Hai ragione,,stiamo facendo pubblicità indebita.
Vorrei ordinare 1.500 T- shirt per suinetti

Beh, sarebbe un bel colpo d'occhio milly e 1500 suinetti vestiti uguali , roba che neanche crudelia de mon e la carica dei 101

Da cronaca locale: due ragazze partono per un giro dei rifugi sull'appennino, si avviano per un sentiero segnalato, ma una parte ha franato e devono deviare nel folto, si perdono, non hanno una cartina di quei boschi, né una bussola o un altimetro, però hanno gli smartphone e cercano di scaricare una mappa con la loro geolocalizzazione, ma in quei boschi copertura e segnale sono deboli, alla fine riescono a trovare un cartello con la posizione e a contattare il 118 che manda una squadra a recuperarle.
Mio padre, poco scolarizzato, non riusciva a leggere le carte geografiche e stradali, ma aveva una memoria incredibile per le strade e i luoghi, se c'era già stato sapeva come tornarci.
Ed è storia il fatto che, quando non erano diffusi gli strumenti di registrazione delle informazioni (la carta era rara e costosa, leggere e scrivere una capacità ugualmente rara) la gente esercitava molto di più la memoria.
Gli smartphone sono certamente molto utili, c'è un'app per tutto, ma stiamo diventando un po' troppo dipendenti (occhei, io no, non mi sono ancora rassegnato a procuramene uno), fanno perdere quelle capacità minime (come orientarsi in un luogo sconosciuto) che, per tornare al caso in questione, un escursionista dovrebbe esercitare.

Una volta si diceva, chi fa da sé fa per 3.
Oggi stiamo affidando la nostra memoria alla tecnologia, vedi i ragazzi a scuola non conosco più la tavola di Pitagora.
Se chiedi quanto fa, 5X6, lo chiedono al cellulare.
Penso che questo non aiuta a sviluppare e far lavorare la nostra memoria.
I giocattoli ce li inventavamo noi, li costruivamo con le nostre mani, facendo lavorare la nostra mente.
Oggi trovi tutto pronto.
Però possiamo dire che alcuni ragazzi sanno sfruttare bene la tecnologia, vedi la costruzione dei robot.

Per lavoro viaggiavo 90000 km anno andando nello stesso posto 2 volte, città,campagne, montagne, senza navigatore con le mappe arrivavo ovunque senza difficoltà Conoscevo i nomi dei luoghi più disparati li localizzavo mentalmente geograficamente con l'arrivo del navigatore ho rimosso tutto quel che conoscevo

Io mi sono fatta l'opinione (del tutto opinabile) che ancestralmente l'uomo ha una capacità maggiore di orientamento, mentre le donne sono generalmente scarse.
E questo perché migliaia di anni fa gli uomini andavano a caccia mentre le donne stavano nelle caverne a curare la famiglia.
Comunque sia, vedo che i miei uomini si orientano bene più o meno dappertutto, mio figlio a due anni si ricordava la localizzazione di tutte i cantieri con le ruspe, che gli piacevano tanto.
Io ci ho messo 10 anni ad orientarmi in una città nuova e le mie amiche non sono meglio.

In conclusione, penso che per tutti, ma soprattutto per le donne, sia doveroso avere una mappa e informarsi bene prima, quando si va in posti nuovi.
Adesso poi c'è Google maps e lo street views che ti permettono di vedere i posti in anteprima. Un grande aiuto.

Era uscito uno studio alcuni anni fa, che appunto diceva che le mappe elettroniche ci avrebbero reso fessi...
comunque sia, io a volte le guardo, ma come si guardava una cartina anni addietro, guardo dove si trova la destinazione
e poi lo spengo, una volta che ho capito la strada da fare... ma per me magari è diverso, ho girato il milione di chilometri
già da parecchio, vado per i due milioni...

Certo non possiamo fare a meno della nuova tecnologia, ormai fa parte della nostra vita, ci aiuta in molte cose su tutti i campi, dalla medicina alle comunicazioni ai lavori nei campi, quindi dobbiamo accettarla così.

Della tecnologia moderna mi piace quasi tutto. Non tornerei indietro mai.
Però il navigatore lo potrei evitare,......fastidioso, insistente, monotono mi manda spesso fuori strada, mi propone inversioni di marcia da non fare, mi ha portato quasi dentro stalle o recinti di animali......quindi......POLLICE IN GIÙ