I nostri antenati cacciatori-raccoglitori vivevano ed erano parte integrante della natura. Consumavano la carne delle prede abbattute e pure radici, bacche e vegetali vari.
Con l’evoluzione e il progresso non viviamo più a stretto contatto con la natura ma il nostro apparato digerente parla ancora di noi come esseri carnivori anche se forse di fatto siamo onnivori.
Però abbiamo bisogno di sentire la natura più vicina a noi e “l’amore” per gli animale ci aiuta in questo, anche se non sempre ne siamo pienamente consapevoli.
Per questo, credo, non c’è incoerenza e contraddizione nel mangiare carne e “voler bene” agli animali.
Personalmente non sento la necessità di odiare la chianina per potermi gustare una bella fiorentina.
Personalmente se capita in frutta e in verdura talvolta mangio lombriconi e lumachine. Ma solo così come sono (crudi). Mai e poi mai sotto altra forma. Sono crudista.
Ho diversi animali: Da carne: galline, oche e capre. Da affezione: gatti.
Faccio in modo che vivano benissimo e siano felici. Ma questo riconosco è nel mio interesse. I primi perché li mangio. I secondi perché catturano i topi.
Ma dire che provo affetto mi sembra contraddittorio.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: due chiacchiere al bar
20/12/2017, 11:39
La vita a volte è una contraddizione. So che i miei gatti a un certo punto moriranno o andranno altrove , so che ci soffrirò ma va bene così. Sarebbe peggio non affezionarmi a loro quando li ho attorno. Con i suini è diverso. I piccoli stanno qui poco e poi vanno in altri allevamenti (ingrassi), con le scrofe ho un altro rapporto, che è anche affetto, ma un po'distaccato. Non ho galline, ma se dovessi affezionarmi tanto a un gallina da brodo, poi sarebbe davvero difficile fare il brodo!