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Decrescita e risparmio come valori sociali
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Cita: Confesso che non ho ancora capito se si tratta di farla individualmente franca o di ragionare sui sette e più miliardi di persone che occupano il globo. Nel primo caso trovo la cosa possibile ma poco interessale, quasi inutile parlarne.
francamente mi pare un po' ingenuo pensare che con i nostri comportamenti possiamo salvare il mondo e i 7 miliardi di persone che la occupano, a meno che investiamo i soldi che risparmiano in donazioni ( quello che dico è una provocazione, cercate di capire lo spirito perchè non riesco a spiegarmi meglio). Poi parlare di farla franca, che vuol dire? cercare un'impunità dopo aver commesso qualcosa di sbagliato? cercare di spendere meno o di liberarsi almeno in parte dai meccanismi del puro consumismo? Uno può concepire la "decrescita" come impegno a vivere in stile ecologico anche attuando uno stile di vita scomodo, oppure come liberazione graduale di bisogni fittizi, oppure come risparmio di risorse, meno inquinamento e riciclo. Per me ogni tentativo è valido, poi si può migliorare....
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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16/01/2012, 16:47 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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dalmar, se quando puoi avessi voglia di mostrarci qualche tuo lavoro di recupero, mi piacerebbe imparare quacosa, visto che dovrei cimentarmi pure io.
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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16/01/2012, 16:58 |
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rizoma
Iscritto il: 23/03/2011, 20:02 Messaggi: 881 Località: Milano
Formazione: Laurea
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milli ha scritto: rancamente mi pare un po' ingenuo pensare che con i nostri comportamenti possiamo salvare il mondo e i 7 miliardi di persone che la occupano, a meno che investiamo i soldi che risparmiano in donazioni ( quello che dico è una provocazione, cercate di capire lo spirito perchè non riesco a spiegarmi meglio). Poi parlare di farla franca, che vuol dire? cercare un'impunità dopo aver commesso qualcosa di sbagliato? cercare di spendere meno o di liberarsi almeno in parte dai meccanismi del puro consumismo? Uno può concepire la "decrescita" come impegno a vivere in stile ecologico anche attuando uno stile di vita scomodo, oppure come liberazione graduale di bisogni fittizi, oppure come risparmio di risorse, meno inquinamento e riciclo. Per me ogni tentativo è valido, poi si può migliorare.... ...e in effetti... non mi sembrava di aver scritto che i nostri comportamenti salverebbero il mondo! ingenuo? non crederci! Ho scritto di 'ragionare' sui sette miliardi, un pò diverso e anche più interessante, a parer mio. So cosa significa farla 'franca' in senso criminologico, ma la parola in quel contesto assume una valenza diversa. Difficile capirlo? Decontestualizzare una parola da un concetto non è una operazione corretta. Ora tu puoi essere d'accordo o no col concetto, ti leggo con la dovuta attenzione, ma non mi puoi far dire cose che non ho detto.
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16/01/2012, 17:33 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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decrescita vuol anche dire una vita meno affannosa?
cioe anche a volte lasciar perdere? un po alal francese ch uan volta che nelal vita hai casa , famiglia , qualche vizio, tutto il resto e' varva( la varva dalle mie parte e' quella parte di crusca del mais rossiccia , che e' attaccataa l tuttolo , che setacciando il mais dopo l'essicazione in genere si butta via.., ma che ti entra dappertuttosotto i vestiti , capelli , scarpe..)
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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16/01/2012, 19:52 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29312 Località: Imperia
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grintosauro ha scritto: decrescita vuol anche dire una vita meno affannosa?
cioe anche a volte lasciar perdere? un po alal francese ch uan volta che nelal vita hai casa , famiglia , qualche vizio, tutto il resto e' varva( la varva dalle mie parte e' quella parte di crusca del mais rossiccia , che e' attaccataa l tuttolo , che setacciando il mais dopo l'essicazione in genere si butta via.., ma che ti entra dappertuttosotto i vestiti , capelli , scarpe..) I francesi così vivono, non per nulla preferiscono godere la disoccupazione che andare a lavorare.... Quella della varava non la conoscevo, da come la descrivi sembra lana di roccia....
