A dispetto delle bandierine del 150esimo anniversario dell'unità che questo forum ancora orgogliosamente sfoggia, volevo portare all'attenzione di chi magari non si è mai posto il problema se i fatti non siano andati in modo diverso di come ci viene raccontato a scuola. Per questo pongo qualche domanda per stimolare il dibattito
Garibaldi: eroe o bandito?
Cavour: statista o massone al soldo di potenze straniere?
Plebisciti: espressione di volontà popolare o manipolazioni?
Presa di Roma e del Regno Borbonico: atto eroico o atto di guerra contro stati legittimi?
Gli italiani: esistono o questa categoria è stata creata con la forza unendo popoli con tradizioni, costumi e lingua diversi tra loro?
Atti di ribellione nelle città: sollevazioni popolari spontanee o guidate dall'esterno (dai piemontesi e dalle potenze straniere) come è accaduto anche recentemente in Siria e Ucraina?
Questione meridionale: dopo l'unità, atti di repressione del banditismo o sistematica eliminazione degli elementi rimasti fedeli ai borbone con esecuzioni sommarie e depredazione delle ricchezze del sud?
su internet si possono trovare molte fonti con la storia alternativa, che non linko per regolamento del forum ma sono interessanti per avere l'altra versione dei fatti vi lascio con questa frase attribuita a Indro Montanelli
“La guerra contro il brigantaggio, insorto contro lo Stato unitario, costò più morti di tutti quelli del Risorgimento. Abbiamo sempre vissuto si dei falsi: il falso del Risorgimento che assomiglia ben poco a quello che ci fanno studiare a scuola."
Il discorso è molto più ampio, è chiaro che la storia la scrivono i poteri forti, così come governano i poteri forti e non il popolo, mi pare anche chiaro che credere che una qualsiasi rivoluzione sia stata un atto semplicemente organizzato da quattro scalzacani e non di sicuro come accade ancora oggi da poteri forti, è come credere alle barzellette. L'unica cosa che è cambiata oggi è che tutta l'informazione, grazie a internet, arriva a tutti, come la controinformazione, la disinformazione etc etc, il problema però rimane farne una giusta cernita di tutto quello che si trova, questo come prima cosa, poi francamente il problema primario è che non siamo in un circolo di intellettuali, ma su un forum di Agraria. Questo non significa che non ci siano persone in grado di esprimere teorie o analisi corrette, ma che prima o poi si finisce con fare dei discorsi da Bar, che non hanno nè capo e nè coda. Questo lo abbiamo riscontrato in molti argomenti aperti qui nella sezione miscellanea, che alla fine sono degenerati appunto in discorsi da Bar, oppure andati completamente OT, o mischiato un argomento con un altro.
la storia la scrive chi la vince...non voglio dire le stragi fatte dai piemontesi nella mia regione! proprio nella mia regione c era il più temibile brigante CARMINE CROCCO che comandava un esercito di quasi 2000 uomini per difendere la sua terra...
Oh mio dio, il povero duce parlava quasi peggio in inglese di quel minorato di Renzie...... comunque la storia la scrivono i vincitori e parlarne ora è solo aria fritta.....certo che se la rivoluzione francese si attuerebbe ora con le stesse tecniche sarebbero tutti sdegnati e condannerebbero il gesto.....tipo Renzie dopo il golpe in Turchia ha detto che ha vinto la democrazia Ma capisce il senso delle parole che dice? comunque con i ma e i se non si fa la storia e se mia nonna avesse le ruote sarebbe un carretto....state sereni tanto per ora sul passaporto c'è scritto repubblica italiana, più in la magari sarà repubblica italiafrica....
Premettendo che la Storia è sempre influenzata dai più forti, è chiaro che "i più forti" si rifanno a qualche malcontento popolare o esigenze esistenti, ma represse, negli altri Paesi. Rispondere a tutte le domande sarebbe lungo e complicato, ma sinteticamente ci provo dal mio punto di vista: 1)Garibaldi: eroe o bandito? può essere entrambe le cose: dipende fai punti di vista; Cavour: statista o massone al soldo di potenze straniere? un grande statista, massone? può darsi; al soldo delle potenze straniere? ma il "soldo" qual'era: era ricco di suo, il "soldo" era l'unità d'Italia; 2)Plebisciti: espressione di volontà popolare o manipolazioni?, l'uno e l'altro. Sicuramente molto sbilanciati a favore del Potere, perché il Potere era l'unico che poteva fare propaganda e influire sull'opinione pubblica; 3)Presa di Roma e del Regno Borbonico: atto eroico o atto di guerra contro stati legittimi? atto banditesco contro Stati legittimi: nessuno ha il diritto di annullare e annettersi altri Stati legittimi senza una vera volontà popolare degli Stati interessati; 4) Gli italiani: esistono o questa categoria è stata creata con la forza unendo popoli con tradizioni, costumi e lingua diversi tra loro? esistono. tutte le nazioni (attenzione: "nazioni", non "stati": sono due cose diverse) possono avere al loro interno delle differenze culturali. Importante è non confondere una lingua con dialetti, per quanto diversificati,; guardare e soppesare bene cosa unisce, cosa divide e la Storia precedente. Sicuramente non sono "italiani" né i sudtirolesi né i sardi; 5) Atti di ribellione nelle città: sollevazioni popolari spontanee o guidate dall'esterno (dai piemontesi e dalle potenze straniere) come è accaduto anche recentemente in Siria e Ucraina?: vedi il punto 1); 6) Questione meridionale: dopo l'unità, atti di repressione del banditismo o sistematica eliminazione degli elementi rimasti fedeli ai borbone con esecuzioni sommarie e depredazione delle ricchezze del sud? Un po l'una e un po' l'altra: chi è sconfitto e non si arrende, ricorre ad atti "illegittimi" che, automaticamente, diventano "banditismo"; 7) su internet si possono trovare molte fonti con la storia alternativa, che non linko per regolamento del forum ma sono interessanti per avere l'altra versione dei fatti vi lascio con questa frase attribuita a Indro Montanelli: “La guerra contro il brigantaggio, insorto contro lo Stato unitario, costò più morti di tutti quelli del Risorgimento. Abbiamo sempre vissuto si dei falsi: il falso del Risorgimento che assomiglia ben poco a quello che ci fanno studiare a scuola.": Su internet si può leggere di tutto, ma la frase di Montanelli è sacrosanta.
ragazzi rispondo da Calabrese...Io non mitizzo nè condanno garibaldi...non amava l'italia, l'unità o il sud, amava la guerra, tant'è che era andato a farla indifferentemente all'altro capo del mondo sia pure forzatamente; era combattente non un liberatore...ma non mi sento di fare la solita retorica di condanna meridionalista. Immagino che carlo magno abbia massacrato i sassoni e chissà quale altro regno o feudo per creare il regno dei franchi. Penso che l'unità di nessun paese sia avvenuta ad abbracci, carezze e bacini, soltanto che la nostra è dietro l'angolo della storia e abbiamo l'opportunità di fare un'analisi critica di fatti che non sembrano poi tanto lontani. Poi gli abusi ci sono stati certo nessuno lo nega...Che la storia la scrivono i vincitori non v'è dubbio; i vincitori e le case editrici che pagano gli insegnanti per imporre i loro libri fuorvianti nelle scuole.
bella la frase di Montanelli. La sua Storia d'Italia dovrebbe sostituire i libri di testo attualmente usati nelle scuole. Ne esce uno scenario diverso, ma che non si fa disprezzare. La verità sta in mezzo: la vulgata 68ttina ha portato innovazioni importanti, certo, ma ha alterato definitivamente la realtà storica italiana.