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Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 0:15

ciao raviolo, tu pensi a quelli che sprecano soldi ed energie per seguire il calcio superpagato, ma a me brucia sapere che strapago la benzina per finanziare quelle stesse squadre ( oltre alle accise) che sono di moratti e compagnia bella e a me il calcio non piace nemmeno!!

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 0:22

milli ha scritto:ciao raviolo, tu pensi a quelli che sprecano soldi ed energie per seguire il calcio superpagato, ma a me brucia sapere che strapago la benzina per finanziare quelle stesse squadre ( oltre alle accise) che sono di moratti e compagnia bella e a me il calcio non piace nemmeno!!


Pensa a me come piace che faccio circa 70.000 KM anno...

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 1:01

milli ha scritto:ciao raviolo, tu pensi a quelli che sprecano soldi ed energie per seguire il calcio superpagato, ma a me brucia sapere che strapago la benzina per finanziare quelle stesse squadre ( oltre alle accise) che sono di moratti e compagnia bella e a me il calcio non piace nemmeno!!

Sarebbe come dire che si paga una Panda 9000 euro invece che 8000 perchè Marchionne vuol tenere la stufa accesa due ore in più.Onestamente, l'argomentazione è troppo artificiosa. D'altra parte, tieni anche accesa troppo la Tv per guardare Mediaset e con quei soldi Berlsusconi paga Pato,che vale poco, solo perchè fa godere la figlia...Le interpretazioni complesse non aiutano a capire nulla. La vita è più semplice di quanto ci piaccia far sembrare

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 2:53

Durante lo scorso Aprile ero presente ad una fiera di settore.
Una giornalista mi si avvicina e mi dice: "mi parli di lei e di quello che fa nella sua azienda"
e così sdoganai la lingua e le raccontati in cinque minuti quello che facevo e volevo fare nella mia azienda.
Lei ad un tratto m'interrompe bruscamente, e mi dice: "Quindi lei applica la decrescita serena!?"
Ed io: "La decheeee...?"
Ecco il mio primo incontro con la decrescita: a quanto pare la facevo già da molti anni e neanche sapevo cosa fosse.
Ed ecco che mi son messo a leggere, e a documentarmi.
In effetti effettuo un qualcosa che può essere inteso come decrescita..ed è FELICE perchè vivo tutto quello che faccio con il piacere del libero arbitrio..e quindi felicemente.
Alimentazione: copro il 70% annuo degli alimenti consumati, e quindi me li produco nella mia azienda, da miei semi e miei animali...concimati con letame aziendale e alimentati con mangimi aziendali. Insomma quello che mangio ha una filiera così corta che neanche la vedo. mangiamo SOLO frutta e verdura di stagione..e quando possibile della nostra azienda.
Facciamo il pane da lievito madre oramai da due anni compiuti, e lo facciamo nel nostro forno alimentato con scarti di potature.
trasformiamo, mettiamo sott'olio, sotto aceto, sotto spirito, sotto sale...tutto ciò che è mangiabile, e ne godiamo tutto l'anno..tentando di farci bastare (anche se è difficile) il congelatore classe AA che abbiamo, senza doverne comprare un altro.
Lavori Agricoli: è ridotto al minimo l'utilizzo della trattrice agricola, del motocoltivatore e delle motoseghe e decespugliatore.
Riutilizziamo in modo autarchico tutto il riutilizzabile.
Trasporti: ottimizziamo gli spostamenti e cerchiamo di limitare al massimo l'impiego dell'auto.
In Casa: lavo a le stoviglie, scaldando l'acqua in un bricco sulla stufa a legna. Chi aveva detto che ci volevano 80litri per lavare i piatti di una famiglia..almeno nel mio caso...si sbaglia moltissimo: io ne consumo circa 7 al giorno, e posso giurare che le mie stoviglie sono pulitissime. uso aceto, o bicarbonato, o limone a seconda del tipo di sporcizia..e non solo per i piatti. Utilizzo moltissimo l'aceto, anche nella lavatrice..che lava rigorosamente la notte e a temperature bassissime. Il sapone per lavarci lo facciamo da noi con olio e lisciva di cenere. la temperatura del frigorifero è volutamente tenuta sotto controllo, e mai usiamo il frigo a temperature da congelatore.
Ci scaldiamo con la legna della nostra azienda: non dico che tutti dovrebbero farlo, ma che CHI PUò FA BENE A FARLO..ed io posso.
Per cucinare uso da ottobre a maggio la cucina economica.
Abbiamo due cellulari: uno riciclato da una parente che lo teneva in un cassetto perchè oramai vecchio (funziona benissimo) ed uno comprato da me e pagato 29€. Li teniamo accesi solo quando ne abbiamo bisogno.
Tutte le luci delle apparecchiature elettriche sono spente (stacchiamo la spina) quando non usiamo tali apparecchiature.
Il computer da cui vi sto scrivendo potrebbe benissimo esser destinato all'immondizia perchè ha molte cose che si son rotte con l'usura, ma quelle che funzionano mi permettono com,unque di impiegarlo in utilizzi mirati..e quindi lo tengo con piacere.
Ricicliamo tutto, limitando l'utilizzo della plastica, e riutilizzando ogni contenitore di vetro.
Non spendiamo denaro in "bischerate", ma certo non soffriamo mancanze alcune.
Barattiamo moltissime cose, e cerchiamo di dare il giusto valore al denaro.
Insomma...siamo contenti ed inconsapevolmente facciamo una nostra decrescita felice da anni.
non apparteniamo a nessun gruppo o associazione: ci garba sentirci liberi di scegliere anche in quello.

