Faustocoppi, è chiaro che la vediamo proprio in modo diverso...poco male.
Del perchè questi terreni sono in abbandono lo so bene visto che ci vivo e ce l'ho io in affitto: il precedente proprietario non aveva un cingolato e quindi non li lavorava, e quello prima ancora li lavorava con i buoi pur avendone due (di cingolati).
Avranno avuto le loro "pazze" ragioni
Inoltre non voglio accedere ad alcun contributo, e se faccio una cosa è per mia convinzione.
Mi parli della convenienza?
Con 3000euro so perfettamente che ferraccio andrei a comprare, e col piffero che un cingolo da montagna con una sufficente dose di cavalli vapore lo trovo a quel prezzo...fidati, lo so moooolto bene.
Preferisco (da pazzo) ammazzarmi di fatica, che ammazzarmi di debiti: uno si deve arrangiare come meglio può.

Allora Tosco, mi può consigliare dei libri per sapere nel dettaglio come si può coltivare/allevare?

Il discorso sarebbe interminabilmente lungo.
Prima di leggere libri a tal riguardo, io ti consiglio di decidere DOVE vuoi sviluppare questo tuo progetto: in che stato, in che regione e provincia.
Poi ti consiglio di fare dei sopralluoghi ed iniziare a parlare con la gente di quel posto: io mi baso molto sul "tramandato verbalmente" che sul "letto sul libro".
Credo, secondo il mio punto di vista, che tu debba capire quelle che sono le tradizioni di quel luogo: la storia agraria, i lavori fatti nel tempo, l'evoluzione dell'ambiente stesso, le cultivar autoctone e le razze animali locali.
Successivamente (o parallelamente) puoi leggerti tutti i Fukuoka che vuoi, le varie Permacolture, la Biodinamica, l'Agricoltura Sinergica, vari libri sulla decrescita felice e compagnia bella.
Ma dal mio punto di vista le informazioni utili le troveraì direttamente dai vecchi del posto, e dai loro racconti.
Naturalmente internet, e perchè no anche questo bel forum, sapranno aiutarti non poco a fare chiarezza...o forse a confonderti ancor di più le idee

E come dovrei condurre queste indagini?
Non penso poi che siano in molti a capirne di questi tempi di certe cose, soprattutto se mi richiamo alle specificità locali tradizionali.

Sul luogo avete qualche suggerimento?

TOSCO ti stimo..sei davvero da ammirare...se anche io farei il contadino mi sarebbe piaciuto davvero farlo al tuo stesso modo.. peccato che non tutti capiscono che sarebbe ora di tornare un po indietro...e rimboccarsi le maniche anzichè aspettare i fondi e comprare trattori che valgono quanto una casa.

....scusa, ma quanti siete?
Se siete in molti, potreste acquistare un paese fanasma (ce ne sono molti in Italia, alcuni sorgono in zone ideali per l'agricoltura e l'allevamento, ad esempio Avi):
http://paesifantasma.wordpress.com/" target="_blank
In Umbria dopo il catastrofico terremoto di qualche anno fa, alcuni paesini dell'Appennino, che versavano in pessime condizioni ed erano abbandonati da anni, sono stati acquisiti in toto -purtroppo per la gran parte da stranieri...- e rimessi a nuovo, certo quella gente però non vive di agricoltura, ma la collocazione geografica dell'Appennino, del resto, è penalizzante.
Mai pensato di fare tutto ciò in montagna, fra alpeggi e rascard valdostani?
Sono tutte soluzioni che richiedono un ingente investimento iniziale.
I paesi dell'Est Europa potrebbero rappresentare una soluzione economica più vantaggiosa, ma reputo molto meno facile reperire informazioni basilari come quelle che ti ha saggiamente suggerito Tosco e tutta la parte sulla normativa (edilizia, economica e fiscale, etc...) per ovvi problemi di lingua e una certa diffidenza più che comprensibile da parte dei locali...e poi c'è il problema della sicurezza.
Ma terreni di proprietà ne avete? Dalle vostre parti, provate altrimenti a reperire un terreno incolto da prendere in affitto a poco o nullo prezzo, giusto per il tempo che serve a far pratica.
Perchè non cominciare da un piccolo appezzamento intanto, a farsi le ossa per un po'...in modo da non fare completamente un salto nel buio e capire tante cose anche pratiche che al momento non sai...non per tua colpa ma perchè, come disse qualcuno, non si nasce imparati.
Scusa sai, ma bisogna essere sempre un po'...pragmatici.

Certo che lo sappiamo, per chi ci hai preso...
L'asino era più manegevole ed economico, invece i terzisti o quelli con molto terreno usavano i buoi, che dovevano essere ammaestrati e gestiti a dovere, provate a far arrabbiare una coppia di buoi vivaci....
Gli asini trasportavano in groppa, invece i buoi tiravano carri e slitte.
Si doveva scegliere ( o si deve scegliere) il giusto animale in base alle proprie necessità, un pò come i trattori.


Ma quando iniziano a far male le articolazioni e schiena cè poco da preferire

Il vantaggio di buoi e asini è che se si ha fame si possono mettere in pentola, il trattore è un pò croccante. ...

Non dimenticate neanche che la caccia era molto importante, gli animali erano cibo (tranne roditori e rettili).

Una curiosità: ma se uno non paga le eventuali tasse, che ti fanno? Ti sequestrano la casa? Le stalle e gli edifici dell'attività agricola?

certo che sei forte, eh!
Scusa ma quanti anni hai? Non barare....