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IL BIOLOGICO NON ESISTE. 
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Green io sono dalla tua parte, la risposta che ottieni da chi si occupa di queste cose è questa.
A padova avevamo problemi con l'atrazina nell'acqua. Non rientrava nei parametri. Acqua impotabile per mesi, poi un anno, poi... hanno aumentato i limiti di atrazina consentiti per legge nell'acqua.
Adesso prova a dire che l'acqua non è potabile.
prova a dire che è possibile cagliare il fiormaggio con l'antibiotico una volta terminata l'emivita dello stesso.


17/02/2012, 14:07
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Infatti credo la chimica abbia notevoli responsabilità su questo argomento.
Ultima di ieri sui pozzi a Foligno:
http://www.umbria24.it/pozzi-inquinati- ... 83340.html
Anche se in questo caso, l'inquinamento dei pozzi sia causato (presumibilmente) da industrie è sempre per sostanze chimiche.
E poi i due agronomi che hanno scritto il libro non credo che siano degli sprovveduti o degli allarmisti.
Il libro bisogna leggerlo tutto poi criticare.
La chimica può anche aumentare la produzione ma di certo non si può dire che fa bene e infatti si dice che il maggior inquinatore del pianeta terra e proprio l'agricoltura in tutte le sue forme.


17/02/2012, 15:35
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La chimica avrà sicuramente creato molti problemi, specie in passato, ma è grazie anche a lei se non si patisce più la fame.
Poi anche l'agricoltura è cambiata e non è più quella di qualche decennio fa. Ormai le tecniche di lotta integrata e guidata sono adottate dalla maggior parte degli agricoltori. Per non parlare della sempre maggiore diffusione delle aziende biologiche.
Marco

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17/02/2012, 16:16
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si pero calcola che le cagliate si fanno col latte fresco , entro certi parametri di acidita, per cui non pui tenere il latte 15gg stoccato , senza pstrizzarlo..

poi in gener ei residui di antibiotici , si legano alle molecole di grasso , per cui l'emivita , centra poco , perche col pasare del tempo al limite si concentra , in seguito alla cncetrazione nella cagliata di proteine e grassi...ammesso che uno riesca a calglaire il latte con antibiotici..

io sulel aziende bio ho smepre qualche fondato dubbio , primo su tutto 2motivi, primo e' l'ampiezza , quando sono sotto i 2 ettari e magari spezzetate in appezzamneti di 2000/4000mq , l'effetto bordo vanifica gli sforzi..., anche s emi chiedo coem aziende di 20000mq posssano avere verdura fresca tutto l'anno ,fuori stagione ..

io crdo nel bio di alta montagna, o in zone dove l'agricoltura convezionale non esite , quello si , ma io fossi negli enti certificatori , fare un cerchio di 50km di raggio partendo dal centro delle citta con piu di 800mila abitanti e di 20km nelle citta con piu di 150mila abitanti , dove non possono esistere aziende bio , gia solo x l'inquinamento stesso provocato dalle autombobili , industrie , aeroporti, ecc..

io sarei per non dare la denominazione di biologico , a quelle ziende che non dimostrano un abbrovvigionamneto di sostanza organica , x cui nn hanno un allevamneto che soddisfi almeno 1anno ogni 3 il fabbisogno di leame , o he nel organizzazone delle rotazioni ,non abbimno ad anni alterni una leguminosa , come soya no gm , piselli , o trifoglio da sovescio , ma alemno su superfici di 1500mq contigue..

perche scusate ma un fila di piselli larga un metro sul bordo , non e' sovescio ne rotazione..


io cedo femamnete nelle coltivazioni integrate , quelle che secondo me dammo molte piu garanzie, molto piu controllabili , e che negli ultimi 30anni hanno dato risultati sia di produzione , che di salubrita..(inteso anche come assenza di fito tossine da attacchi parassitari..) in cui si fanno i campionamenti pre raccolta, e tutto e' seguito da numeri di lotto..