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 3:19

Tosco ha scritto:Durante lo scorso Aprile ero presente ad una fiera di settore.
Una giornalista mi si avvicina e mi dice: "mi parli di lei e di quello che fa nella sua azienda"
e così sdoganai la lingua e le raccontati in cinque minuti quello che facevo e volevo fare nella mia azienda.
Lei ad un tratto m'interrompe bruscamente, e mi dice: "Quindi lei applica la decrescita serena!?"
Ed io: "La decheeee...?"
Ecco il mio primo incontro con la decrescita: a quanto pare la facevo già da molti anni e neanche sapevo cosa fosse.
Ed ecco che mi son messo a leggere, e a documentarmi.
In effetti effettuo un qualcosa che può essere inteso come decrescita..ed è FELICE perchè vivo tutto quello che faccio con il piacere del libero arbitrio..e quindi felicemente.
Alimentazione: copro il 70% annuo degli alimenti consumati, e quindi me li produco nella mia azienda, da miei semi e miei animali...concimati con letame aziendale e alimentati con mangimi aziendali. Insomma quello che mangio ha una filiera così corta che neanche la vedo. mangiamo SOLO frutta e verdura di stagione..e quando possibile della nostra azienda.
Facciamo il pane da lievito madre oramai da due anni compiuti, e lo facciamo nel nostro forno alimentato con scarti di potature.
trasformiamo, mettiamo sott'olio, sotto aceto, sotto spirito, sotto sale...tutto ciò che è mangiabile, e ne godiamo tutto l'anno..tentando di farci bastare (anche se è difficile) il congelatore classe AA che abbiamo, senza doverne comprare un altro.
Lavori Agricoli: è ridotto al minimo l'utilizzo della trattrice agricola, del motocoltivatore e delle motoseghe e decespugliatore.
Riutilizziamo in modo autarchico tutto il riutilizzabile.
Trasporti: ottimizziamo gli spostamenti e cerchiamo di limitare al massimo l'impiego dell'auto.
In Casa: lavo a le stoviglie, scaldando l'acqua in un bricco sulla stufa a legna. Chi aveva detto che ci volevano 80litri per lavare i piatti di una famiglia..almeno nel mio caso...si sbaglia moltissimo: io ne consumo circa 7 al giorno, e posso giurare che le mie stoviglie sono pulitissime. uso aceto, o bicarbonato, o limone a seconda del tipo di sporcizia..e non solo per i piatti. Utilizzo moltissimo l'aceto, anche nella lavatrice..che lava rigorosamente la notte e a temperature bassissime. Il sapone per lavarci lo facciamo da noi con olio e lisciva di cenere. la temperatura del frigorifero è volutamente tenuta sotto controllo, e mai usiamo il frigo a temperature da congelatore.
Ci scaldiamo con la legna della nostra azienda: non dico che tutti dovrebbero farlo, ma che CHI PUò FA BENE A FARLO..ed io posso.
Per cucinare uso da ottobre a maggio la cucina economica.
Abbiamo due cellulari: uno riciclato da una parente che lo teneva in un cassetto perchè oramai vecchio (funziona benissimo) ed uno comprato da me e pagato 29€. Li teniamo accesi solo quando ne abbiamo bisogno.
Tutte le luci delle apparecchiature elettriche sono spente (stacchiamo la spina) quando non usiamo tali apparecchiature.
Il computer da cui vi sto scrivendo potrebbe benissimo esser destinato all'immondizia perchè ha molte cose che si son rotte con l'usura, ma quelle che funzionano mi permettono com,unque di impiegarlo in utilizzi mirati..e quindi lo tengo con piacere.
Ricicliamo tutto, limitando l'utilizzo della plastica, e riutilizzando ogni contenitore di vetro.
Non spendiamo denaro in "bischerate", ma certo non soffriamo mancanze alcune.
Barattiamo moltissime cose, e cerchiamo di dare il giusto valore al denaro.
Insomma...siamo contenti ed inconsapevolmente facciamo una nostra decrescita felice da anni.
non apparteniamo a nessun gruppo o associazione: ci garba sentirci liberi di scegliere anche in quello.


