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Emilia Romagna un anno dopo... 
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Iscritto il: 17/01/2012, 22:58
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la situazione è ancora critica per molte persone e molte aziende ...
ieri sono stata aggiornata da un'amica che con un associazione si reca ogni tanto
in Emilia a portare aiuti,mi ha fatto vedere le fotografie delle zone(cose che in internet e nei tele-giornali non sono state fatte vedere) e le ricevute e le lettere dei sindaci, scuole etc per certificare che hanno ricevuto gli aiuti e non sono
finiti chissà dove...
A tutt'oggi i soldi degli sms non sono arrivati !!! sono schifata ... io soldi a questa "gente" non ne darò più.
meglio affidarsi a una microrete ...
forza Emilia Romagnaaaaaaa :D

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20/05/2013, 8:28
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ci sono anche notizie positive.
In novembre è stata inaugurata la scuola di Cavezzo, costruita con l'aiuto dei miei conterranei:
http://www.campanedipinzolo.it/articolo ... 1130060900
Per fortuna in Emilia non è stato adottato il modello centralistico che ha fallito a L'Aquila:
http://www.vita.it/politica/enti-locali ... mente.html

Un saluto a tutti gli amici emiliani delle zone colpite dal terremoto, e soprattutto agli agricoltori!

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20/05/2013, 8:45
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Iscritto il: 07/05/2013, 19:05
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Località: FIRENZE
Formazione: Diploma di Perito agr. - Laurea in Scienze Forestali
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penso che l'operosità tipica di quelle zone, possa permettere agli emiliani di rimuovere in pochi anni i segni del terremoto.

lì c'è l'Italia vera!, l'Italia che lavora, che produce, un misto di piccole imprese, associazionismo, agricoltura, che ha permesso di creare un benessere diffuso che si raggiunge in ben altri pochi posti sia in Italia che in Europa.

Forza e coraggio, da un vostro "cugino di oltre - appennino" :D

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In attesa della Piccola Era Glaciale


20/05/2013, 10:14
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Iscritto il: 25/07/2011, 12:02
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Località: Reggio Emilia
Formazione: xxxl
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In situazioni di criticità è tutto vero ed allo stesso tempo è tutto falso E' vero ci sono ancora i centri di alcuni paesi chiusi per i pericoli ma è pur vero che il divieto si è ridotto IN TUTTI I CENTRI STORICI di parecchie centinaia di metri e in tanti altri si è ripristinato la fruibilità praticamente totale, è vero ci sono persone ancora in prefabbricati ma da novembre nessuno è più in tenda, una parte è riuscita a rientrare in casa propria e se è vera l'informazione ricevuta solo 70 vivono in albergo,
nessun bambino o ragazzo ha perso un giorno di scuola,per provvisorie che siano, le strutture sanitarie sono state ripristinate e dove non è stato possibile sono stati realizzati servizi sostitutivi, ovvio qualche disagio certamente ci sarà e non tutto sarà efficiente come prima ma nessuno si sente abbandonato e solo. Vorrei pure sottolineare che ricorre il primo anniversario e non il decimo e i tempi puramente tecnici sono un dato insormontabile quelli burocratici invece si poteva e si può ancora comprimerli Mi sento di dire che tutto ciò che è e viene fatto non è solo frutto delle forze e dei denari propri di questa terra ma di una forza incredibile che questo paese ha e si chiama solidarietà e che purtroppo non riesce ad esprimersi a livelli così alti nel governo centrale (Marco mi perdoni) e non vuol essere politica ma costatazione Un'altro punto è il confronto con altre realtà flagellate mi sento di dire che diventa imparagonabile confrontare centri abitati capoluogo con le complessità intrinseche a tanti piccoli comuni su un territorio vasto sia come strategie che come tempi o risultati ottenuti

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Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie


20/05/2013, 14:46
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Iscritto il: 02/12/2010, 23:57
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Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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marcogiuseppi ha scritto:
penso che l'operosità tipica di quelle zone, possa permettere agli emiliani di rimuovere in pochi anni i segni del terremoto.

lì c'è l'Italia vera!, l'Italia che lavora, che produce, un misto di piccole imprese, associazionismo, agricoltura, che ha permesso di creare un benessere diffuso che si raggiunge in ben altri pochi posti sia in Italia che in Europa.

Forza e coraggio, da un vostro "cugino di oltre - appennino" :D

Quoto
So che diverse aziende, in Emilia Romagna, ce l'hanno fatta, senza perdersi d'animo, con molto sacrificio e buona volontà fatta, grazie alla loro iniziativa e al loro coraggio. Un esempio per tutti.
Saluti
Pedru

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Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile


20/05/2013, 22:21
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Iscritto il: 05/02/2013, 5:02
Messaggi: 626
Località: il famosissimo veneto orietale,pianura al confine fra Veneto e Friuli
Formazione: maturità classica
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Onore,grandissimo onore a questa gente.Un anno fa accompagnai il mio compagno a consegnare qualche box(odio,odio chi li chiama spregiativamente container!!Guardate cosa ci fanno in Francia,con i "container"!),e mi impressionarono le zone industriali con capannoni enormi crollati come castelli di carte,e le case private irrimediabilmente sfregiate dalle crepe..Ma anche lo sguardo,le parole,il tono di voce delle persone,che non potevano arrendersi neanche un minuto sedersi sulle macerie con la testa fra le mani!.Impressionante.Onore,grande,grandissimo onore.
Comunque anche qui da me i capannoni son fatti nella stessa maniera,dove avevo il mio li vedevo spuntare e crescere come asparagi in pochi giorni.Proprio accanto a noi almeno 3 anni fa il nostro vicino si allargò con un nuovo padiglione,e vedendo come lo stavano tirando su mi ricordo che pensai che in caso di terremoto i pilastri e il tetto,cadendo,mi avrebbero sfondato il muro che dava dalla loro parte.A fronte di quello che è successo mi vengono i brividi.Anche il capannone dove ha la ditta il mio compagno sentì le scosse l'anno scorso,ed era al telefono con me quando si aprì una crepa su una parete dell'ufficio,le travi a sostegno del tetto scorrevano,anche se di poco,sui pilastri.Mi si fermò il cuore.E siamo ben lontani!Ma non così tanto,probabilmente.


21/05/2013, 9:34
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Iscritto il: 05/12/2012, 21:26
Messaggi: 2848
Località: Bologna
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tutto si puo aggiustare ma resta comunque il dolore per la perdita dei propri cari,ma la cosa che secondo me è la piu dura da cancellare è la paura,la paura è quella cosa che non ti fa vivere serenamente è quella cosa che nel dormiveglia e tua moglie si gira nel letto ti fa svegliare di soprassalto balzare nel letto con tutti i sensi in allarme,la testa comincia a ragionare,che faccio ? poi ti accorgi che è un falso allarme e col cuore a mille cerchi di dormire ma il tarlo è li latente e spietato la paura.

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Stefano Menetti

dopo 43 anni di contributi.....finalmente in pensione :)


23/05/2013, 6:08
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