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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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Allora secondo te sarebbe forse meglio aprire mercati rionali solo ed esclusivamente di prodotti locali, differenziandosi da tutti gli altri mercati, con il portare a conoscenza che in tale mercato c'è solo la produzione locale e stagionale. Altrimenti se mischi i prodotti nei mercati esistenti non se ne viene fuori. Due mercati separati, fermo restando che nel mercato del locale ci si va a KM zero e intermediari zero. Non so sinceramente quanto sia fattibile, ma è una buona idea, in alcuni comuni esiste qualcosa del genere ma solo un giorno la settimana oppure un paio di sabati/domeniche mattine al mese.
Saluti
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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21/01/2012, 13:58 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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wallace ha scritto: Proseguendo e rispondendo: km0 è importante, dobbiamo eliminare gli intermediari. Dobbiamo se vogliamo sopravvivere, aprire su base regionale ,dei punti di rivendita, in cui però , e questo è il dato importante , ci sia varietà e offerta. tu parti da un presupposto che all'azienda agricola il punto vendita sia a costo zero.. mentr einvece non e' cosi' io penso che avere al possibilita x il consumatore di poter acquistare tutto in un punto solo , sia anche un fatto di risparmio di tempo ed energie(visto che aprliamo anche di derisaprmio energetico e di decresita dei consumi energeici..) quello che a noi nn va e' che un kg di frutta parta a 15/30centesimi e nel giro di 4gg arrivi a 2euro... , e nn e' che e' stat trasformata, partiamo da fare un parallelo : tu pendi l'uva doc ha un costo di 60/80centesimi , x arrivare sul banco del supermercato tra i 2ei 4euro la bottiglia , pero si capisce i passaggi e i relativi costi , ma un kg di verdura che parte in cassetta codicoamo confeioanta all'origine , e quintuplicata solo x il fatto che viene esposta e venduta , non sta in piedi.. il km zero io nn ho mai capito : x i paesi esteri vouol dire che i consumatorivanno in azienda a comprare , cioe io rpoduttore nn devofare strada x venderla . qui nn ho capito il km zero deve essere il consumatore che nnmuove il posteriore e averla sotto casa??
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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21/01/2012, 17:18 |
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faustocoppi
Iscritto il: 22/10/2010, 9:03 Messaggi: 795 Località: lettomanoppello (pe)
Formazione: perito industriale
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grintosauro visto cio che hai detto mi e' venuta una idea secondo me tutti gli agricoltori di una zona dovrebbero mettersi insieme e aprire una specie di supermercato dove c'e' tutto come unoo normale ma con prodotti locali .
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21/01/2012, 17:41 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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tutto si puo fare fausto
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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21/01/2012, 19:41 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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Allora parliamo di Cooperative ma a livello locale, vedi per esempio provinciale.
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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21/01/2012, 20:08 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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di fatto el cooperative x concentrare l'offerta ci sono gia , sopratutto nel setore verdura e frutta.
quello che secondo me manca e' al coordinazione tra diversi soggetti .
mm facciamo un esempio va , che forse calzaa pennello
lasciamo perdere l'Eataly quella e' una boutique. impossibile pensae ci alementarsi 7ggsu77 x tutta al vita solo comprando quei prodotti , ti andrebebro 3000euro al emse solo x l'alimentre.
pero secondo me so ptrebbe fare una specie di "GDO Agricola" di soli prodotti italiani , non dico a km zero , ma quasi...
ma chi ha abbastanza soldi da investire in un punto vendita cosi , parliamoci chiaro , mettimo anche i prodotti ittici di allevamento , x punto vendita bastano 700/800mila euro? il personale?? le spese vive??
non e' che alla fine ci conviene piu vendere gli aranci a 20centesimi il kg?? o i vitelli da amcello a 2euro il kg??
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21/01/2012, 21:18 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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No Grinto, non si deve creare nessuna "spesa", un area coperta, un mercato rionale, tutte le mattine, dalle 06.00 alle 14.00, vieni tu o un incaricato, zone fisse e chiuse, box di vendita da 3 x 5, o il doppio per esempio, con celle frigo ed eventuali. Creare una cooperativa nazionale, con mercati rionali che vendono esclusivamente prodotti locali e di stagione con un minimo di spese dovute alla manutenzione della zona e quel poco di energia necessaria, niente personale da pagare. Poi è chiaro che se vuoi tu metti un tuo dipendente a vendere i tuoi prodotti tutta la settimana....