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17/02/2012, 16:40
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gli agronomi che hanno scritto il libro non saranno sicuramente 2 sprovveduti ma dire che si fanno 6 trattamenti al grano e si danno 240 kg di azoto mi pare una scelleratezza almeno per quanto riguarda le ns aree.ma se pur fosse vero nelle loro aree di riferimento a quanto gli verrebbe pagato il grano?
Come Grintosauro credo fermamente nella produzione integrata

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17/02/2012, 16:51
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eugenio ce da dire che in francia il bio, e' bio
distanza tra le citta' 3volte superiore rispetto al nord italia, appezzamenti che ho visto io di 2/4ettari nella zona a nord di Lione, bordo campo con muri a secco e filo spinato (aatto anche a diventare pascoli ..) controlli discretamente severi.

fanno si che il bio abbia delle regole molto piu severe che in italia , oltre tutto in genere le ditte che concentrano l'offerta e la distribuiscono, hanno in se anche coloro che fanno i controlli e certificano.

il punto che vorrei fosse piu chiaro nella differenza tra italia francia (visto che i 2 agr del liboro vengono da li) e' che qui l'ente certificatore, che analizza i campioni e' 3° cioe' totalmente estraneo sia al consumatore che al produttore.

di la molte volte chi e' adibito a fare i contorlli, e' piu vicino ai produttori, inquanto naviga nell'area dell'associazionismo agricolo...per cui, bah a me han sempre lasciato dei profondi dubbi, forse perche' so come funziona l'associazionismo in italia..

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17/02/2012, 17:03
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green ha scritto:
Infatti credo la chimica abbia notevoli responsabilità su questo argomento.
Ultima di ieri sui pozzi a Foligno:
http://www.umbria24.it/pozzi-inquinati- ... 83340.html" target="_blank
Anche se in questo caso, l'inquinamento dei pozzi sia causato (presumibilmente) da industrie è sempre per sostanze chimiche.
E poi i due agronomi che hanno scritto il libro non credo che siano degli sprovveduti o degli allarmisti.
Il libro bisogna leggerlo tutto poi criticare.
La chimica può anche aumentare la produzione ma di certo non si può dire che fa bene e infatti si dice che il maggior inquinatore del pianeta terra e proprio l'agricoltura in tutte le sue forme.

Ciao green, bella provocazione che ha scatenato il solito putiferio tra pro e contro la chimica. Nella torta mancano le ciliegie fresche, congelate, candite, di marzapane, ma sempre al petrolio.
Marco dalla cattedra modera la discussione tra il bene e il male. Non sono convinto nel fatto che la chimica ha risolto il problema della fame, ma sicuramente provocherà drammatiche carestie nel futuro.
Ma, come sono quasi tutti d'accordo, il problema si risolve da solo con l'aumento di costi dell'agro-chimica e la diminuzione della capacità di acquisto del consumatore medio.
Il problema saranno i danni che questo sviluppo dissennato dell'agricoltura, con la complicità dell'ordine degli agronomi e di tutte le scuole di agricoltura, avrà provocato al nostro territorio.
Un'altro e più serio problema è che non si vede via di uscita, non si riesce più a recuperare un modo di fare agricoltura senza petrolio perchè mancano le conoscenze sepolte dal tempo e la possibilità di accesso alla terra, uno dei quattro elementi indispensabili alla vita.
Buona giornata a tutti.

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“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


18/02/2012, 16:59
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PALLINOF ha scritto:
Il problema saranno i danni che questo sviluppo dissennato dell'agricoltura, con la complicità dell'ordine degli agronomi e di tutte le scuole di agricoltura, avrà provocato al nostro territorio.
Un'altro e più serio problema è che non si vede via di uscita, non si riesce più a recuperare un modo di fare agricoltura senza petrolio perchè mancano le conoscenze sepolte dal tempo e la possibilità di accesso alla terra, uno dei quattro elementi indispensabili alla vita.
Buona giornata a tutti


io sto sviluppo dell'agricoltura non la vedo cosi elevato , visto che se la CE fosse rimasta a 12stati , la superfice utilizzata totale e' sempre inferiore negli ultimi 50anni , visto l'esagerato sviluppo urbano, considerando che negli ultimi 20 ceerte citta sono quasi raddoppiate, mentre la popolazione e' rimasta pressoche uguale.
Piu che l'agicoltura senza, petrolio , il problema e' che un domani si produrranto fonti di energia dall'agricoltura , se continua l'andazzo come oggi , quindi il probelma che domani chi puo economicamente vive , gli altri si vedranno sottratti alimenti che dovranno essere destinati x la produzione di energia, per cui in una maniera o verrano messi nelle condizioni di sparire.
io nn credo che ci sara la guerra , perche coltivando bio si produrra meno , e quel poco verra venduto piu caro.

io penso che si produrra' meno , eprche piu della meta dei trreni verranno utilizzati x produrre bioenergia..

A proiposito Pallino F , guarda uesta pubblicita: guardala bene , il futuro cosa sara'? e' ancora costruire strade case dove prima cerano prati poi venne il deserto , mmm ancora una volta il ragazzo della via gluck , ha fatto storia..



Pensabene PallinoF questo e' il futuro che ci venderanno e la maggioranza sara felice e contenta.. ;) ;)

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18/02/2012, 19:29
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