due chiacchiere al bar

Infatti, Stefano ha colto nel segno. Penso che la comunità gay sia diventata una lobby. E come tutte le lobby, molto potente. Non ho mai capito come il "modello" natura non possa essere considerato paradigma di normalità. Mentre dovrei ritenere "normale" che l'istituzione della famiglia sia svuotata di quel minimo di sacralità che gli spetta di natura. Oggi la coerenza è diventata sinonimo di omofobia, mah

No Jean, se le coppie di fatto ricevono un riconoscimento giuridico assumono di diritto lo status di famiglia, e quindi con eguali diritti in fatto di prole.

.. dite che hanno ragione i musulmani ?

tropbon ha scritto:

Dallas ha scritto:per esempio, la Commissione Europea ha intimato agli Stati membri di prendere una posizione netta e, specificatamente a favore, delle unioni civili di coppie omosessuali. Secondo voi è giusto che due uomini omosessuali possano crescere un "loro" figlio?

io trovo che non sia giusto per quella creatura si creerebbe in essa una confusione tale di ruoli da compromettere la sua crescita,con questo non voglio dire che non ne sarebbero capaci di allevare un figlio

almeno in questo caso rispettiamo la natura

A me vien da pensare a un bambino diciamo alle elementari che possibile bombardamento dai compagni possa ricevere, considerato come sanno essere "crudeli" i bambini. Che poi una coppia possa nel privato essere libera di seguire i propri orientamenti ci mancherebbe, ma sul avere prole ho le mie riserve..

Dallas ha scritto:Infatti, Stefano ha colto nel segno. Penso che la comunità gay sia diventata una lobby. E come tutte le lobby, molto potente. Non ho mai capito come il "modello" natura non possa essere considerato paradigma di normalità. Mentre dovrei ritenere "normale" che l'istituzione della famiglia sia svuotata di quel minimo di sacralità che gli spetta di natura. Oggi la coerenza è diventata sinonimo di omofobia, mah

Piu' che altro a me sembra che si sia passati dal poter esprimere la propria sessualita' ad un "estremismo" che passa sopra al punto di vista dl bambino per voler ostentare (ma non so se e' la partola giusta) di aver ottenuto uno status.

giliberti ha scritto:Stasera tagliatelle ai porcini della maremma con ottimo brunello.......

La "quiete" dopo la tempesta!
Grappino per me (ho mangiato ...pesante).

Quoto giustamente trophon e robert63,la natura va rispettata,specialmente per le adozioni.

lumacosio ha scritto:

Dallas ha scritto:Infatti, Stefano ha colto nel segno. Penso che la comunità gay sia diventata una lobby. E come tutte le lobby, molto potente. Non ho mai capito come il "modello" natura non possa essere considerato paradigma di normalità. Mentre dovrei ritenere "normale" che l'istituzione della famiglia sia svuotata di quel minimo di sacralità che gli spetta di natura. Oggi la coerenza è diventata sinonimo di omofobia, mah

Piu' che altro a me sembra che si sia passati dal poter esprimere la propria sessualita' ad un "estremismo" che passa sopra al punto di vista dl bambino per voler ostentare (ma non so se e' la partola giusta) di aver ottenuto uno status.

esattamente, ma lo status che si vuole ottenere non è quello giuridicamente paritario, ma quello socialmente libertario, cioè si vuole sdoganare il concetto di nirmalità dell'omosessualità. Ora, io affermo che l'omosessualità non è la normalità, perché se l'omosessualità fosse la normalità allora l'umanità sarebbe già estinta da un pezzo. Ma, affermando ciò, sono io che passo per estremista, in quanto ciò implica anche affermare che le persone omosessuali non sono persone normali. Inoltre, poiché l'omosessualità é presente in natura, significherebbe che è normale. Quindi,affermare la naturalità di un comportamento sessuale dovrebbe essere ragion
sufficiente ad affermarne anche la normalità. Di qui l'egualità di riconosciment
giuridico, con tutto ciò che di anormale ne conseguirebbe, e cioè che un bambino cresca senza una madre. Ma se dici questo, allora sei omofobo, intollerante, razzista, eccc.

forse bisognerebbe distinguere tra normalità biologica e psicologica-sociale.

Cioe' a me nella misura in cui le effusioni restano nel privato sono per la libertà di espressione.
Un omosessuale è normalissimo, esprime le sue convinzioni e tendenze come io le mie.

Dovrebbero invece gli ostinati saper anteporre (come un genitore responsabile dovrebbe saper fare) l'interesse del bambino al proprio, e nel caso specifico, ammettere di generare una serie di probabili problematiche per il piccolo e rinunciare ad averlo.
Ci sono mille altri modi per realizzarsi.

Sotto un certo aspetto è come coloro i quali, tumorati da generazioni, si sono ostinati a mettere al mondo un figlio che a nemmeno 5 anni e' gia' in oncologia: non sarebbe stato meglio che so, fare volontariato?

lumacosio ha scritto:forse bisognerebbe distinguere tra normalità biologica e psicologica-sociale.

Cioe' a me nella misura in cui le effusioni restano nel privato sono per la libertà di espressione.
Un omosessuale è normalissimo, esprime le sue convinzioni e tendenze come io le mie.Dovrebbero invece gli ostinati saper anteporre (come un genitore responsabile dovrebbe saper fare) l'interesse del bambino al proprio, e nel caso specifico, ammettere di generare una serie di probabili problematiche per il piccolo e rinunciare ad averlo.
Sotto un certo aspetto è come coloro i quali, tumorati da generazioni, si sono ostinati a mettere al mondo un figlio che a nemmeno 5 anni e' gia' in oncologia: non sarebbe stato meglio che so, fare volontariato?

bene, allora anche secondo te un omosessuale non è biologicamente normale, mentre lo sarebbe psicologicamente. E qual è la differenza?