questo, per la stampa italiana, dopo il covid, deve essere l'anno dei galli (forza Asterix!):
Vinzieux, 452 abitanti, un uomo esasperato dai troppi chicchirichì uccide il gallo del vicino. Tentenna, poi confessa. La diatriba finisce in tribunale e rievoca alla memoria la storia del gallo Maurice, un processo molto seguito in Francia che ha visto l'assoluzione della proprietaria dell'animale costretta a difendersi dai vicini infastiditi dai continui chicchirichì. La vicenda investì persino l'Assemblea nazionale, tanto da votare in Aula un disegno di legge per introdurre nel diritto francese il concetto di "patrimonio sensoriale" della campagna. La proposta è al vaglio del Senato. A differenza di Maurice, le Coq Marcel non c'è più dallo scorso maggio. E la sua morte ha indignato una parte del paese, la stessa che ha seguito con attenzione la causa Maurice. Così l'alterco di paese ha assunto carattere nazionale e l'idea di una petizione "Giustizia per il gallo Marcel", promossa da un abitante del villaggio di Vinzieux, nel Sud della Francia, ha raccolto nientemeno che 74 mila firme. "Siamo rimasti profondamente scioccati da questa tragedia", ha riferito Sébastien Verney, un residente della piccola cittadina dell'Ardèche. "Lo stile di vita in campagna è sempre più influenzato da comportamenti impuniti", conclude Verney. Si tratta di un "atto barbaro", fa eco il proprietario di Marcel che ha creato una pagina Facebook per raccogliere testimonianze e messaggi di sostegno. Il processo per le coq Marcel inizierà a dicembre nel tribunale di Privas.
Assurdità su assurdità: da noi se uno fucilasse un gatto perché miagola sarebbe linciato (cosa che ha rischiato uno straniero che cercava di cucinarsene uno, alla "vicentina"
) e multato, ribadisco quanto affermato da un conoscente veterinario: i gatti miagolano, i cani baiano, i galli cantano, i somari ragliano e i cristiani rompono i c******i!
La gente è sempre più intollerante verso le persone, figurarsi gli animali.