è tutto nel titolo...non pretenderete che mi ricordo le percentuali cmq l'agricoltura cresce del 3,5%, è tutto merito nostro e di Brasit,che dal brasile è venuta a coltivare la terra italiana .
E’ l’agricoltura a trainare la crescita del Pil italiano nel primo trimestre 2011, dimostrando di essere un comparto ancora vitale". A sostenerlo il presidente della Cia, Giuseppe Politi, che mette in evidenza il contributo positivo del settore primario alla crescita del Prodotto interno lordo nel primo trimestre 2011. L’aumento del valore aggiunto del settore primario, che mette a segno un rialzo congiunturale del 2,3 per cento contro lo 0,1 per cento di industria e servizi.
Concordo con Ciclero, determinante il contributo di Brasit per la crescita del PIL nel settore primario Ciao, Marco
Il valore aggiunto in agricoltura (il valore della produzione meno i consumi intermedi) nel primo trimestre dell’anno è aumentato in termini reali del 2,3% rispetto al trimestre precedente.
“Registriamo un dato positivo e in controtendenza rispetto al risicato 0,1% del totale dell’economia nazionale. Nonostante ciò, resta il divario con gli altri Paesi dell’Unione europea e le preoccupazione per un peggioramento del rapporto tra costi e prezzi di vendita”. Lo ha sottolineato Confagricoltura in relazione ai contri economici trimestrali del primo trimestre dell’anno a cura dell’Istat.
Il valore della produzione agricola, il valore aggiunto di settore ed il reddito per addetto hanno una dinamica, ad avviso di Confagricoltura, che per l’Italia è sistematicamente peggiore di quella riscontrata nella media comunitaria e nei principali Paesi protagonisti dell’agricoltura europea come rilevato in occasione della recente Assemblea annuale dell’Organizzazione agricola. E se il reddito degli agricoltori europei mediamente è cresciuto dell’11% in cinque anni (dal 2005 al 2010), quello degli agricoltori italiani, in controtendenza, si è costantemente deteriorato, diminuendo di oltre il 16%.
Sul fronte dei mercati, poi, ad aprile si sta divaricando nuovamente – dopo un positivo andamento a fine 2010 - la forbice tra costi e ricavi a causa di un calo delle quotazioni aggravato dal continuo aggravio di costi.
Commenta l’Organizzazione degli imprenditori agricoli: “Abbiamo poco da gioire, ancor più in questo periodo in cui la crisi di mercato di settori importanti come l’ortofrutticolo (per colpa dell’allarme batterio E.Coli in Germania) e la suinicoltura rendono sempre più difficile la tenuta delle aziende. Bisogna creare nuove condizioni di sviluppo dell’agricoltura se si vogliono garantire crescita e ricadute occupazionali”.
Purtroppo non è signficativo, questo aumento del Pil è dovuto solo all'aumento delle materie prime, il reddito medio degli agricoltori italiani continua ad abbassarsi..
Non ci dimentichiamo che qualche anno ha abbiamo fatto un referendum su l abolizione del ministero dell agricoltura, vabbe che poi lo hanno fatto diventare ministero delle politiche agricole e forestali, questo per dire come stava a cuore questa attività !! L' attuale ministro quando parla ripete sempre la stessa cosa che "per il processo che lo vede accusato di mafia ha già chiesto l archiviazione !! " questo per ribadire quanto interessi l agricoltura ai governanti