Non raccontarlo troppo in giro che la gente ti prende per matto... :D

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 9:21

Tosco sono contento per te ma credo che quello che tu parli è una isola felice,scusa se te lo chiedo quanti anni hai? cosa mi dici della generazione di oggi? credi avrebbero voglia di vivere come fai tu? e...lo saprebbero fare ?e non credo che dipenda dagli insegnamenti dei loro genitori,credo che giovani di oggi vogliano vivere il loro tempo fatto di consumismo usa e getta come diceva qualcuno.Voglio chiarire un altro punto non c'è lo con Acellotti che prende ..quello che prende o con tutti quelli che hanno stipendi stratosferici,Ma con lo stato che permette tutto cio. Quanta gente si potrebbe assumere se tutta queste gente percepirebbe dei stipendi più "normali"
A proposito Marchionne percepisce uno stipendio superiore al suo omonimo della WV.Io non credo che ci possa essere una descrescita attuabile dal singolo,sono le Nazioni che dovrebbero attuare una politica diversa.Ricordatevi cosa è successo in America,quando Obama ha detto che voleva creare una sanità pubblica.Un abbraccio Dario

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 10:44

avevo scritto un lungo messaggio ma il computer se lo e' mangiato.
pazienza si vede che avevo scritto troppo, riportero solo i punti cruciali.

http://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Moitessier
http://it.wikipedia.org/wiki/Joshua_Slocum

Tutti quelli che aspirano alla decrescita felice dovrebbero leggere i libri di questi due signori.
Persone che li scrissero in tempi non sospetti, lasciando un messaggio forte ,potente ed avvincente da leggere.

Tosco, tu hai uno stile di vita virtuoso, ma quello stesso stile e' possibile perche disponi del piu costoso e raro lusso in Europa: lo spazio e la terra.
Immagina se i romani ,i torinesi, i milanesi etc si svegliassero domattina e decidessero che vogliono vivere come te.
10 ... 20 milioni di persone in cerca di spazio. E' gia ' successo nella storia.Il far west, e tutte le grandi colonizzazioni questo erano... Ricerca di spazi da conquistare a spese degli autoctoni.
Mi ripeto ,lo so, c'e' una grande differenza tra noi ed il passato.. Sulla terra NON SIAMO MAI STATI COSI TANTI.
Lo spazio manca e, se tanto mi da tanto,il possesso della terra e dello spazio per vivere saranno esattamente l'ultimo campo di battaglia, finanziario economico su cui si scannera' l'umanita.
Per rispondere al Tosco, ma anche al Grinto quando dice che chi sbaglia paga.
Al di la' delle teorie e delle buone intenzioni, non dimentichiamo che l'uomo fondamentalmente e' animale da conquista. Che sia con le armi o con il denaro poco importa.
Chi pratica la decrescita deve tenerne conto. Il pensiero a monte della decrescita e' l'ottimizzazione delle risorse.
Infatti il primo concetto di questo modo di vivere e' NON SPRECARE.. CONSUMA SOLO IL NECESSARIO E COMUNQUE MAI PIU DEL DISPONIBILE.
In quest'ottica, la decrescita a mio modo di vedere fallisce in un punto fondamentale.
Presuppone che ci sia spazio sufficiente per una decrescita globale.
E' li il problema, LO SPAZIO PER POTER DECRESCERE E' STATO CONSUMATO, RIEMPITO DA ESSERI UMANI IN SOPRANNUMERO.
Qualcuno su ha detto siamo in sovraproduzione industriale, vero... Ma la vera SOVRAPRODUZIONE E' DI ESSERI UMANI. Attenzione so che sto dicendo cose terribili, sto estremizzando per far capire meglio.
Non sto dicendo che dovrebbero essere ridotta la fertilita' o peggio.
Dico solo che chiunque progetti una decrescita nei prossimi 50 anni deve considerare il fatto che, a meno di violentissimi cambiamenti nei tassi di nascita/mortalita', la decrescita dovra' passare attraverso ad una riduzione degli spazi personali disponibili.
I grandi supermercati, le grandi fabbriche, questo sono.. Luoghi in cui vengono concentrate grandi masse di persone, in cui alla fin fine e' Ottimizzato l'uso dello spazio e del tempo. In altre parole e con una battuta, 30mila persone chiuse a girare in un mediaworld a sognare un televisore fanno meno danni delle stesse persone lasciate libere a far picnic fuori porta.

