ho aperto questa discussione per sentire i pareri delle altre zone d'Italia sulla situazione agricola.
Nella mia zona io abito in media collina praticamente l'agricoltura sta sparendo,è una zona con quasi tutti i terreni argillosi e di tufo quindi a monocultura,fino che potevamo seminare le barbabietole era un ottimo ripiego x non fare tutto grano duro,poi dopo le barbabietole si è passati agli erbai x fare fieno x le stalle del nord.Queste anno chiuso la maggior parte,e siamo ritornati a fare solo grano duro,qualche ettaro di girasole si vede però le rendite sono molto basse un anno buono al media è dei 25 ql ettaro. Da qualche anno che gli agricoltori stanno dando i loro terreni in affitto praticamente si sono formati grossi agricoltori che prendono la terra in affitto chi ne a 200 ettari fino ad arrivare al più grosso che ne a 1400,poi ci sono dei molino che producono cubetti di fieno x il medio oriente,e anche questi prendono terreni in affitto ma si parla di migliaia di ettari,ci sono rimasti degli irriducibili magari che anno pochi ettari ma che fanno un altro lavoro l'agricoltura è un hobby.Centinaia di ettari quelli che producevano di meno sono stati abbandonati,il bestiame praticamente ci sono rimaste poche stalle che lavorano per dei macelli della zona alcune stalle lavorano solo x i privati. Proprio ieri parlavo con un agricoltore che a 130 ettari del suo mi a detto che a dato tutto in affitto perchè doveva rinnovare 3 trattori uno gommato e 2 cingoli con un investimento di 200 mila euro
e mi a detto (o 50 anni non mela sento di andare a rischiare con i prezzi del grano attuali se poi il prezzo diminuisce ancora chi lo paga il mutuo,e poi il sindacato mi a richiamato parecchie volte perchè quando o dei periodi di grosso lavoro i miei due figli mi vengono ad aiutare,con l'affitto mi danno 25.000 mila euro l'anno in più mi anno assunto, è l'unica soluzione altrimenti chiudevo tutto e mi trovavo un altro lavoro)
Questo è quello che sta succedendo,il grano quest'anno a fatto una media del 35 ql ettaro di qualità buona all'inizio e discreta al fine.Di chi è la colpa di tutto questo per me in primis i sindacati che non anno saputo aiutare l'agricoltura semplice invece anno sempre seguito la grande agricoltura dei marchi e poi tutti i vari governi che si son succeduti non anno fatto niente per difendere la produzione nazionale anzi l'anno svenduta

Che dire, è un quadro desolante ma vero. Con i piccoli margini si salva solo chi fa grandi numeri, perché prende una congrua PAC, gli rimangono dei soldi anche per fare investimenti, ha la forza di trattare i prezzi, può assumere manodopera, ecc...
I piccoli sono gusci di noce in balia delle tempeste.
Oppure si salva chi ha trovato un mercato di nicchia che funziona.
Il governo non ha fatto molto per difenderci dall'invasione di prodotti esteri che hanno penalizzato i nostri prodotti, più costosi perché più controllati ma anche per il costo del lavoro più alto.
La globalizzazione non aiuta l'agricoltura, ma solo gli speculatori.

si ma allora che fine farà la nostra agricoltura fra qualche anno????
poi la pac non è gran cosa il massimo è 280 euro, no non è il problema del mercato globale è che i nostri governanti ci anno praticamente svenduto con l'appoggio dei sidacati

La pac è proporzionale all'estensione del terreno: chi ha migliaia di ettari prende un cifra rilevante , anche se si dovrebbe presumere che chi ha tanta terra sia già ricco di suo e non avrebbe bisogno di aiuti. Ad esempio, prima della Brexit, la regina Elisabetta II , che possiede praticamente tutta la Cornovaglia, prendeva 4 milioni di euro di pac.(potrei ricordare male ma siamo intorno a questa cifra).
La globalizzazione c'entra, secondo te chi decide il costo delle materie prime? Pensi che lo decida il contadino o qualche speculatore di borsa?
Il contadino storicamente non è un elettore di sinistra, può bastare come spiegazioni politica?

La risposta si trova nel libro di Henry George: Progresso e povertà.