bei figlioli....
come hanno preso il cambiamento radicale i più grandi?

mah..i grandi l'hanno un po' subìto...del resto l'impatto e' stato pesante per ragazzini allevati nella bambagia.
Uno dei motivi per cui ci siamo mossi e' stato proprio perche' smettessero di essere troppo "cittadini".
pero' alla fine si son adattati.. (anche se continuano a dire che nel Burundi ci son piu comodita').

Del resto oramai la casa e' comoda e vivibile, loro hanno la patente e quindi muoversi non e' piu un problema..
Il salto brutale e' stato compiuto deliberatamente, anche per far capire loro che si vive benissimo senza le comodita' che diamo per scontate. E che tutto sommato se le cose te le fai da solo e non pretendi la luna..sei piu' indipendente e libero di chi ha i servitori.
i piccoli si son divertiti un mondo con oche, gatti, cani, scoiattoli,ruscelli,stagni,casette sull'albero e tutta la campagna che c'e' attorno.
Son diventati asciutti e scattanti come capretti..

vero...i tuoi sicuramente hanno vissuto realtà che molti coetanei manco se la sognano.....trovo che la campagna è il posto ideale per crescere i bambini.maturano sicuramente prima di quelli che vivono in città

non so se maturano prima, per certi versi li trovo ingenui più a lungo, non sono scafati come certi cittadini.
Ma a certe maturazioni "spinte" ( come la frutta nelle celle frigo) non ci tengo, matureranno coi loro tempi, in un paese tranquillo.
il mio piccolo adora gli animali, ha già visto partorire gatte e scrofe e i cuccioli li spupazza, chissà che non diventi veterinario . Però non sono tutte rose e fiori, a volte vengono a casa e mi dicono "quello lì ha questo e quello" in genere cose costose che adesso non posso e non voglio comprargli..che fatica spiegare che è presto , che ora non possiamo o che è una schifezza anche se è molto divertente...uff!Perchè i figli guardano sempre quelli che sono più benestanti e non quelli che stanno peggio ( che sono pure tanti?)

per maturi,io intendo più responsabili....difficile che tu veda giovani contadini in erba,bighellonare per le piazze del paese.
e quando hanno del tempo libero,non lo sprecano andando in giro a far capperate perchè "s'annoiano",cosa che invece succede agli scafati di cui parli tu

guarda Milli, che se parliamo di COSE spesso e volentieri ne hanno di più i poveri che non i benestanti. noi ringraziando Dio non abbiamo al momento problemi economici, ma mia figlia certe cose che vedo sfoggiare da gente anche povera, non mi sogno neanche di comprargliele. perché così pare tutto dovuto, si perde il gusto, diventa solo una gara a chi sfoggia di più.

quello che mi sta piacendo di mia figlia e che credo sia comune dei bimbi che vivono realmente la campagna, è che mi pare sia entrata in una visione realistica assolutamente non Disneyland della faccenda, abituandosi a cose spiacevoli ma necessarie. tipo ieri ha visto la mia vicina che scuoiava i conigli e non ha fatto un plissé. non fa tragedie quando ammazzo i polli, anzi tutt'altro. è consapevole del fatto che certi animali idealizzati sui libricini dei bimbi, possono diventare anche molto dannosi.
perché la campagna è tutto men che una realtà idilliaca.. francamente ne ho piene le @@ di gente che arriva dal paese o dalla città e poi si lamenta del canto del gallo, dell'abbaiare dei cani, della polvere, del fango, delle cacchine dei polli, si scandalizza se si mangiano gli animali etc. etc. etc.

Zia Rina, il tuo commento mi ha fatto tornare in mente quella volta che una signora, in treno, nel vantarsi con un'amica, snocciolava le bellezze della sua nuova casa di villeggiatura, al mare. Alla fine della lunga dissertazione, se ne uscì dicendo: eh, ma è così vicina la mare, proprio così vicina, che c'è un tal rumore di acqua che alla notte non riesco a dormire!
Io non capisco queste persone. Sono proprio come quelli che descrivi tu, anche qui ce ne sono a iosa, che dalla città si trasferiscono in campagna e poi si lamentano di tutto.
Ho vissuto per anni nel cuore di Firenze, conosco molto bene i pregi e i difetti di entrambe le situazioni. Ho preferito la campagna, diciamo che comeindole mi assomiglia di più. Per me l'ideale sarebbe stata una baita o un rascard rimesso a nuovo in montagna, ma mi "accontento" delle dolci colline umbre.
Milli ha ragione, comunque, i bimbi che crescono in campagna sono meno scaltri quando si devono rapportare con quelli cresciuti "in cattività", in città. Però anche quelli "urbani" si lamentano e vogliono questo e quello, tutti fanno confronti fra i loro videogiochi e quelli dei compagni di classe, tanto alla scuola elementare di Montevarchi quanto in una scuola elementare del centro di Firenze. Poi crescono, come i miei nipoti, e finiscono per somigliarsi tutti. Quelli che sono cresciuti nel centro città e quelli cresciuti in campagna sono tutti adolescenti adesso e non sono diversi fra loro. Perchè le famiglie hanno saputo trasmettere valori e dare l'esempio, perciò da piccoli sembravano più diversi di quanto non siano adesso. Una buona famiglia è tale in ogni ambito. Poi certo, ci sono posti dove le trappole per un giovanissimo sono maggiori e più insidiose, non sono però sicura che la città in questo sia davvero più pericolosa. Ma questo è un discorso piuttosto complicato.
Tornando al mio osto di lavoro, quando sono in casa e mi sveglio al mattino, ecco ciò che spunta dalle finestre del mio studio...

Candy bellissimo panorama ..perchè non ci fai vedere il tuo posto di lavoro un abbraccio Dario

Grazie Dario...
In diretta dal mio studio e dal mio cellulare...ecco la mia micro postazione attuale! Per il resto, due pianoforti e libri, libri libri, libri ovunque....
Presto spero di ultimare lo studio vero e proprio (mancano ancora tutti i mobili!!!) e poi inserirò le foto della postazione finale con i pc e le stampanti di ogni genere e grado che ora sono sparse per la stanza, incastonate fra i libri, e con le librerie che saranno finalmente dedicate ai soli volumi tecnici, etc...

Candy sono troppo curioso chiederti che lavoro fai ...se guardi il mio posto di lavoro io faccio l'assistente alla poltrona del dentista anzi due...un abbraccio Dario