Switch to full style
Tutto ciò che non trova spazio nelle altre sezioni (Off-Topic)
Rispondi al messaggio

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 14:35

Leggendo le varie pagine della discussione emerge un ultraconservatorismo fascistoide da far rabbrividire anche l'uomo che tanto manca ad alcuni degli utenti che partecipano a questa discussione. Dall'idea di sviluppo che avete espresso all'idea di Stato (un esempio su tutti l'ossimoro "dittatura democratica".....ma che é? :shock: )....Mah!

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 15:35

Apprendo ha scritto:Leggendo le varie pagine della discussione emerge un ultraconservatorismo fascistoide da far rabbrividire anche l'uomo che tanto manca ad alcuni degli utenti che partecipano a questa discussione. Dall'idea di sviluppo che avete espresso all'idea di Stato (un esempio su tutti l'ossimoro "dittatura democratica".....ma che é? :shock: )....Mah!


In parole povere cosa intendi, che c'è una deriva fascistoide e non capisci cosa significa "dittatura democratica"?

Ciao

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 19:56

JeanGabin ha scritto:
Apprendo ha scritto:Leggendo le varie pagine della discussione emerge un ultraconservatorismo fascistoide da far rabbrividire anche l'uomo che tanto manca ad alcuni degli utenti che partecipano a questa discussione. Dall'idea di sviluppo che avete espresso all'idea di Stato (un esempio su tutti l'ossimoro "dittatura democratica".....ma che é? :shock: )....Mah!


In parole povere cosa intendi, che c'è una deriva fascistoide e non capisci cosa significa "dittatura democratica"?

Ciao

Forse Jean all'amico Apprendo sarà' più familiare il termine "Democratura."

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 20:56

perché mentre l'ultra comunismo invece ..... dove ha dato i risultati migliori? a cuba vero? in cina? a gia dimenticavo, corea del nord ,

anche in russia tutti felici ora?

io son dell'idea che il legame diritto/ dovere non era da scindere.

la tutela dei diritti nasce da un ideale di fisiocrazismo , che in natura ha permesso l'evoluzione dopo tutto o sbaglio?

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 21:53

Francamente a 50 anni mi sono sinceramente rotto le @@ di questi discorsi di destra e sinistra,
tipico del dividi et impera, che data 2500 anni....
Alla fine divento anche apartitico, per esempio voglio la pena di morte, ma voglio farmi le canne, ci sono
problemi? No, sapete perchè? Perchè è tutto falso.
L'essere umano appunto perchè unico e diverso non può ridursi a concetti vecchi un secolo, se si vuole cambiare
lo stato dei fatti, con questo tipo di concetti si è arrivati dove siamo adesso, con corruzione ai massimi e menefreghismo
generalizzato, se un politico non è indagato non è un politico interessante..... facce de m___a

Sorry.... :oops:

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 21:54

Quoto e concordo alla grandissima con il pensiero di Grinto. ;)

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 21:56

Re: Denaro e schiavitù

22/03/2014, 23:15

JeanGabin ha scritto:Francamente a 50 anni mi sono sinceramente rotto le @@ di questi discorsi di destra e sinistra,
ti
Sorry.... :oops:

.... rimane il centro ma anche questo tipo centro non mi convince :mrgreen:

Re: Denaro e schiavitù

23/03/2014, 8:36

sara' che siamo sempre stati dei bastian contrari , ma son sempre stato convinto di una cosa , cioe che per andare avanti , la prima regola e non ingranare al retromarcia.

sebben sembri una colossale bannalità , ha un fondo di praticità: ossia evitiamo di fare errori, ma per evitare di farli , non bisognerebbe fare norme restrittive al punto che uno evita di vivere o lavorare.

con dell'idea che x tutelare i diritti e' inutile fare delle elggi a doc del genere : ognuno ha diritto a questo e questaltro , perché sono un po come i 10 comandamenti che ci faceno imparare a catechismo , cose che nella stragrande maggioranza nn seguono manco loro.

se vuoi evitare che i fiumi allaghino le citta oltre a nn costruire sopra l'alveo , fai pulire i fiumi dalla rena .

non che vieni a dire che gli isolotti sul po servono a far nidificare i cacatua ...

Re: Denaro e schiavitù

23/03/2014, 13:20

;) Mi sono permesso di quotare e correggere pro domo mea quanto segue:

grintosauro ha scritto:Sara' che siamo sempre stati dei bastian contrari , ma son sempre stato convinto di una cosa , cioè che per andare avanti , la prima regola e non ingranare la retromarcia.

Sebbene sembri una colossale banalità , ha un fondo di praticità: ossia evitiamo di fare errori, ma per evitare di farli , non bisognerebbe fare norme restrittive al punto che uno evita di lavorare.

