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De Arte Sacra Agriculturae
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Che mòle si informazioni, Grazie! mi hai fatto venire in mente la festa della Segavecia in Romagna, i "biscottini dei morti" che si chiamano proprio fave e che si fanno ancora oggi..mamma mia ora conosco un po' meglio la loro origine e il loro significato. Qui al Nord, in occasione della festa di Sant'Antonio abate si benedicono ancora stalle e animali. A Gressoney (AO), visto che non portano più gli animali, il parroco benedice i mezzi da lavoro ( gatto delle nevi, ambulanza, ruspe,camino dei pompieri, ecc..) che fa radunare in piazza.
Purtroppo molti agricoltori hanno perso questo senso del rituale sacro che contribuisce a dare un senso e una maggiore consapevolezza al loro lavoro. Si pensa solo ai costi, ai ricavi alla burocrazia e ai trattamenti fitosanitari..... sarebbe gradita qualche immagine?
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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19/01/2010, 19:07 |
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Sunmyra
Iscritto il: 02/02/2009, 14:48 Messaggi: 268 Località: Bozzano (Lucca)
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milli ha scritto: mi hai fatto venire in mente la festa della Segavecia in Romagna, i "biscottini dei morti" che si chiamano proprio fave e che si fanno ancora oggi..mamma mia ora conosco un po' meglio la loro origine e il loro significato. Qui al Nord, in occasione della festa di Sant'Antonio abate si benedicono ancora stalle e animali. A Gressoney (AO), visto che non portano più gli animali, il parroco benedice i mezzi da lavoro ( gatto delle nevi, ambulanza, ruspe,camino dei pompieri, ecc..) che fa radunare in piazza.
sarebbe gradita qualche immagine? Se intendi qualche immagine legata a queste benedizioni, certo che è gradita!! Se ne hai a disposizione e intendi condividerle, perché non farlo? La tua è davvero una preziosa testimonianza, milli. Purtroppo nel contesto ambientale e sociale in cui opero, anche questi ultimi residui sono - ahimè - del tutto scomparsi. L'agricoltura si fa sempre più industria e l'agricoltore sempre più operaio..
_________________ Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.
Beppe Niccolai
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19/01/2010, 21:27 |
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miriap
Iscritto il: 26/09/2009, 9:08 Messaggi: 734 Località: Grosseto
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Il cinghiale bianco! mi ha fatto ricordare un'espressione che ho sentito tanti anni fa quando ero una ragazzina,dove abitavo io c'era una villa Medicea e nell'ingresso di questa ai piedi della scalinata c'è la statua di un grosso cinghiale bianco...............l'espressione era:" tanto il cinghiale bianco non te lo danno" ed era riferita a chi voleva "strafare" io ho sempre pensato che fosse riferita alla statua o a un qualche animale leggendario, dopo aver letto quello che ha postato Sunmyra ne sono quasi convinta. saluti miria
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19/01/2010, 22:49 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Sto entrando anche io nel mondo dell'agricoltura da reddito, e purtroppo certe tradizioni si perdono, si perde anche la dignità del contadino quando non può guadagnare il giusto dal suo lavoro, ma questo è un'altro discorso... Per quanto riguarda le immagini, intendevo tratte dalla storia dell'arte. Per esempio questo mosaico: http://www.sapere.it/tc/img/Arte/Artico ... agioni.jpg" target="_blank" target="_blank si tratta di una antico mosaico ( V-VI sec.) trovato durante uno scavo a Ravenna, raffigura la danza dei geni delle stagioni. Quello di spalle è l'autunno con una corona da banchetto, a sin. la primavera; sopra l'inverno con una corona di canne di palude e l'estate è quasi scomparsa causa pilastro moderno... Faceva parte del pavimento di una ricca dimora e l'iconografia è piuttosto rara.. ( magari potresti aggiungere qualche tua considerazione) Ecco, se queste incursioni iconografiche possono arricchire eventualmente il discorso, posso trovarne altre, se invece sono di disturbo al continuum del filo logico, allora è giusto soprassedere. Accetto ogni decisione.
