i grossi imprenditori agricoli (allevamenti bufalini con una media di 1000-2000 capi), sono aziende che si sono tramandate di padre in figlio e hanno avuto quindi modo di crescere lentamente, e al contempo si sono potuti ammortizzare tanti costi.. Sarebbe difficile quindi, se io domani mi svegliassi e decidessi di acquistare un lotto di terra, capannoni, licenze, una ventina di vacche ''prene'' (nel gergo degli allevatori di zona le vacche sono dette ''ienche'' se mai accoppiate, ''prene'' se incinte, e ''streppe'' se gli è stato tolto il piccolo con conseguente produzione di latte stoppata momentaneamente).. Quindi occhio e croce non spenderei meno di 150'000 euro, e mi converrebbe??
Cominciare un'azienda da zero è da suicidio, bisogna avere già ( da eredità , per esempio) almeno un terreno e un po' di attrezzatura. E l'esperienza? si può imparare presto come si fanno le cose, ma è da come si risolvono i problemi e gli imprevisti che si vede se l'azienda può andare avanti.
Io ho cominciato da pochi anni, con terreno e capannoni già preesistenti, ma ugualmente è difficile andare avanti, perchè gli introiti ci sono , ma le spese fisse sono altissime. Nell' hobbistico puoi allevare un animale rustico che ti viene pagato a peso d'oro ma se ne devi vendere un tir tutti mesi il prezzo te lo fanno gli altri perchè tu hai bisogno di vendere e di liberare le stalle per gli altri animali che stanno crescendo. Quindi ti adatti al prezzo di mercato e magari trovi l'avvoltoio che ti offre di non pagarti l'iva o anche peggio.
Se uno pensa " che bello mangio l'insalata mia e il pollo di casa" e pensa di vivere contento sbaglia perchè la vita
richiede molte altre spese, soprattutto se ci sono figli.
Allora sì all'integrazione dell'orto-stalla pur mantenendo un lavoro, sì all'azienda se non si è soli ( non aprite un'azienda agricola se non avete una famiglia che vi sostiene , moralmente e a forza di braccia) se avete già una base di immobili ,se avete un bel po' di risparmi e la possibilità di accedere a qualche aiuto ( ma non pensate di cavarvela solo con quelli), sì se avete tanta salute e un fisico resistente alla fatica e allo stress.
Sì all'azienda agricola se vi va di lavorare di più per prendere di meno e se vi va di fare una vita più semplice e meno dispendiosa.
Se avete perso il lavoro e siete disperati, piuttosto chiedete di fare l'operaio in una stalla. E' un lavoraccio, ma alla fine prendi il tuo stipendio e la sera dormi perchè non hai debiti, ma ormai è un lavoro che gli italiani non vogliono fare più.
E pensare che i mungitori delle stalle del nord hanno un alloggio garantito,uno stipendio superiore ai 2.000 €, ma sono tutti indiani, i quali però lavorano tutti i giorni e si munge anche di notte.
nel forum suini c'è una domanda di un ragazzo che vorrebbe provare ad allevare suini, ma non ha il terreno , non ha capannoni, non sa quanti suini allevare e di che razza , a chi chiedere.....allucinante! spero che qualcuno della sua famiglia lo faccia ragionare.
aggiungo una cosa: se un'azienda è ben organizzata potrebbe anche farcela bene economicamente, ma deve comunque svilupparsi, magari investendo sulle energie verdi, oppure allargando la proprie produzioni ( es. non solo carne ,ma producendo il salume) e valorizzando la qualità e territorialità del prodotto ( ma questo non può farlo l'azienda, ci deve essere l'appoggio di consorzi ed iniziative apposite)
Leggendo le riviste di settore questa sembra essere la strada da percorrere, lo spero anch'io....vedremo.
Scusate se mi sono dilungata.