raviolo ha scritto:uh beh re.. la casa non e' un castello (e' molto piu modesta), pero' e' piazzata sulla cima di una collina scoscesa. panorama bellissimo, sempre venticello, caldo d'estate e freddo d'inverno ..la fermata del pullman e' a tre km, la prima stazione e' a 15 km ,non arriva il metano, non arrivano le fogne , non arriva il telefono, non arriva l'adsl, il contatore dell'acqua e' ad un km dalla casa, la casa piu vicina e' sulla collina di fronte e quando manca la luce di solito lo fa almeno per 24 ore. Pero' e' un posto fantastico, con le volpi, le lepri gli scoiattoli , I CINGHIALI che arrivano fino in cortile per fregarti qualcosa da mangiare.
Leggendo la storia di DINAMITE BLA'...direi che ti stà a pennello.....da quel che descrivi.... certo un posto cosi' è incantevole e disagevole allo stesso tempo..... ma mi immagino la quiete,il silenzio....e allo stesso tempo il rumore degli abitanti del bosco.... il buio pesto della notte.....ed i colori magici del tramonto.....ma anche le inc........re per qualcosa che si rompe e nn hai per sistemare......e ...le parolacce che verranno fuori,se ti manca qualcosa all'improvviso.....
Sicuramente nn è facile ....ma t'invidio un po'.....anche se sono abituata agli agi della città.....mi piacerebbe mettermi alla prova.....forse nn resisterei da viverci....ma per evadere e , ......riossigenarmi un po',lo farei mi piacerebbe.......posso dirti che t'invidio!!!!! ciao Silvia
Guarda silvia.. noi ci siamo arrivati trasferendoci da un attico in citta'. Ci siamo arrivati rilevando questa casa abbandonata da 40 anni e completamente fuori uso. Abbiamo rifatto da soli nell'ordine, impianto idraulico, tetto,grondaie, impianto elettrico, intonaci, riscaldamento, alcuni pavimenti, fitodepurazione, i mobili li abbiamo costruiti quasi tutti con il legno trovato abbandonato in casa(assi di noce e rovere stagionati come la casa). Siamo venuti ad abitarci che non c'erano ancora i bagni.. e per quasi un inverno abbiamo cucinato fuori sotto al portico (che la cucina non era agibile). L'impatto e' stato durissimo, il primo inverno ha messo a dura prova la resistenza di tutti, 15 gradi in casa come temperatura massima (non riuscivamo ad ottenere di piu) ci rendevano parecchio tristi e nervosi. Comunque gia il secondo anno le cose son andate molto meglio, i gradi erano 17 ma a noi sembravano i 27 di Torino.. Adesso e' diventato un posto magnifico dove si vive meglio che in vacanza..infatti durante le feste facciamo fatica a cacciare via gli amici che si autoinvitano (scherzo non cacciamo via nessuno ma quasi sempre abbiamo difficolta' a trovar sedie sufficienti per tutti).
Finire in cima ad una rupe e' durissimo all'inizio, sia fisicamente che psicologicamente. Poi impari, e ti accorgi che invece e' facilissimo e bello.. ti accorgi di quanto sia invece difficile litigarsi l'ascensore col vicino, il parcheggio, il carrello della spesa , la riunione di condominio... il vigile che non ti lascia fermare in doppia fila. Portarsi su i cartocci d'acqua fino al decimo piano.. quello si' era una follia.
Tutto comprensibile quello che dici.....immagino i disagi iniziali...ripagati poi con l'entusiasmo di ora.....con il sentirti descrivere questo posto....che si comprende ami..ora sei soddisfatto,ma logicamente i periodi "tristi" ci sono stati......e come il contrario ,dopo che hai raccontato come era quella casa....... Se posso...avevi bimbi all'ora....nel periodo del cambio casa?magari....un pensiero era per loro.....e se si...ora come si sono integrati nella quiete che li' regna??? Ora.....come siete messi......quanto tempo è che sei li????
raviolo ha scritto: ....15 gradi in casa come temperatura massima ...
Non so se può consolarti, ma casa è stata costruita dopo il terremoto del 1980, potremmo definirla abbastanza nuova, bè si sono dimenticati di mettere i caloriferi nella sala da pranzo-cucina, posso assicurati che la situazione è pressochè la stessa Stiamo aspettando che la caldaia a legna ceda per rifare parte dell'impianto, ma sembra eterna Io le città le ho viste solo dalle tangenziali, quindi non posso fare nessun confronto
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: I nostri posti di lavoro
17/07/2012, 23:38
Ciao Raviolo, posso chiederti qual'è stata la molla per attuare un cambio così radicale? un periodo di difficoltà ? una fuga dalla città? e avevi già un'attività sul posto?
Pure il mio cambio di vita è stato abbastanza traumatico, non così tanto però...quasi.
le molle sono state tante: la consapevolezza che si era vicini ai massimi,che tutto era troppo tirato e che l'economia sarebbe saltata. era il 2001 ed avevo una societa' di elettronica, aperta nei primissimi anni 80. La notizia che presto sarebbe arrivato il quarto figlio e l'appartamento al decimo piano sarebbe diventato stretto.. la voglia di cambiare e di iniziare un nuovo gioco.. Una scelta cosi si fa ad occhi chiusi e senza guardarsi indietro. In fondo chi e' che diceva "preferisco avere rimorsi piuttosto che rimpianti?". Insomma il salto l'abbiamo fatto circa 10 anni fa... e non e' ancora finito (per cui chi ha intenzione di seguire l'esempio si prepari, e' avvisato). E' stato divertente, e drammatico allo stesso tempo. Un piccolissimo per casa, tre fratelli da mandare a scuola e una casa da costruire, oltre che un'azienda, e parecchi ettari da bonificare e riprendere dal selvatico. L'abbiamo presa come un'avventura ,con fiducia, ed e' stato divertente, anche se doloroso, faticoso, difficile ed emozionante.
se mi permettete posto due foto: questo e' il terzo figlio che giocava a fare il cowboy mentre mi stava aiutando a scavare il canale per la fitodepurazione: