certo grinto,certo, ma io se pigliavo del coglione dal prof, per non dire di peggio, non andavo a casa a raccontarlo ai miei genitori, perchè senza chiedermi il perchè ricevevo da loro, come minimo lo stesso trattamento, se non peggio, in quanto dicevano<< se ti ha dato...........è perchè te lo meritavi>> oggi invece se dai del coglione ad un ragazzino di 15 anni e lo racconta ai genitori la stragrande maggioranza dei genitori mette il prof sulla graticola senza nemmeno sindacare se il figlio se lo meritava oppure no

facendo così i genitori non fanno sicuramente bene al proprio figlio, e ancor peggio fanno perdere la voglia al prof di educare il ragazzo.
e infatti vediamo il risultato, una volta in treno,in tram, in autobus quando un ragazzo era seduto e saliva un vecchio, una donna incinta,ecc,ecc. il genitore faceva alzare il figlio perchè cedesse il posto, oggi stanno in piedi lora per far sedere i figli adolescenti, ed esempi di questo genere te ne potrei elencare a centinaia.


ciao

quelle che vi dicono che siete d'impiccio è che...non vi vogliono proprio! Meglio una che si lamenta che non siete mai in casa che un'altra che vi caccia...

ci sono le perfezioniste (nel lavoro, nella cura casa, nel rapporto con un uomo e con i figli, nell'ambito di un hobby, ecc...) e sono le + sclerate! e ben gli sta!
Nel lavoro vogliono mostrare quanto sono brave, anche a scapito dei colleghi; con il proprio uomo pretendono che faccia quel che vogliono loro come un cagnolino; i figli devono essere bravissimi a scuola, a calcio/danza ed essere primi in tutto; agli amici si presentano sempre in un certo modo e propongono sempre delle novità, pena sembrare poco intelligenti e poco moderne; la casa deve essere sempre perfetta, ecc...
Se non sclerano loro, e chi mai dovrebbe sclerare...

Nessuno è perfetto: i problemi ci sono, è inutile negarlo, perchè allora stracciarsi le vesti per essere sempre "in" ?
Purtroppo è una cosa che non capisco: non sarebbe meglio pretendere meno da se stesse e dagli altri? Non si vivrebbe + felici?
A quanto pare, il perfezionismo è una malattia: chi è perfezionista vive bene solo se le cose vanno come dice lui/lei e...non si rendo conto che potrebbe vivere in modo + che soddisfacente con standard + bassi. Ma purtroppo è un po' la società che spinge a questo.
Importante è capirlo e voltare le spalle a questi meccanismi malati.

Purtroppo ciò dipende dal disgregamento della famiglia, quando i genitori hanno degli scheletri nell'armadio, poi non si possono permettere di fare paternali ai figli. Purtroppo si sbaglia già dal momento di quando ci si sposa, che si fa con la persona sbagliata o si è immaturi, oppure si è sfortunati ( non voglio giudicare nessuno). Finora a me è andata bene ( incrociando tutte le dita) però bisogna avere un bel po' di spirito di sacrificio, impegnarsi a essere tolleranti e a dare amore .

Per quanto riguarda il perfezionismo è da un bel po' che ho capito che non fa per me. Sicuramente sono meno sclerata, però la disciplina quando ce vò ce vò, nel senso che se uno si rilassa un po' troppo poi si ritrova a essere mediocre in tutto ciò che fa, dal lavoro allo studio agli hobby . Io ho rinunciato solo a sembrare perfetta per le apparenze, per quello "che dicono gli altri" e mi impegno per le cose che mi interessano. Certo che se lavorassi in città, in un ambiente più impegnato socialmente questo ragionamento non varrebbe un tubo, me ne rendo conto.

Grintus, ma non hai la possibilità di toglierti almeno i vestiti più sporchi prima di entrare in casa? a volte basta un accortezza, una piccola attenzione per evitare i malumori . Ti piacerebbe se tua moglie venisse a pestare il tuo campo appena seminato?( oppure entri in casa come sei e appena la vedi la baci, così sta zitta! )

la disciplina ci vuole: un esempio per tutti è il lavoro. Ma essere troppo rigide no, nemmeno in ambito di lavoro: il perfezionismo spesso porta a sentirsi o migliori degli altri o peggiori. Nel primo caso si cerca di apparire perfette, ma non lo si è e si fanno errori. Nel secondo si va presto in crisi, senza valide ragioni, nel terrore di aver sbagliato. Appartenevo (appartengo?) alla seconda categoria (ma parlo solo dello studio e del lavoro): quando mi sono accorta che era un atteggiamento sbagliato e mi sono rilassata, ho iniziato a svolgere meglio i compiti che mi venivano affidati e.....a sbagliare di meno. Anche adesso non ho del tutto superato questo atteggiamento un po' ossessivo, ma me ne accorgo in tempo e riesco a frenarmi per non esaurirmi.