il secondo sasso e' lanciato :)

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 14:57

Tosco ha scritto:Durante lo scorso Aprile ero presente ad una fiera di settore.
Una giornalista mi si avvicina e mi dice: "mi parli di lei e di quello che fa nella sua azienda"
e così sdoganai la lingua e le raccontati in cinque minuti quello che facevo e volevo fare nella mia azienda.
Lei ad un tratto m'interrompe bruscamente, e mi dice: "Quindi lei applica la decrescita serena!?"
Ed io: "La decheeee...?"


Sono felicissimo per aver letto le tue parole. Sono un dono che ci hai fatto. Tu assecondi il tuo gusto e la tua cultura, ma questo non risolve i problemi di tutti. Se tutti facessimo così, e parlo dell'autoproduzione, non ci sarebbero treni ,aerei. Non ci sarebbero ospedali. L'economia parte dal surplus nel settore agricolo. Parte da quel surplus che viene investito nell'industria o nel terziario.

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

15/01/2012, 23:43

La parola decrescita non mi piace. E' una parola ad effetto...io preferisco parlare di autosufficienza....da sempre.
Da sempre infatti mi piace prendermi cura delle mie cose e valorizzare le mie cose. Una volta sferruzzavo ( ero pure veloce) e ricamavo. Un giorno da autodidatta decisi che avrei cucito un tailleur. Comprai Burda e mi cucii un completo di flanellina blu, con stemma al taschino, perfetto....talmente perfetto che ebbi paura a ripetermi.
Avrei voluto imparare a tessere...

Quando mi sono sposata sono andata vivere a Trento, perchè mio marito faceva ricerca lì. Ci comprammo solo camera e cucina. Il tavolo da pranzo ce lo facemmo noi con il seghetto alternativo...è ancora il nostro tavolo del rustico. Quindi la libreria e altri oggetti, ancora presenti nella mia casa. Quando i bambini erano piccoli facemmo pure dele deliziose macchinine in legno colorato. Belle davvero!

Ho imparato a pitturare i muri e i mobili. Ho restaurato un vecchio tavolo del nonno di mio marito ( che lui voleva buttare)....ho imparato a valorizzare tutto e a dargli una giusta collocazione.
La mia casa è talmente personale che l'adoro...non si butta niente.

Poi è venuto il momento del pane in casa....del capocollo...dell'orto....del giardino....della birra. Mi piace imparare a fare tutto. Anche nel mio lavoro, e permettetemi di dirlo...anche con qualche successo.

Ecco perchè non mi piace la parola decrescita....che vuol dire tornare indietro. Io invece voglio andare avanti e imparare sempre cose nuove. Con un obiettivo....raggiungere l'autosufficienza con gli strumenti di oggi. Con gli aiuti di oggi. Senza tornare alle maglie di capra e alle candele. Per cui voglio crescere ancora per diventare di più autarchica e ancora di più....autosufficiente.
Ciao

Re: Decrescita e risparmio come valori sociali

16/01/2012, 1:41

Gias0ne ha scritto:
Tosco ha scritto:Durante lo scorso Aprile ero presente ad una fiera di settore.
Una giornalista mi si avvicina e mi dice: "mi parli di lei e di quello che fa nella sua azienda"
e così sdoganai la lingua e le raccontati in cinque minuti quello che facevo e volevo fare nella mia azienda.
Lei ad un tratto m'interrompe bruscamente, e mi dice: "Quindi lei applica la decrescita serena!?"
Ed io: "La decheeee...?"


Sono felicissimo per aver letto le tue parole. Sono un dono che ci hai fatto. Tu assecondi il tuo gusto e la tua cultura, ma questo non risolve i problemi di tutti. Se tutti facessimo così, e parlo dell'autoproduzione, non ci sarebbero treni ,aerei. Non ci sarebbero ospedali. L'economia parte dal surplus nel settore agricolo. Parte da quel surplus che viene investito nell'industria o nel terziario.

Comunque non mi pare di aver detto che "questa sia la soluzione" e sopratutto "...per tutti".
io porto la mia esperienza, come molti altri hanno fatto.
Sono perfettamente consapevole che le mie "possibilità" siano strettamente legate al fatto di vivere in campagna e alla voglia di perseverare in un certo stile di vita.
Non mi pesa, e quindi vado avanti per questa strada, con la convinzione di non poter certo cambiare il mondo, ma aver cerco cambiato in migliore il mio (almeno il mio) stile di vita.
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