20/01/2012, 16:39
wallace ha scritto:A mio giudizio l'unico modo in cui le aziende agricole possono evolversi ( non è valido per tutti i settori ,ma per l'alimentare si) è facendo concorrenza alla grande distrubuzione. In che modo? Qui sta il difficile : con una distrubuzione riunita tutta nello stesso luogo nevralgico , in cui i singoli produttori abbiano il loro piccolo o grande shop , o ''spaccio'' che dir si voglia...Cosi da attirare più gente possibille , senza intermediari , e permettendo alla gente di fare la spesa alimentare tutta nello stesso luogo senza dover correre qui e la...
E poi come tante volte ho letto anche qui , modificare le attitudini dei consumatori con etichette chiare che dicano cosa c'è e da dove vengono davvero i prodotti che si consumano...
Troppe volte si sente di latte e formaggi , derivati da latte in polvere(olanda , germania , nuova zelanda) o mescolati ; insaccati ''italiani'' che non lo sono ecc...Per ogni settore si potrebbe fare un ragionamento analogo.
Purtroppo in italia dell'agricoltura non gliene frega nulla a nessuno!!!Almeno non cosi intensamente a livello nazionale da prendere coscienza del fatto che ogni azienda mediamente vive con il 40% del bilancio fatto da sussidi (pac ecc..) , ogni settore ha grosse problematiche , la legislazione è frammentaria e arretrata , non parliamo della fiscalità o di P.S.R vari...A ciò si aggiunge la dipendenza dalle multinazionali e la recente speculazione sui beni agricoli...sapete che vi dico ????
Fra vent'anni mangeremo cibo cinese standard , rassegnatevi! Bon apetit!
20/01/2012, 17:18
grintosauro ha scritto:Iperione , scusa nn capisco il tuo ragionamento,
quanti siamo in italia ,, 60milioni?
be immaginiamo che siamo 60persone in una stanza..
se a queste lasci del denaro circolante , ci sara un tot di scambio di beni servizi, ma se a tutti pian pianino togli il denaro , che serve anche a valutare il grado di capacita del fare , si ferma tutto .
hai voglia a produrre fieno , ma chi ha vacche o vitello nn puo comprarlo fino ad un certo punto vende gli animali x pagare le tasse o le spese improrogabili , ma tu rimani col tuo rpodotto , oppure ammettimoil caso di servizi , tu puoi essere il migliore sulla piazza che ne so a tagliare i capelli x uomo , ma se la tu a clientela si rapa a spazzola , te le forbici le usi x supposta... cioe alla fine questo e' i senso .
non tutto puoi semplificare col baratto..
20/01/2012, 18:00
wallace ha scritto:A mio giudizio l'unico modo in cui le aziende agricole possono evolversi ( non è valido per tutti i settori ,ma per l'alimentare si) è facendo concorrenza alla grande distrubuzione. In che modo? Qui sta il difficile : con una distrubuzione riunita tutta nello stesso luogo nevralgico , in cui i singoli produttori abbiano il loro piccolo o grande shop , o ''spaccio'' che dir si voglia...Cosi da attirare più gente possibille , senza intermediari , e permettendo alla gente di fare la spesa alimentare tutta nello stesso luogo senza dover correre qui e la...
E poi come tante volte ho letto anche qui , modificare le attitudini dei consumatori con etichette chiare che dicano cosa c'è e da dove vengono davvero i prodotti che si consumano...
Troppe volte si sente di latte e formaggi , derivati da latte in polvere(olanda , germania , nuova zelanda) o mescolati ; insaccati ''italiani'' che non lo sono ecc...Per ogni settore si potrebbe fare un ragionamento analogo.
Purtroppo in italia dell'agricoltura non gliene frega nulla a nessuno!!!Almeno non cosi intensamente a livello nazionale da prendere coscienza del fatto che ogni azienda mediamente vive con il 40% del bilancio fatto da sussidi (pac ecc..) , ogni settore ha grosse problematiche , la legislazione è frammentaria e arretrata , non parliamo della fiscalità o di P.S.R vari...A ciò si aggiunge la dipendenza dalle multinazionali e la recente speculazione sui beni agricoli...sapete che vi dico ????