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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16/01/2012, 21:40 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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eh jp , ora gli essicatori son quasi tutti fissi , ma chi seca ancora con quelli a ricircolo verticali , ne mangia di polvere e fumo... motivo per cui l'asr li stanno facendo chiudere tutti( li vendono ai apesi dell'est usati..)
sui francesi ero andato a vedere qualche azienda dei charolle , siamo rimasti a bocca a perta a vedre gli insilati 40cm di cappello sopra , mica si emttevanoa toglerlo , desilavano tutto e via roba che qui amamzzavi il fegato di mezze le vacche nutrici eal fertilita cadeva a picco, o se facevi latte avevi le micotossine dentro che schizzavano a 10mila..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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16/01/2012, 22:11 |
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Gias0ne
Iscritto il: 12/01/2012, 0:42 Messaggi: 18
Formazione: Laurea
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Tanti fuoripista in questo topic... Sono tornato a leggere l’inizio. Vi ho letto: “la decrescita, che comporta il rifiuto del consumismo e l'abolizione del superfluo”. L’idea di consumismo è in molti un’idea scolastica e non passata attraverso il proprio filtro critico. Chi consuma consente all’operaio di percepire il salario. Consente allo Stato di riscuotere tasse e con quelle pagare non solo la penicillina, ma una costosissima macchina per la risonanza magnetica. Andando al limite limite, ed a scopo di esemplificazione, se nessuno muovesse denaro e badasse al proprio autoconsumo, la penicillina gratis non sarebbe possibile. E nememno gli incentivi per i pannelli solari. Soprattutto quelli.Possiamo elaborare qualsiasi idea alternativa al capitalismo, ma mai e poi mai potremmo prescindere dal denaro e dall’accumulazione del denaro. Ciò che va condannato, a mio avviso, è il tenore di vita che vada oltre le proprie possibilità. E’ evidente come questo sia il problema della nostra Italia, che ha consumato più di ciò che aveva prodotto. Mi spiego. Comprare l’Ipad, avendone la disponibilità, è un bene e nessuno potrebbe asserire che sia un bisogno superfluo. Comprare lo stesso Ipad, indebitando la famiglia e con questo creando un problema sociale, è sbagliato. Farselo comprare dalla Stato attraverso trasferimenti è la politica della Dc,che stiamo pagando ora.
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16/01/2012, 22:48 |
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Alberto1987
Iscritto il: 14/07/2011, 10:49 Messaggi: 281 Località: Milano
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Giasone hai detto, a mio parere, una grande verità. Questo atteggiamento è davvero diffuso: per non rinunciare a quelli che sono i SIMBOLI della ricchezza (che in molti casi chiamerei anche omologazione), spesso si rinuncia a qualcosina da mangiare, oppure ci si indebita fino al collo. E' un problema sociale molto grave, senza entrare nel merito della questione se sia giusto o meno (in termini assoluti) comprarsi l'IPad. Chi se lo può permettere, lo compra (se vuole), che non ha la possibilità non dovrebbe farlo.
Poi c'è chi se lo può permettere e non lo vuole comprare, ma questo è un altro paio di maniche (molto corte, credo).
Però ho una domanda che mi frulla in testa e che pongo a voi: questa tendenza non è frutto proprio del consumismo, che pure ha portato delle cose buone? Io una risposta me la sono data, mi piacerebbe ascoltare ora il vostro pensiero.
Alberto
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17/01/2012, 2:41 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29312 Località: Imperia
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Alberto1987 ha scritto: Giasone hai detto, a mio parere, una grande verità. Questo atteggiamento è davvero diffuso: per non rinunciare a quelli che sono i SIMBOLI della ricchezza (che in molti casi chiamerei anche omologazione), spesso si rinuncia a qualcosina da mangiare, oppure ci si indebita fino al collo. E' un problema sociale molto grave, senza entrare nel merito della questione se sia giusto o meno (in termini assoluti) comprarsi l'IPad. Chi se lo può permettere, lo compra (se vuole), che non ha la possibilità non dovrebbe farlo.