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21/01/2012, 21:41 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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alal fine se calcoli tutte le spese di un emrcato rionale , l'impossiilita di chi viene a compraredi un parcheggio comodo( in genere i mercati si fanno sui parcheggi , per cui chi vine da piu lontando di 500/1000metri si trova scomodo ) io sto aprlando di una struttura fissa , slegata da quello che puo essere l'occupazione di suolo pubblico .
ma propio un canale distributivo agricolo slegto dalla gdo convenzionale. non dobbiamo pensare a grosse strutture, dopo tutto per vendere ammettiamo al nord , prodotti tipici del sud , dai pistacchi arance limoni e verdura , prodotti del centro italia , del luogo . ma anche del nord italia, pensiamo ai radicchi del veneto venduti in piamonte, o peperoni del piemonte venduti in zone meno vocate.
logicamnete che x ipotesi in un magazino a torino evito di vendere i peperoni ad agosto che vengono dal sud italai qando a 25km ce una dell piu grandi zone vocate peperoni , al limite li prendo al sud fuori stagione.
o eviterei di vendere ad asti o ad alba dei vini del meridione , quando gia in zona ce solo quello .
idem x certi prodotti caseri, x burro o yaogurt,
come del resto eviterei di andare a vendere dei formaggi pecorini del nord in sardegna o nel alzio, cioe capito il sitema
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22/01/2012, 9:26 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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Allora alla fine forse il discorso sarebbe quello di fare una Cooperativa con supermercati sparsi come la GDO, ma che vende solo prodotti locali, nazionali e di stagione, saltando tutta la filiera, solo che dopo fanno saltare anche i supermercati... se non ti dichiarano fuorilegge prima....
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22/01/2012, 21:16 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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ne parlavo l'altra sera con un mio amico collega che nel mercato ce un limite .
se andiamo a prendere la concezione econmica di mercto e': l'incontro della domanda con l'offerta , in cui lo scambio avviene quando quello che do ha una utilita minore di quello che vado a prendere.
esempio classico e' quelo del baratto , dove facciamo un esempio io freso 1000mq di terreno ma tu mi semnini 2000metri di mais, l'utilita di seminare il mais e' maggiore del mio fresare x mementre per l'altro l'utilita di aver i suoi 1000mq di terreno , e' maggiore di quello del seminare.
partendo da questo preesupposto , ogi come oggi chi vuole comprare italiano puo farlo gia , o trova piu comodo comprare quello che trova? io son per la seconda ipotesi.. io sono scettico sui gas , per un semplicissimo motivo , non hanno un luogo fisico di iterscambio .
io preferirei fuori casa o al limite a cas aloro inscatolata, loro preferirebbero in uno spaccio aziendale per tanti motivi: possibile che nn ci si mossa mediare?
l'idea di un posto dove trovare prodotti locali a low cost , secondo me e' da valutare , se nn sbaglio nei dintorni di alba cn ci son realta simili , una specie di gas , ma formato magazzino , in cui una associazione di consumatori , previa prenotazione con ti fa avere confezionato quello ch chiedi a un prezzo leggermente superiore all'ingrosso lo avevo visto 2anni fa su telecupole zero amgazino , zero reso , e quello che si compra si e' sicuri che e' venduto , e aderivano anche dei ristoratori , anche se cmq non riguardava solo llimentare ma anche i prodotti x l'ifgene ..
non penso che un sitema cosi sia cosi fuori dagli schemi , pero ci va la collaborazione dei consumatori , prenotare , avere anche in una famiglia un po di pianificazione .ti dico a me fa ridere le discussioni dvanti ai banchi dell'ortofrutta , gente che prende toca la merce , sceglie , sinceramnete mi fa un po schifo.. pero avere la possibilita che ne so di avere 10kg tra frutta e verdura , prenotarla x tempo sapere che cosa ce in offerta ( nn so l'insalata a cespo a giugno piuttosto che i pomodori a agosto) x menn dovrebbe essere cosi impossibile .
pensa un posto x i consumatori dove prendono un pacco di carne da 20kg,con bovino suino polalme coniglio , pesci di allevamneto , a un prezzo che en so di 300euroe tu x 2 mesi sei a posto con un freezer a pozzo da 100litri..
che la gdo continui a vender epentole , prodotti esteri , camcellerieccc ecc
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22/01/2012, 21:43 |
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