Quanto al discorso della città, ti dò ragione: le apparenze contano molto in tutto ciò che fai e che dici. Per questo mi auguro di non dover mai lasciare l'ambiente sano della provincia.

milli tranqui son single e a volte felice di esserlo

quando ha la casa adiecente la stalla , gia e' difficle evitare che le formiche entrino in casa con i semi d'erba , eti dico che cambiarsi d'abito in cantina non e' il massimo.. oltre tutto il bagno e' dalla aprte opposta delal casa .

quello che a me sembra sempre piu spesso ,( e una rondine ely , nn fa primavera , in un mondo di passarecee) e che dietro il paravento del perfezionismo apparente ,molte volte anche preteso , non ci sia nulla , po come si dic eva di ti porta il posteriore , cioe dove ti fa piu comodo .
quello che manca forse anche a mo di esempiod ai politici, e che manca quel ponte mentale tra il dire e il fare , come mi diceva mio apdre, le cos non basta dirle , bisogna anche farle o prendersi al responsabilita di farle , nel bene e nel male .

e su questo manto non e' che la vs generazione e' molto di esempio , basta vedere quel che succede nel ristretto giro delel conoscenze , parenti sopratutto tutti a montare sul cavallo del vivitore , di " e ma lui e' uno che sa .." ha una famiglia ecc ecc ...

sse uno ha fatto programmi lavorativi fidandosi di coloro che coabitano , ,ma al prima difficolta son stati tutti czz miei ... avro perso al prima nbattaglia ma la guerra e' lunga...


sul fatto dei dei genitori bamboccioni , la lezione me la diedero alle superiori , quando nel giro di 1 anno scolastico eliminarono piu di un terzo dei miei compagni di classe .

si anche all'ora vi erano dei genitori che si lamentavano ,insulti nn insulti .. bastava un interrogazione seduta stante sul programma( in linea da quanto prescritto dal M.P.I) fato 15gg prima x vedere i risultati, dopo tutto la scuola superire non e'scuola dell'obbligo .

x le promozioni facili ci sono gli istituti privati dopo tutto..

lo so, è quello che ho fatto capire e forse ho detto esplicitamente nei precedenti messaggi: spesso chi si dimostra sempre perfetto in base al luogo, alla circostanza, alle persone che frequenta nasconde molte magagne...Sul lavoro fa errori anche se li nasconde con la sicumera; non va davvero d'accordo con il/la marito/moglie (da cui spesso è cornificato); con i figli vive un rapporto conflittuale, anche se in apparenza va tutto bene; invidia gli amici con cui è tanto simpatico/a; si sente incompreso/a ma non ascolta gli altri, e chi +ne ha +ne metta...

E' la perfezione superficiale del nostro tempo che ha preso il posto della genuinità e della benevolenza verso il prossimo.
Non che in passato fossero tutte rose e fiori: la società dei miei nonni era rigida su certi valori e atteggiamenti ed esistevano codificate norme di comportamento in questa e quella circostanza. Ma almeno in famiglia e nelle cosidette istituzioni di prossimità (scuola, parrocchia, sezione di partito, circolo di amici, ecc...) c'erano meno maschere, meno arrivismo, + voglia di costruire, di fare le cose fatte bene nel il rispetto di tutti, rapporti + sinceri. Il tutto ovviamente senza assolutizzare.

La campagna, in ogni caso, se è vissuta e amata da chi ci abita e/o lavora, aiuta a tenere i piedi per terra: chi + di un contadino conosce le insidie del tempo? Se l'annata è buona, ci saranno frutti; se è scarsa è anno di magra. E il senso del risparmio me lo han trasmesso proprio i miei nonni: se prima di questa crisi molti avessero ragionato come la formica, avrebbero qualche soldino in +, ma tanti sono cicale...di città.

la forza del falso perfezionista e' che fa perdere tempo agli altri ,

Scusa Grintus, avevo capito che avevi una moglie che si lamentava..