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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20/01/2010, 19:55 |
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Sunmyra
Iscritto il: 02/02/2009, 14:48 Messaggi: 268 Località: Bozzano (Lucca)
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Cita: Il cinghiale bianco! mi ha fatto ricordare un'espressione che ho sentito tanti anni fa quando ero una ragazzina,dove abitavo io c'era una villa Medicea e nell'ingresso di questa ai piedi della scalinata c'è la statua di un grosso cinghiale bianco...............l'espressione era:" tanto il cinghiale bianco non te lo danno" ed era riferita a chi voleva "strafare" io ho sempre pensato che fosse riferita alla statua o a un qualche animale leggendario Mi fa immenso piacere notare che vengano fuori dei ricordi personali legati a certi simboli. Grazie Miria per questa tua preziosa testimonianza. Sono convinto anch'io che il motto sia qualcosa di più che un semplice ammonimento contro chi voleva strafare. Non bisogna dimenticare che nel rinascimento si verificò una grande riscoperta dei miti e dei simboli precristiani. Architettura, pittura e lettere di quell'epoca ne sono una testimonianza. milli ha scritto: Ecco, se queste incursioni iconografiche possono arricchire eventualmente il discorso, posso trovarne altre, se invece sono di disturbo al continuum del filo logico, allora è giusto soprassedere. Milli, queste incursioni iconografiche sono le benvenute! Anzi, mi fa piacere che questa discussione si animi e si arricchisca di nuovi contributi. Tra l'altro mi hai fatto venire in mente che nel duomo di Lucca (S.Martino) esiste una stupenda rappresentazione dei mesi dell'anno, che se avrò tempo e modo, conto di riportare all'attenzione di tutti. Del bellissimo mosaico che hai segnalato, la prima cosa che mi ha colpito è che le personificazioni delle stagioni si tengono per mano formando un cerchio e danzano al suono di un flauto a canne. Cerchio, danza, musica, sono tre simboli ricchissimi di significato se li colleghiamo alle stagioni. Divengono un'immagine muta del tempo ciclico.
_________________ Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.
Beppe Niccolai
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21/01/2010, 9:10 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Sunmyra ha scritto: Milli, queste incursioni iconografiche sono le benvenute! Grazie! Cita: Non bisogna dimenticare che nel rinascimento si verificò una grande riscoperta dei miti e dei simboli precristiani. Architettura, pittura e lettere di quell'epoca ne sono una testimonianza.
E' vero, talvolta al limite dell'eresia ( ma visto che lo facevano i potenti la cosa veniva tollerata). Oltretutto queste immagini erano destinate volutamente ad un pubblico molto colto, tanto che il significato di alcune immagini è oscuro ancora oggi. Potrei portare qualche esempio famoso: 1) gli affreschi di palazzo Schifanoia a Ferrara ( xv sec). Rappresentano i mesi. Il salone è suddiviso in dodici riquadri, e ognuno di questi è ulteriormente suddiviso in tre fasce: quella superiore rappresenta l'allegoria dei Trionfi della divinità ( greca) del mese. Quella intermedia è quella più misteriosa, perchè oltre a rappresentare il segno zodiacale rappresenta delle figure chiamate Decani che pare facciano riferimento a divinità astrologiche egiziane. La fascia inferiore ( quella più visibile dallo spettatore) rappresenta eventi di vita quotidiana della corte estense e la sua agiatezza. Penso che una persona capace di interpretare allegorie e messaggi ermetici potrebbe divertirsi per delle ore.. Per maggiori informazioni vi rimando a Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Salone_dei ... SchifanoiaAlla prossima!
