Le cose dovrebbero andare a braccetto.
Però non mi farò mai Astrazeneca, ecco.

Milli aspettiamo di avere chiarimenti sui casi che sono avvenuti e se dipendono o meno da un singolo lotto. A quel punto sapremo cosa è giusto ricevere.

Monta, lo stanno bloccando in tutta Europa.
Prudenza vuole che prima di vaccinare si debba chiarire.
https://notizie.tiscali.it/eunews/artic ... eca-00001/" target="_blank

tutto a posto tranquilli.
https://europa.today.it/attualita/vacci ... unito.html

Infatti si blocca, si valuta e, se è il caso, si riparte.

L'epidemiologia non funziona così. Molte volte 3 situazioni sono associate statisticamente e sembra che una sia causa dell'altra ma in realtà non c'è un nesso causale.
Esempio del rischio di infarto miocardico correlato statisticamente con l'assunzione di caffè. Fu indagato a fondo inserendo la percentuale dei fumatori e dei non fumatori allo studio. Si vide che il rischio era molto maggiore nei fumatori che non bevevano caffè rispetto ai non fumatori che bevevano caffè.
L'ho descritto male ma è per dire che, molte volte, non ci si deve mai soffermare sulla associazione più elementare ma si devono valutare tutti i fattori determinanti di malattia. Sintesi: aspettare e verificare.

Mi spiego meglio, ho fatto una ricerca:

1) gli eventi di tromboemebolia sono stati circa 30 su quasi 5 milioni di persone vaccinate (0,0006 %) [1];
2) non sappiamo se questi eventi siano collegati causalmente, ma solo che sono accaduti poco dopo la vaccinazione (ragione per cui l'Agenzia Europea del Farmaco ha cominciato a indagare SE le due cose sono collegate);
3) normalmente, 1 adulto su 1000 all'anno [2] è colpito da tromboembolia, il che significa che su 5 mln di persone mi aspetto di vederne circa 420 al mese. Considerando che il vaccino AstraZeneca è stato approvato poco più di un mese fa, il fatto di aver osservato solo 30 casi di tromboembolia sembra indicare che il vaccino DIMINUISCE le possibilità di questo evento;
4) giusto per confronto, la possibilità di essere colpiti da un fulmine nella propria vita è di 1 su 3000 (0,03%) [3].

Quindi, in teoria, non c'è da preoccuparsi: perché è letteralmente più probabile che ci colpisca un fulmine.

[1] https://www.ema.europa.eu/en/news/covid ... s-benefits
[2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2020806/
[3] https://www.nationalgeographic.com/scie ... -lightning

un minimo di rischio esiste come per gli altri vaccini e per diversi medicinali.
ovvio che la notizia lascia perplesso ed aumenta la diffidenza verso i vaccini.
comunque il calcolo è sempre sul rapporto costi benefici.
se la percentuale di effetti negativi è minima si prosegue con la vaccinazione,non vedo altra via d'uscita a medio termine.
se la maggioranza delle popolazioni non vorrà vaccinarsi diventerà obbligatoria con tanti saluti alla libera scelta.

È proprio la stampa che sta gestendo una comunicazione del rischio totalmente in maniera sbagliata e senza le dovute cautele, come al solito. Fondamentale è il coinvolgimento delle persone nel contesto vaccinazioni, i titoli allarmistici e le notizie non ragionate serviranno solamente a fare desistere la popolazione dal vaccinarsi, anche e se tutto sarà verificato positivamente.

la diffidenza verso i vaccini è data dal breve tempo dall'inizio della ricerca al momento della somministrazione.
si deve tener conto che le aziende non sono partite da zero,esistevano già le basi delle precedenti epidemie di sars.
certamente non si conoscono gli effetti a lungo termine e se i vaccinati possono essere ugualmente portatori di infezione visto la brevità della sperimentazione.

si tratta di fare una scelta,proseguire come ora con migliaia di decessi ,ospedali al collasso con interventi ed esami diagnostici rimandati alle calende greche ,persone che non ricevono più cure adeguate per altre malattie,economie in ginocchio ,oppure accettare di vaccinarsi ed assumersi la responsabilità che potrebbero esserci degli effetti collaterali.
niente al mondo è esente da rischi.
anche bere un bicchiere d'acqua comporta dei rischi.