Tanto per rimettere un po’ in ordine la discussione….vi ricordo una cosa molto…molto importante da cui siamo partiti.
Qui si sta parlando di donne multitasking e non di soubrette….Grinto ma come ti viene di citare in questo post le porno star….ma che c’entrano con questo argomento? Ti prego davvero! Se fossi un’insegnante di italiano direi che siamo andati abbondantemente fuori tema. Ma anche se non lo sono…lo dico lo stesso!
E allora ancora una volta torniamo a …bomba!!!

Ma vi siete resi conto che non viviamo più in una famiglia patriarcale? Quella in cui gli uomini lavoravano fuori casa e le donne dentro casa e dove peraltro, essendo tante si dividevano pure i compiti? C’era infatti chi cucinava….chi faceva il bucato….chi accudiva i figli….etc…etc…etc!

Ora viviamo in una famiglia cosiddetta “nucleare” che in genere è una famiglia composta da madre, padre e figli, che vivono lontano dai genitori. Viviamo in un’epoca in cui anche la donna lavora fuori casa e quindi ha già un impegno che la porta a stare fuori parecchie ore al giorno…..
Poi rientra a casa e c’è la famiglia: figli da seguire, casa da pulire, spesa da fare, cucinare, stirare, lavare etc…etc…etc…

Poi, sempre tornando al tema, c’è quel terzo aspetto….la cura di sé. Perché ovvio che se una donna lavora fuori ha il diritto di stare in ordine….ha il diritto di essere gradevole…ha il diritto di non andare in giro come se si fosse alzata dal letto. E questo Mantovano è…perdere del tempo?

Qua stiamo parlando comunque di una famiglia di oggi…e normale, Ely…anche se tra mille difficoltà. Il perfezionismo a cui tu fai riferimento tocca sia gli uomini che le donne e quindi…Anche se per me, perfezionismo è cercare di fare le cose per bene…così da farle una volta sola…capito cosa voglio dire? Senza per questo essere ossessionate da nulla….così da non stressarsi gratuitamente. Infatti sono d’accordo con Milli ( che non è quella che cita Grinto!) quando dice che “però la disciplina quando ce vò ce vò, nel senso che se uno si rilassa un po' troppo poi si ritrova a essere mediocre in tutto ciò che fa, dal lavoro allo studio agli hobby” .

Per quanto mi riguarda dico che la donna di oggi lavora molto….ma molto di più! Io lavoro molto….ma molto di più! E mettici che sono anche ….autarchica… Ma questo lo faccio perchè "piace a me". Lo faccio per me e la mia famiglia...anche se nessuno mi obbliga a farlo!
Ciao a tutti!

a me la perfezione non piace
tranne nel proprio lavoro professionale,

anche perchè sono impreciso di natura e se vuoi fare tante cose avere tanti interessi e svariati devi accontentarti di essere un po pressapochista .
La definizione definitiva la rimando e non la raqggiungo mai non ho tempo e non mi interessa..
nel mio orto c'è sempre dell'erba in mezzo alle verdure, il mio vicino mi sgrida ma lui passa tutto il giorno a zappetare e togliere l'erba,
Per è più importante fare anche altre cose per esempio:
stamattina era freddo e piovigginoso sto in casa in rete e faccio qualcosa da mangiare al pomeriggio vado in palestra a fare ginnastica con i vecchietti , moltio pomeriggi vado al centro anziani a giocare a burraco (mi piace molto) poi ho vari impegni sociali mi hanno anche dato un incarico di gestione di un sito dei miei antiche colleghi dopo che i "giovani" hanno fallito anche in questo campo non sono un esperto ma qualcosa capisco e mi appoggerò ad amici specialisti ...
e cosi via di solito sono l'ultimo dei professionisti ma tra i primi nei dilettanti

è anche giusto che nelle odierne famiglie il marito faccia lavori casalinghi specialmente se fa lavori impiegatizi e non brutali , come dice grinto,
quando avevo i figli in casa e lavoravo e abitavo in appartamento in città ci dividevamo i lavori io di solito faceva da mangiare lavavo i piatti stiravo (solo le magliette) ecc perchè se fuoir casa si lavora alla stessa maniera anche in casa ..

ciao Nini