CHELLA CA GUARDA ‘NTERRA = la cosa che guarda a terra, eufemistico giro di parole usato furbescamente per indicare la vulva femminile etimologicamente voce derivata da un accusativo basso latino vulva(m) variante di volva(m) = matrice.
O PATE D’’E CCRIATURE = il padre di bambini/e e cioè l’organo maschile della riproduzione, senza del quale si pensava fosse impossibile mettere al mondo dei nati, il péne; il giro di parole fu eufemisticamente usato per evitare di pronunciare parole più disdicevoli; per vero tale circonlocuzione non è solo napoletana, ad un dipresso la si ritrova anche altrove; nel dialetto romanesco il poeta G. G. Belli trattando del medesimo organo riproduttivo intitolò un suo divertente sonetto addirittura Er padre de li santi e in riferimento all’organo femminile La madre de li santi.
Prendiamo in esame la voce ‘e ccriature; scritta con la geminata iniziale cc essa è il plurale di criatura/o (che etimologicamente vengono dal latino creatura(m)) comprendente i due generi maschile e femminile: insomma ‘e ccriature sono onnicomprensivamente i nati maschi e femmine e talvolta anche solo le nate femmine; mentre usando la c scempia: ‘e criature si indica il plurale del maschile criaturo e dunque i soli nati maschi.