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Messaggio |
cascinadanesa
Iscritto il: 21/09/2010, 10:33 Messaggi: 2 Località: Bibiana (To)
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Ciao a tutti, spero di aver lanciato la discussione nella sezione giusta... Ho una domanda da fare alla comunità: quest'anno mi sono rimaste parecchie patate piccole che non venderò e mi piacerebbe provare a distillarle col mio alambicco casalingo per vedere cosa esce; qualcuno di voi sa come si possono estrarre gli zuccheri dall'amido delle patate in maniera casalinga? Le faccio bollire? Avete qualche indicaizone per la "ricetta" della vodka di patate?
Vi irngrazio in anticipo per ogni suggerimento
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21/09/2010, 10:41 |
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Rosycchia
Iscritto il: 18/05/2010, 14:23 Messaggi: 106 Località: prov. CN collina 200m. slm
Formazione: Scuola superiore
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Mi unisco con una richiesta un po' diversa, ma sempre di distillazione si tratta. Mi è stato detto che si può distillare un modesto quantitativo di grappa. Un contadino mi ha detto che non è un problema per lui (fa vino per se) darmi le vinacce. Ho un piccolo distillatore di rame regalatomi qualche anno fa. Qual'è il procedimento da segiuire? Grazie
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21/09/2010, 10:51 |
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cascinadanesa
Iscritto il: 21/09/2010, 10:33 Messaggi: 2 Località: Bibiana (To)
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La procedura che uso io per distillare grappa in casa è quella di diluire le vinacce con acqua (la percentuale dipende da quanto queste sono asciutte, ossia se e quanto sono state torchiate) e dopodichè fare una prima passata a temperatura mai troppo elevata (tra gli 87°C ed i 90°C) in modo da ottenere un distillato già sufficientemente limpido. Ricorda di togliere "la testa" che è metanolo (te ne puoi accorgere dall'odore inconfondibile)! La coda io la tengo fino a circa 30%vol. Al termine della prima passata, lascio riposare per qualche giorno in modo che eventuali sostanze pesanti che la distillazione si è portata dietro, possano floculare da sole al fondo. Fai una seconsa passata a temperatura leggermente più alta (90°C 92°C), ma senza esagerare proprio per evitare torbidità residue. Togli nuovamente la testa se ancora è rimasto del metanolo. La coda io la tengo fino a che il grado alcoolico medio della distillazione si aggiri attorno ai 60%vol 65%vol, ma questo dipende molto dagli aromi dell'uva che distilli e dal gusto personale. Lascio riposare per qualche giorno il tutto, dopodichè porto a gradazione con acqua, se necessario filtro con filtri di carta grossolani (a volte rimangono quelle che si chiamano olive residue), metto in vetro ed aspetto un po' di mesi. Se invece vuoi fare un affinamento in legno ricorda che la devi tenere una gradazione più elevata per garantire "la quota degli angeli".. Questo è a grandi linee il mio metodo, non prenderlo come legge ma solo come descrizione di un'esperienza e buon divertimento!
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21/09/2010, 11:18 |
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