Fra vent'anni mangeremo cibo cinese standard , rassegnatevi! Bon apetit!
20/01/2012, 18:21
Diamanteverde ha scritto:wallace ha scritto:A mio giudizio l'unico modo in cui le aziende agricole possono evolversi ( non è valido per tutti i settori ,ma per l'alimentare si) è facendo concorrenza alla grande distrubuzione. In che modo? Qui sta il difficile : con una distrubuzione riunita tutta nello stesso luogo nevralgico , in cui i singoli produttori abbiano il loro piccolo o grande shop , o ''spaccio'' che dir si voglia...Cosi da attirare più gente possibille , senza intermediari , e permettendo alla gente di fare la spesa alimentare tutta nello stesso luogo senza dover correre qui e la...
E poi come tante volte ho letto anche qui , modificare le attitudini dei consumatori con etichette chiare che dicano cosa c'è e da dove vengono davvero i prodotti che si consumano...
Troppe volte si sente di latte e formaggi , derivati da latte in polvere(olanda , germania , nuova zelanda) o mescolati ; insaccati ''italiani'' che non lo sono ecc...Per ogni settore si potrebbe fare un ragionamento analogo.
Purtroppo in italia dell'agricoltura non gliene frega nulla a nessuno!!!Almeno non cosi intensamente a livello nazionale da prendere coscienza del fatto che ogni azienda mediamente vive con il 40% del bilancio fatto da sussidi (pac ecc..) , ogni settore ha grosse problematiche , la legislazione è frammentaria e arretrata , non parliamo della fiscalità o di P.S.R vari...A ciò si aggiunge la dipendenza dalle multinazionali e la recente speculazione sui beni agricoli...sapete che vi dico ????
Fra vent'anni mangeremo cibo cinese standard , rassegnatevi! Bon apetit!
sono pienamente d accordo con te !! la vendita diretta è l unica salvezza per l agricoltura ma va organizzata. Cosi come è fatta oggi non credo funzionerà, dalle mie parti stanno proliferando i negozi di campagna amica, quelli che espongono tante bandiere, mettono in vendita quello prodotto da loro e nelle vicinanze, ma non vedo tanta gente e non vedo tanto entusiasmo anche perché vendere sul luogo di produzione ovvero in campana non e molto comodo per chi acquista. Prendere la macchina uscire e andare avanti e indietro per fare la spesa non credo che lo possono fare in molti. Andrebbe organizzati tra più produttori che magari affittano un locale non dico in centro ma in un buon posto, per chi come me abita in un paesino magari spostarsi nella prima città più vicina in modo da avere una maggiore clientela. Abbandonare un po la zappa diventare imprenditori e fare un po di marketing .
20/01/2012, 19:37
20/01/2012, 20:11
20/01/2012, 22:58
20/01/2012, 23:21
20/01/2012, 23:32
faustocoppi ha scritto:Iperione dice che l'autarchia e' finita ma io dico magari ci fosse l'autarchia secondo me farebbe bene a tutti gli agricoltori e non vedremmo piu' ettari e ettari di terra abbandonatae si rivaluterebero le colture dette non pregiate perche' vi diro che a me tutta questa mania sulla qualita del vino per esempio mi sembra una schiochezza secondo me fatta solo per vendere una bottiglia a 10-20 euro poi ho visto suggerimenti sugli acquisti a km0 o altre cose ma non capite che la gente se ne va comodamente al supermercato se ne frega dei produttori locali va la e compra tutto e vi dico quando vedo qualcuno che compra della carne al supermercato mi viene la pelle d'oca dalla paura ma per fortuna io personalmente o quasi raggiunto l'autarchia alimentare mi mancano solo pochi dettagli.
21/01/2012, 13:04
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