Poi c'è chi se lo può permettere e non lo vuole comprare, ma questo è un altro paio di maniche (molto corte, credo).
Però ho una domanda che mi frulla in testa e che pongo a voi: questa tendenza non è frutto proprio del consumismo, che pure ha portato delle cose buone? Io una risposta me la sono data, mi piacerebbe ascoltare ora il vostro pensiero.
Alberto Se guardiamo un pò tutto l'occidente, dove il sistema consumistico c'è, ci sono casi di indebitamento ben superiori di noi Italiani, basta guardare quasi tutti gli altri, noi come famiglie sembra siamo i meno indebitati... Ma giustamente tanti dicono, o hanno sempre detto che le novità vengono dall'altra sponda dell'oceano, come anche i nuovi sistemi di pagamento a credito e le carte di credito per esempio. Ricordo che già a fine anni ottanta negli USA e in Canada le carte di credito erano una "piaga sociale", perchè venivano date gratuitamente dalle banche ai neo maggiorenni, che dopo pochi anni erano costretti a lavorare per pagare i debiti delle banche. Questa è la direzione che prenderà anche la nostra società, se non l'ha già presa, di gente indebitata per acquistare il superfluo. D'altronde faccio un esempio stupido, io ho un figlio di 5 anni, quando va a scuola e tutti gli altri hanno uno zaino / borsa / cartella dell'ultimo personaggio famoso e lui ti chiede di acquistarlo tu come padre che fai? Non lo compri? Vai dai Cinesi e compri la copia? Come lo spieghi a tuo figlio che la moda è frutto di un sistema? Quindi per rispondere alla tua domanda, si, questa tendenza è frutto del consumismo, ma giustamente ci sono anche altre domande. Le domande che frullano in testa sono poi penso abbastanza comuni, per esempio: perchè siamo invasi da tutta una serie di prodotti senza "senso" in questi ultimi anni? - Musica spazzatura, miti spazzatura, mode spazzatura, insomma un mucchio di superfluo che intacca in nostri portafogli e tanti non capiscono, compreso io che non sono preda di facile moda. Quando vedo le code per un telefonino non le capisco proprio, ma il problema fose è pure che le fanno vedere queste code e sono vere... almeno sembra... alcune potrebbero essere anche false... Faccio un giro dai miei clienti e vedo operai, padri di famiglia, che guadagnano 1200 Euro e ne hanno speso 600 per l'ultimo telefonino alla moda, non pochi, la maggior parte, dunque che devo pensare? Sono io che sono fuori dal mondo o sono loro? Cercando di darsi delle risposte torno con i piedi perterra e riflettendo sul sistema lo capisco, eccome se lo capisco, se non esistesse tutta questa spazzatura, (perchè scusatemi ma se compro qualcosa che dura un decimo di quello che potrebbe durare non vi trovo altro nome), è semplicemente perchè altrimenti il sistema sarebbe già crollato, tutto qui, se fai un esame coerente del sistema trovi tutte le risposte.... Sicuramente il sistema ha portato benessere sotto tanti punti di vista per tutti noi occidentali, ma forse, e dico forse perchè non sono un esperto, nel corso degli anni si sarebbe dovuto regolamentare per evitare derive senza senso come quelle a cui siamo abituati negli ultimi tempi...
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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17/01/2012, 7:18 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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ma scusate..parlando di consumismo ... perche' tutti si scagliano contro al telefonino e non fanno altrettanto per un libro?.
In fondo, i libri se assunti in quantita' costano piu di un telefonino all'anno. Inquinano quasi allo stesso modo, (le menti intendo) e alla fine ti isolano piu che un Iphone...
in questo periodo mi va di lanciare sassi.
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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17/01/2012, 9:30 |
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