c'era il canto del gallo, che era "diverso" perchè quel giorno non ti dovevi alzare così presto e ti rigiravi nelle coperte per un altro pò di sonno.
sonno che non veniva perchè di sotto la nonna già cucinava, mamma già stava parlando con papà (parlavano che parlavano quei due, principalmente di politica) il nonno già diceva che: "ssì citoli dormenu troppo, si abituano male e c'è da fare anche oggi, dopotutto" ma in buona che era un brav'uomo e zzì manuèle già smadonnava per chissà che (quanto smadonnava zzì manuèle....) subito rimbrottato da zzì angelina scandalizzata (tutta casa e chiesa lei....)
e i profumi e gli odori come li descrivi? se chiudo gli occhi li sento, ma come li descrivo?
poi ci si alzava "tardi" e c'era latte, "pizza" fatta al forno dalla nonna, in cui mettevi dentro quello che c'era a disposizione: fichi, raramente nutella (non sempre lo spaccio la aveva) salame o...fantasia
una tavolata enorme ed allegra fatta di nonni, genitori,zii e cugini, preludio a quella che sarebbe stata quella del pranzo.
poi tutti fuori, si governavano le bestie e poi chi in chiesa (nonna e zzì angelina) chi in piazza (mamma e papà e vari zii e zie) chi subito in osteria a giocare a carte....smadonnando
e noi citoli giù al lago!!
era DOMENICA
ciao michele