Discussione tra campani appassionati di agricoltura

STUDIARE x Dommi

AAA mi dimenticavo di dirvi che il pomidoro della 1a fotografia , lo raccolto stamattina peso 374 grammi

siccome dommi è sparito non è che si sia veramente rimesso a studiare e fare ripasso?speriamo non da solo

non sarà invece che ha studiato troppo e adesso ne subisce i ... postumi????
chi ce l'ha un ovetto sbattuto per dommi???

un proverbio dice " fatti raro e diverrai prezioso " caspita sembra proprio vero

Dommi mi raccomando quando ripassi la lezione, oltre all'ovetto mettici pure un pò di marsala hahahahahahhahaah

Ragazzi metto foto

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pomodoro max.jpg (96.62 KiB) Osservato 460 volte

esteticamente nun me piace
Gross e fess?

...e nù zè sape ì nient !!!

Cari amici napoletani e non, voglio raccontarvi in che maniera, negli anni 50, venivano scacciati gli uccelli per evitare che mangiassero i piselli, sia dopo la semina che durante le fasi successive (infatti se venivano lasciati liberi di agire, commettevano autentiche stragi di culture). Eravamo quattro fratelli, tra i sei e i dieci anni e la mattina, prima di andare a scuola, dopo aver raccolto l'erba per i conigli (i mangimi non esistevano) ci armavamo di zappe consumate, senza manico, e ci battavamo sopra con una specie di martello di metallo, mentre si andava su e giu lungo le linee seminate.
Altro che campane ! In quel modo si creava un frastuono molto intenso e i passeri rimanevano atterriti e a dovuta distanza...Ma tutto ciò non bastava: bisognava accompagnare tale orchestra con una specie di filastrocca cantata a squarciagola che faceva pressappoco così:

SCIOI' CCA' CCA'
CATARIN E CARMENIELL
SE SO MANGIATE
TUTT'I PESIELL

PUOZZ'AVE' NA SCUPPETTAT
MEGLIE A TTE'
CA A NU' CECATE

U' CECATE E U' PUVERIELL
TEN O' MAL NGOPP'O' SCARTIELL
SCIOIIIIIIIII' SCIOIIIIIII'
PUOZZ'ITTA' U' BELEN
SCIOIIIIII''''

La mattina gli uccellacci non vedevano l'ora che iniziasse la scuola e quando ci vedevano allontanare verso il paese con le cartelle di cartone ed il fiocco colorato, scendevano in picchiata coma la pattuglia acrobatica, ma avevano fatti i conti senza l'oste: dietro al tronco di un grosso albero era appostata nostra madre con tanto di strumenti musicali, pronta a continuare la nostra battaglia.
A quei tempi in campagna si viveva così ed eravamo sempre allegri e ricchi di entusiasmo...