Con l'idea che per tutelare i diritti e' inutile fare delle leggi ad hoc del genere : Ognuno ha diritto a questo e quest'altro. ...........

Se vuoi evitare che i fiumi allaghino le città oltre a non costruire sopra l'alveo , fai pulire i fiumi dalla rena .

Non che vieni a dire che gli isolotti sul Po servono a far nidificare i cacatua ...


:D
Oggi, grazie al tempo inclemente sono tornato alla miscellanea da cui mancavo da tempo :o ho cominciato dall'inizio la lettura del post, senza accorgermi della data iniziale.
:twisted:
Quando a pagina 7 ho visto che si trattava di un ripescaggio, del nostro Grinto, con curiosità ho seguito la lettura.
Alla fine della quale mi permetto alcune personali considerazioni tra ciò che deduco dal leggere le prime 6 pagine e le restanti scritte 5 anni dopo:
:mrgreen:
Intanto direi che prima traspariva il pacioso e settario, filosofare degli ingrassati al sistema del debito pubblico, che mai stanchi di credersi nel giusto, puntavano il solito dito accusatore verso i soliti altri, schiavi dell'avere, non coscienti che proprio perchè vi era questa marea "insensata e laboriosa", restava qualche angolo calmo per chi volesse starne fuori. Io stesso stavo tra la calma di un'ansa alpina.
:twisted:
Dopo cinque anni di mancanza di "denaro inutile e schiavizzante", è veramente sorprendente come tutti i post abbiano preso un taglio e pensiero mooolto diverso, fa eccezione Grinto :lol: che obiettivamente direi conserva con gli errori di battitura :lol: anche il realismo popolare per cui si semina, si lavora, poi forse si raccoglie e tutto questo non per diritto ma per semplicissima regola naturale.
Direi che ora si incomincia a capire di essere nel mondo reale, che quello del bengodi e del debito facile non tornerà, per ora esprimiamo acredine e sconcerto verso questo o quello senza un preciso e consapevole ripensamento generale, che non potremo evitare, non lo faremo per filosofico volere ma per contingenti e forzate esigenze.
Quasi nessuno escluso.
;)
Non è finita, speriamo di rileggerci tra 5 anni.
Saluti montani
Sergio

poggioallorso ha scritto:Chi ha denaro sta meglio di chi non ne ha.
Sbagliato.
Chi ha denaro lo spende come preferisce.
Sbagliato.
Chi non ha denaro è più povero.
Sbagliato.
Con il denaro si compra tutto.
Sbagliato.
Chi ha denaro è libero.
Sbagliato.

Di per se, il denaro non ci nutre, non ci veste, non ci cura, non ci rende felici.
È solo carta colorata con un valore nominale dettato dalla tensione tra debito e credito, gestito da un gruppo di potenti che NON sono lo Stato.

Il denaro genera schiavitù.
Obbliga a lavorare otto ore al giorno per averlo, a discapito di ogni altra attività umana.
Così come si crea dipendenza da una droga, il consumismo smodato che ci martella, ci rende “bisognosi” di spendere, ergo di avere denaro.
Il benessere è falsamente determinato dal possesso, dalla quantità e varietà materiale del posseduto.
Essendo però un falso benessere, decade subito e ci porta nuovamente a sentire il bisogno di spendere per riassaporare quella fuggevole sensazione di appagamento.
Ogni volta che abbiamo in mano una banconota da cento euro, abbiamo un debito dello stesso valore.
Il denaro ci incatena in ogni attività, in ogni istante della nostra vita.
Tutto, ormai, viene quantificato in moneta. Eppure, ci sono miliardi di cose non sottostanno alla monetizzazione, che non hanno un prezzo.
Chi non ha denaro oggi, è un emarginato, disadattato, reietto.
I nuovi poveri sono generati proprio dal culto smodato del dio denaro.


Io possiedo quindi io sono.
Non è vero.

Io mi oppongo a questa schiavitù:

Facendo in modo di averne meno bisogno possibile.
Vivendo consapevolmente il consumismo, senza farmi travolgere dagli stimoli ad acquistare.
Tentando uno stile di vita radicalmente diverso da quello comune, alla ricerca del recupero, dell’autoconsumo, della rivalutazione dei valori dell’essere umano.

Se per queste feste, ogni persona che vuole acquistare un cellulare, invece ci rinuncia, facciamo crollare a picco il mercato italiano in 15 giorni!!!! Siamo una potenza, quale massa popolare, e non lo sappiamo!

Vorrei tanto che, non “per questo natale”, ma per ogni giorno a venire, ci fosse benessere per ognuno di noi esseri umani.

E qui mi fermo, per non dover ricordare che, dietro le nostre tavole imbandite, stanno i figli di un dio minore, in attesa…..

bea
Rispondi al messaggio