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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21/01/2010, 16:21 |
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miriap
Iscritto il: 26/09/2009, 9:08 Messaggi: 734 Località: Grosseto
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A proposito di tradizioni: Sabato 23 gennaio alle 17 agli Industri una rassegna di spettacolo e teatro popolare organizzata dall'Archivio Tradizioni popolari del Comune di Grosseto. Nell'occasione anche la rappresentazione del “Segalavecchia”. L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Non so se lo conoscete il "Segalavecchia" anche detto di mezza Quaresima è uno spettacolo legato al mondo dell'agricoltura e ha il significato simbolico del rnnovo che si ha con la potatura delle piante e la rinascita primaverile! saluti miria
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21/01/2010, 19:32 |
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Sunmyra
Iscritto il: 02/02/2009, 14:48 Messaggi: 268 Località: Bozzano (Lucca)
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milli ha scritto: 1) gli affreschi di palazzo Schifanoia a Ferrara ( xv sec). Non ero a conoscenza di questi affreschi. Davvero molto interessanti. Grazie per la preziosa informazione Milli. Sono convinto che non basterebbero giorni e giorni per coglierne appieno tutte le sfumature e i richiami. miriap ha scritto: Sabato 23 gennaio alle 17 agli Industri una rassegna di spettacolo e teatro popolare organizzata dall'Archivio Tradizioni popolari del Comune di Grosseto. Nell'occasione anche la rappresentazione del “Segalavecchia”. Anche questa sarebbe una manifestazione da non perdere..
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Beppe Niccolai
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22/01/2010, 18:26 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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un altro esempio artistico sono i "libri d'Ore" , che comprendono la raccolta delle ore liturgiche per i diversi periodi dell'anno. Erano libri che non mancavano presso tutte le famiglie o le comunità che potevano permettersi di avere dei libri. Anche dopo la diffusione della stampa, i libri delle ore, anche di potenti personaggi laici, rimasero un' espressione di prestigio. I più belli sono riccamente decorati con scene religiose ma possono rappresentare anche lo svolgersi delle stagioni, per cui non mancano scene di corte o di lavori agricoli o anche riferimenti astrologici. Il più spettacolare in assoluto è il codice denominato Très Riches Heures du Duc de Berry , del xv sec. http://it.wikipedia.org/wiki/Tr%C3%A8s_ ... c_de_Berry" semplicemente meraviglioso! Senza contare di quanto ci racconta degli usi e costumi di allora.... Anche questo non è male, il Breviario di Isabella la Cattolica: http://www.moleiro.com/miniatura.v.php?p=873/it" Alla prossima!
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22/01/2010, 20:57 |
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Sunmyra
Iscritto il: 02/02/2009, 14:48 Messaggi: 268 Località: Bozzano (Lucca)
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Anche questa è una bellissima segnalazione milli. Grazie davvero! Tra l'altro hai così sollevato un altro aspetto legato all'agricoltura e al sacro che secondo me è molto interessante e andrebbe approfondito a dovere. Sto parlando della profonda e fertile correlazione tra il cielo e la terra. Senza Cielo non si dà Terra. E per cielo non intendo solo quello atmosferico (pioggia, nubi), ma anche e soprattutto il cielo "superiore", quello in cui sembrano muoversi le stelle e i pianeti. Questo rapporto un tempo era di fondamentale importanza nelle campagne. E lo dimostrano bene anche i Libri d'Ore che ci hai gentilmente segnalato. Al di sopra di ogni rappresentazione pittorica si ergono in una lunetta i segni zodiacali del mese. Ma anche leggendo Virgilio, Varrone o Columella (questi ultimi due li conosco per ora solo indirettamente e per citazioni), vediamo quanto l'attenzione ai movimenti celesti fosse centrale nel contesto agricolo e si legasse poi a miti, leggende e riti ben presenti e condivisi nel vissuto quotidiano delle comunità rurali antiche. Purtroppo anche questo fuoco è andato via via spegnendosi.. ed è un vero peccato.. A tal proposito esiste un libro magnifico e davvero rivluzionario, che consiglio a tutti, anche a quelli che come me non masticano un gran che di astronomia:
"Il Mulino d'Amleto. Saggio sul mito e la struttura del tempo." - Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend.
L'attuale archeoastronomia - che studia le conoscenze astronomiche antiche - deve tantissimo alle linee direttive tracciate da questo voluminoso testo - più di 600 pagine - che è andato scovando nei racconti mitologici dei popoli più disparati, nozioni e conoscenze astronomiche che gli antichi camuffavano nelle loro favolose leggende.
_________________ Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.
Beppe Niccolai
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23/01/2010, 21:37 |
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