ciao marco.
concordo.
anche perchè io e la vale, come forse saprai, è da un bel pò che "combattiamo" la nostra battaglia per uno stile di vita improntato ad un più razionale concetto di "impatto" col mondo che ci circonda.
i tratti fondamentali delle nostre scelte sono quelli, in linea di massima, descritti dai vari fautori della decrescita.
con varianti, fossero pur minime, dovute al fatto che tutte le teorie sono buone, ma poi vanno applicate al contesto in cui si vive.
non è facile, in una società ormai improntata all'eccesso, al consumo ed alla "velocità", rallentare, trovare un contesto di vita più a tua "misura".
perciò non si può (ancora
) mollare definitivamente la macchina e muoversi con il carretto, vivendo sperduti in mezzo al nulla, come sogna la vale
.
non si può certo mollare la lavatrice, lava un pò i panni come facevano le nostre nonne (è inutile fare i romantici e ritrovarsi con l'artrosi a 40 anni) e cose di questo tipo, non sto a dilungarmi troppo.
per contro gli atteggiamenti virtuosi possono essere veramente molti e soddisfacenti, a parte il riscaldamento a legna, che è scontato.
così, nell'irrinunciabile lavatrice si può infilare del sapone ad impatto zero, fatto in casa o acquistato bio, e la lavatrice, vi assicuro, lava bene anche a freddo, a parte casi particolari.
si può usare sapone bio o autoprodotto anche per la cura della persone ed evitare deodoranti usando alternative valide.
sono ormai alcuni anni che "barattiamo", il nostro orto non ha mai visto alcunchè di chimico ed i nostri animali vivono nella maniera più naturale che possiamo garantirgli, contribuendo al "ricircolo" degli elementi
.
si va molto a cicoriette e bietole ed altre erbette selvatiche, che hanno un gusto....(funghi purtroppo no, conosco solo i prataioli ed ho un pò paura pure a raccogliere quelli)
a parte gli spostamenti assolutamente indispensabili, vedi stazione del treno (6 km di distanza) o il consorzio (un 10 km circa), si cerca di muoversi con mezzi "pubblici" (l'ho virgolettato perchè quà mezzi pubblici è un parolone, il pulmino che percorre queste contorte strade si ferma solo se lo avverti per via telefonica il primo giorno della settimana, se no tira dritto dritto per la via principale.....e non sempre il cellulare prende, altra diavoleria indispensabile da queste parti
beh, siamo pochi e dispersi).
perciò spesso, quando la vale si fa il giro dei nonnetti della zona per punture o per controlli vari, "sfreccia" rombando col suo "bolide", un'apetto più vecchio e malmesso di noi
(che però, grazie al nostro grande peppone, ora non tira più gli ultimi in salita) ormai la conoscono tutti da ste parti.
tra l'altro quando la vale va a fare qualche iniezione o controllo (niente di illegale, è infermiera
) cerca sempre di evitare pagamenti in denaro, preferendo quello che le persone di campagna, sia pur poco, possono offrire (eppure c'è anche chi si oppone a questo e insiste per pagamento in denaro guardandoci stralunato quando la vale gli dice che preferisce "no money"
), il che fa riflettere un pochino su quanto siamo condizionati, no?!
ora ci stiamo organizzando per passare gradualmente (visti i soldi, se no lo faremmo "di botto") alla produzione alternativa di corrente elettrica, in modo da potere almeno in parte evitare le aziende fornitrici.
sono riuscito finalmente a barattare una pompa per l'acqua, perciò finalmente la rete idrica ne gioverà alquanto, visto che abbiamo un bel pozzo a 5 metri da casa, e si recupera l'acqua piovana.
differenziata poca, perchè cerchiamo di evitare il più possibile plastiche et similia (anche se è inevitabile, visto che c'è plastica dappertutto)
e si ricicla tutto ma tutto, con un pò di ingegno e di esperienze altrui rubate quà e là
, si può arrivare davvero a buttare ben poco.
insomma tutto sto panegirico per dire che si deve fare quel che si può, adattando delle regole base a proprie capacità, possibilità ed esigenze.
non sempre è proprio facile facilefacile, ma quando la sera ti fermi.....oh beh!....che soddisfazione
ciao michele(accio)