ma al prezzo che vogliono loro, perchè hanno intercettato domande alternative dove la stessa domanda è superiore all'offerta , certo bisogna intercettare la domanda prima se si opera a caso il rischio è maggiore.
quoto, anche perchè è possibile mantenere sia il prodotto di nicchia che l'altro l'importante è il contatto diretto con il consumatore finale...
flowergarden ha scritto:ma secondo me il medio piccolo produttore di prodotti di largo consumo non deve vendere alle grandi aziende conserviere, ci sono aziende agricole che sono vere e proprie industrie con grandi appezzamenti e/o strutture che permettono coltivazioni intensive che sfornano grandi numeri. Ho avuto la fortuna di vedere parecchie aziende sia in italia che all'estero di qeusto tipo. Il medio piccolo produttore deve puntare su una filiera corta e su una vendita più "artigianale" magari con prodotti a basso chilometraggio o arrivando direttamente al consumatore finale, oppure specializzandosi in qualche nicchia.